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Bisogni e Scelte 02

Bisogni e scelte 02 - ilblog del dottormic -

La salute è quindi un bene secondario (vedi il post precedente) e come tale deve essere messo alla pari di una serie infinita di beni secondari utili alla nostra vita. I beni secondari migliorano la qualità della vita. Alcuni ci danno la possibilità di riposare, altri danno la possibilità di divertirci e altri ancora ci permettono di esprimere al meglio le nostre qualità. Abbiamo bisogno di acquisire beni secondari durante la nostra esistenza ma questo non significa che ogni bene abbia delle caratteristiche simili agli altri e quindi sia equiparabile oppure, al contrario, non significa che ci siano beni più importanti ed essenziali di altri. La salute rientra in questa categoria di beni che sembrano scontati ma non lo sono per nulla. Se fosse così scontato infatti saremmo pieni di persone che rinunciano al cibo in eccesso e inutile o che non bevono alcolici nemmeno in compagnia o che non fumano perché non ne sentono il bisogno. Invece siamo pieni di persone (quindi anche noi) che sentono come necessario il bisogno di riposo o di svago oppure percepiscono come irrinunciabile

Bisogni e Scelte

bisogni e scelte - il blog del dottormic -

Tutti percepiamo il bisogno di salute. Tutti vogliamo condurre una vita sana, stare bene, non ammalarci. Tutti desideriamo vivere bene, a lungo, liberi da malattie croniche che potrebbero peggiorare molto la qualità della nostra esistenza. È una cosa che diamo per scontata, la salute è importante anzi fondamentale per la nostra esistenza, un diritto sacrosanto. È tutto vero? Forse no. O meglio forse non è tutto così scontato come si potrebbe pensare. La salute non è un bisogno primario. I bisogni primari sono quelli che, se non vengono assolti, causano la scomparsa della intera popolazione. L’acqua è un bisogno primario, senza l’acqua, anche nel 2017, potremmo avere qualche problema di sopravvivenza. La salute è un bisogno primario? In realtà in questo tipo di visione la salute non è un bisogno primario ma decisamente un bisogno secondario. Una popolazione in cui non ci sia la cura della salute non scompare ma al contrario diventa più forte. Sopravvivono le persone più robuste, molti non ce la fanno ma la popolazione non finisce. La ricerca della salute per le persone non è quindi

Stile personale

stile personale - il blog del dottorMic -

Se pensiamo che qualcuno faccia qualcosa solo per il fatto che noi vogliamo che lo faccia, è meglio che lasciamo perdere. Spesso chiediamo ai nostri pazienti di comportarsi in un determinato modo, forniamo tutte le indicazioni, ci raccomandiamo, spendiamo del tempo e siamo convinti che solo per avere fatto queste cose, comunque importanti, i pazienti agiranno di conseguenza esattamente come noi vorremmo che facessero. Purtroppo non è così. Non succede questo nemmeno quando pensiamo che sia corretto agire con tutti i pazienti allo stesso modo, utilizzando uno stile di conduzione generale, che vada bene per tutti. Se è vero che i pazienti sono persone, allora è anche vero che avranno un loro modo di comportarsi che dipende dal loro modo di pensare e che spesso deriva da situazioni molto diverse che hanno attraversato nella loro vita. Pensare di avere un solo criterio per rapportarsi con tutti può essere comodo, spesso utile per veicolare messaggi generali ma non può essere adeguato per influire sulle persone specialmente quando il contenuto di quello che vogliamo trasmettere colpisce direttamente bisogni essenziali come quello della

Obiettivi e simili

obiettivi e simili - il blog del dottormic -

Da qualche settimana sto parlando, nei miei articoli, degli obiettivi soprattutto in riferimento all’obiettivo più importante per noi che è la salute della bocca. Spesso le persone si siedono sulla poltrona di fronte a me e, a meno che non abbiano proprio in quel momento un forte dolore o disagio o fastidio, non sanno dirmi esattamente cosa vogliono. Questo è il primo aspetto da considerare. Prima di tutto dovremmo cercare di stabilire un obiettivo, per quella seduta o per tutte le sedute successive in modo che alla fine avremo un vero piano dettagliato di ciò che è necessario fare per raggiungerlo. Facendo questa operazione avremmo già ottenuto due importanti vantaggi: il primo sarebbe quello di avere un piano d’azione e il secondo, per il paziente, sarebbe quello di avere condiviso il proprio piano con un’altra persona. Il piano d’azione è fondamentale per disegnare nella nostra testa le tappe necessarie al raggiungimento del successo. Il fatto di condividere il piano con qualcuno ci permette di prendere l’impegno per il successo di fronte ad un’altra persona…ed è mooolto più difficile non mantenere

L’illusione dei denti sani

l'illusione dei denti sani - il blog del dottormic -

Se ci attacchiamo anzi, quando ci attacchiamo (perché prima o poi tutti lo facciamo) a un’illusione è finita. Non starò qui adesso a riflettere sui massimi sistemi che governano le illusioni che possono distruggere la nostra vita ma mi limiterò a parlare di un’illusione chi si presenta spesso nel lavoro che faccio: l’illusione della bocca sana. Ci si illude perché si usa il collutorio di avere una bocca sana, ci si illude che con una bella spazzolata ogni tanto si possano avere dei denti puliti, ci si aspetta che stando sempre a casa senza mai fare una visita di controllo dal dentista si possa stare al sicuro e in salute, poi ci si aspetta che il dentista faccia miracoli e in poco tempo e con minima spesa sia in grado di farci stare in salute e meglio di prima. Si guarda una rivista e l’illusione diventa quasi reale, un paradiso di denti bianchissimi perfetti, senza difetti, come tutto il resto e ci si illude che questa possa essere la realtà. Quando ci si afferra a questo tipo di illusione si

Adesso Basta!

adesso basta - il blog del dottormic -

Ieri ho sentito per radio la parola Natale. Siamo a fine settembre, so che ho già parlato l’anno scorso di questo fenomeno dell’anticipazione ma non posso evitare di commentare di nuovo questa situazione al limite del ridicolo. Non si tratta solo del fatto che Natale cade il 25 dicembre, a un quarto di anno da adesso e non si tratta nemmeno dell’importanza di tale festa. Importanza culturale e religiosa che alcuni potrebbero, a questo punto, mettere in discussione. Si tratta invece del fatto che oggi non si sa più gestire il tempo in modo compatibile con una vita decente. Non si sa più aspettare e non è più conveniente farlo come l’esempio di questa pubblicità suggerisce. Il tempo o meglio la sua mancanza, rappresenta una delle grandi scarsità della nostra epoca. Non c’è mai tempo, soprattutto quando si tratta di aspettare qualcosa che si desidera. Più la si desidera meno è il tempo che si è disposti ad attendere (anche se dovrebbe essere il contrario). Sembra un aspetto banale ma non lo è, poiché se non sono capace di aspettare,

Compleanni in Studio

compleanni in studio - il blog del dottormic -

Ieri in studio c’è stato l’ennesimo compleanno. Lo so per via di due grossi vassoi di cornetti alla marmellata, alla crema e al cioccolato messi li come se nulla fosse. Altre volte ho detto che a N.O.I. piace festeggiare. Sembra banale e anche un po’ frivolo o poco serio ma non è così. Festeggiamo perché ce lo meritiamo. E non solo noi ce lo meritiamo ma tutti se lo meritano. Bisogna imparare a festeggiare per ricordarsi o meglio per ricordare al nostro cervello che c’è sempre un premio quando si dà il meglio di sé. Sono sicuro che tutte le persone in studio danno il meglio tutti i giorni. Questo non significa non sbagliare, non significa essere i più bravi ma significa impegnarsi per dare il meglio per raggiungere un obbiettivo oggi e immediatamente pensare al meglio che potremo fare domani. Quando hai fatto del tuo meglio ti resta una sola cosa da fare…festeggiare. Ci piace ricordare e festeggiare i compleanni perché è un modo per dichiarare che possiamo sempre meritarci un momento di gioia non scontato. È un momento per

A portata di clic

Vale la pena spendere qualche parola per presentare la nuova stagione di 1SorrisoXTutti. Quest’anno è stato dedicato alla stesura della costituzione di 1SorrisoXTutti e alla sua presentazione (ecco il link per leggere la Costituzione_Studio Rossini Odontoiatri  ), un momento importante che ha creato e condiviso l’identità del nostro studio. Tutto viene da quello. Nulla può più essere lasciato al caso. La costituzione è il nostro faro, ciò che ci guida nelle scelte e nei momenti difficili. Stiamo anche lavorando al nuovo sito dello studio che andrà ad integrare il sito di 1SorrisoXTutti aggiungendo un sacco di informazioni utili per i pazienti dello studio. Prosegue con grande soddisfazione il programma radio del primo martedì di ogni mese e quest’anno pubblicheremo sulla pagina facebook il link per riascoltare la trasmissione anche se non avete seguito la diretta. Poi ci sono tutti i consigli e le rubriche del dottor Matteo, delle dottoresse Mariagiovanna e Francesca e le super riflessioni di Paolo. Pubblicheremo ancora i nostri fogli per imparare e agire per la nostra salute e continueremo le nostre campagne per il Diabete e le Apnee

Pubblicità nel dentale? No grazie, anzi sì…meglio di no.

pubblicità nel dentale - il blog del dottormic -

Sto lavorando e, come ormai capita spesso nelle ultime settimane, ascolto alla radio la pubblicità dell’ennesima catena di centri dentistici. Certo non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima. Oggi va così. Di solito non ci faccio caso e non ci bado ma, proprio in questi giorni, sto completando le lezioni per il corso di educazione di impresa per i dentisti e la mia mente ha cominciato a macinare una serie di pensieri che ho voluto scrivere. Non ho nulla contro la pubblicità che ritengo essere fondamentale per permettere al consumatore di un bene o di un servizio di scegliere il bene o il servizio migliore per le sue necessità. Non ho nulla contro la pubblicità in campo sanitario, con regole corrette e controllate. La pubblicità in generale, sembra scontato, non deve essere ingannevole e, a maggior ragione, non lo deve essere quando riguarda la salute delle persone. Tuttavia penso che la pubblicità con messaggi indistinti e legata alle regole generali e conosciute degli spot televisivi o radiofonici non è utile per gli studi dentistici che siamo abituati a

Apnee Notturne…di nuovo!

Oggi torniamo a parlare di OSAS o sindrome delle apnee ostruttive del sonno. È troppo importante per le implicazioni che presenta anche a livello sociale, basti pensare che è stato dimostrato un aumentato rischio negli incidenti stradali (da 3,5 a 8 volte nella popolazione) oltre che ad essere una patologia in crescita negli ultimi anni. In questo caso è stato riconosciuto al dentista un doppio ruolo: 1) “sentinella epidemiologica” e diagnostica, in pratica deve scoprire la possibile presenza di questa condizione e di dell’odontoiatra può essere svolto avvalendosi di domande mirate inserite nell’anamnesi 2) terapeutica in quanto dal dentista è possibile procedere, dopo un’accurata diagnosi, alla cura di questa malattia grazie al posizionamento di un apparecchio in grado di eliminare le condizioni che portano all’apnea notturna La diagnosi si fa visitando il paziente ma soprattutto facendo un sacco di domande. In particolare, devono essere poste domande relativamente a: russamento cronico sonnolenza diurna sonno non ristoratore risvegli notturni con fame d’aria apnee riferite dal compagno/a di letto secchezza delle fauci al risveglio cefalea o difficoltà al risveglio stanchezza cronica difetto di