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PIGRIZIA DA BUONI PROPOSITI

pigrizia da buoni propositi - il blog del dottormic -

In questi giorni Elda, che si occupa di gestire e organizzare le agende degli igienisti in studio, ci ha fatto notare come in questo periodo gli appuntamenti siano un po’ diminuiti. Non si tratta di una diminuzione preoccupante, anzi c’è più possibilità di trovare un posto libero a due tre settimane, tuttavia la questione merita una piccola riflessione o forse due. Da un lato infatti questo è tradizionalmente un periodo un po’ morto o meglio pigro dal punto di vista della prevenzione. Dopo l’overdose da feste e l’inizio del nuovo anno c’è, da sempre, un momento in cui tutto sembra rallentare. L’inverno sta per finire e la primavera, con il suo effetto euforizzante, non si vede ancora. E così sembra che anche i buoni propositi siano un po’ in letargo e lascino il passo all’indolenza. In fondo se una persona non sente fastidio o male, meglio procrastinare, ci penseremo più in là. L’altra riflessione riguarda un tema più tecnico o organizzativo. Ci siamo accorti che nel momento in cui i medici non invitano più i pazienti a prendere appuntamento per

COMBATTERE IL CORONAVIRUS CON I CONSIGLI DELLA MAMMA

mamma e bimba coronavirus - il blog del dottormic -

Sono andato a cercare le linee guida delle principali organizzazioni https://www.cdc.gov/coronavirus.htmlche si occupano di monitorare controllare e informare la popolazione sui comportamenti da tenere in questo momento in cui il mondo intero sembra essere minacciato dal pericolo di una pandemia da Coronavirus.L’ho fatto per cercare di capirne di più e per poter scrivere qualcosa di utile sul questo blog che leggono molti dei miei pazienti. Dopo numerose ricerche ho scoperto una cosa molto interessante: le linee guida che dà l’organizzazione mondiale della sanità sono le stesse che ha dato mia mamma ai suoi tre figli quando ancora eravamo piccoli. Volete sapere quali sono? Eccovi accontentati.Magari qui sotto potete scrivermi per confermare il fatto che anche le vostre mamme erano (e sono) esperte di controllo sulla diffusione delle malattie infettive… Lavati spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi (ovviamente c’era il controllo e se ti vedeva con le unghie ancora sporche si tornava insieme in bagno per ripetere l’operazione. Oggi le mamme moderne viaggiano con il flacone di amuchina gel in borsa) Copri la tosse o starnutisci

LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (IV parte)

disabilità e odontoiatria - il blog del dottormic -

Pazienti normali, con diritti normali, con problemi speciali. Questi sono per N.O.I. i pazienti disabili. Prima di tutto c’è la comunicazione che ci serve per entrare in relazione. Si comunica direttamente con il paziente oppure si comincia con la persona che si occupa di quel paziente tutti i giorni. Per conoscere le abitudini, il modo di fare, i problemi, le paure, le aspettative. Per capire il grado di collaborazione, per decidere se possiamo essere utili e come possiamo esserlo. Dobbiamo capire se un paziente è collaborante, se può essere responsabile della sua salute oppure se non è del tutto collaborante e allora saremo noi a dover fare di più oppure dovremo capire se un paziente non è collaborante per nulla e allora dovremo essere in grado di formulare comunque una diagnosi e scrivere un piano di trattamento anche se poi non saremo noi a curarlo ma dovremo indicare i tempi e i luoghi migliori per far si che possa ricevere al meglio le cure di cui necessita. In generale comunque la cura odontoiatrica del paziente con disabilità prevede alcuni accorgimenti

IL NATALE È COME IL MAL DI DENTI

natale e mal di denti - il blog del dottormic-

Il Natale è come il mal di denti…quando arriva, arriva. L’ultima settimana prima di Natale è, da sempre, una settimana particolare. Riceviamo come sempre tanti pazienti in studio, rispondiamo a tantissime chiamate e cerchiamo di risolvere i problemi di tutti. Con un pensiero in più: a Natale non si può e non si deve avere mal di denti. Perché si deve vivere più serenamente il periodo di festa, perché si deve sorridere e si deve mangiare in compagnia. E così succede che i lavori vanno tutti finiti per Natale, che ogni urgenza va risolta entro Natale, che tutto deve essere pronto, provato, collaudato e concluso per Natale. N.O.I. ce la mettiamo tutta. Non abbiamo orari, non ci risparmiamo, corriamo, ascoltiamo, risolviamo, andiamo in ritardo, ci arrabbiamo e facciamo anche un po’ arrabbiare ma lo facciamo con il massimo impegno e la massima serietà perché sappiamo che con il nostro lavoro possiamo evitare che qualche festeggiamento venga rovinato. Anche se il mondo non finirà, anche se saremo presenti in studio il 27 e poi altri giorni di dicembre e di gennaio

QUANTO NUOVO IN ARRIVO

2020 quanto nuovo - il blog del dottormic -

Un anno è finito…cominciano i progetti per il prossimo. Sono certo che molti di voi avranno notato la divisione che si trova sulla prima pagina del nostro sito www.rossiniodontoiatri.it dove è ben visibile la distinzione tra cosa lo studio può fare per i pazienti da 0-15 anni, per i pazienti adulti e per quelli non più giovani ma che non vogliono trascurare la loro salute anche della bocca. Vi racconto queste cose perché l’anno prossimo ci sarà una grossa novità! Lo studio si dividerà in due per poter servire ancora meglio i pazienti più piccoli e adolescenti con uno spazio interamente dedicato a loro. Un progetto importante che, siamo sicuri, trasformerà in modo ancora più moderno e utile lo studio, rispettando le esigenze dei pazienti e dando la possibilità di progettare la cura della propria salute in modo completo. E poi arriveranno dei nuovi dentisti, giovani e preparati, con tanta voglia di diventare protagonisti della salute di 1 Sorriso X Tutti E ancora nuove iniziative e progetti per rendere la cura della bocca sempre meno scontata e per darle tutta

LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (III)

Le malattie che colpiscono i pazienti con disabilità sono, in generale, le stesse che colpiscono tutti gli altri pazienti tuttavia c’è una maggiore frequenza di malattie come la carie e la malattia parodontale o piorrea, le malattie della mucosa orale e le variazioni patologiche dell’occlusione e della funzione masticatoria. Non è un caso che siano queste le malattie più frequenti infatti queste sono le patologie che sono più legate alla collaborazione del paziente e naturalmente, altri fattori incidono sul peggioramento della salute orale di questi pazienti: limitata o assente autosufficienza, terapie farmacologiche, particolari tratti oro-facciali o sistemici. Come ho già detto negli altri articoli, sono proprio queste le condizioni che aumentano gli ostacoli da affrontare per un disabile. La cura odontoiatrica delle persone in generale mira a migliorare le condizioni di salute orale e, nel caso specifico delle persone con disabilità, cerca di superare gli ostacoli legati ai deficit fisici, sensoriali, intellettuali, mentali, medici o emotivi. Nella maggioranza dei casi ci si trova di fronte a uno di questi ostacoli o ad una combinazione dei fattori citati che per la loro stessa

LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (II)

Nell’ultimo articolo legato a questo argomento ho spiegato come la disabilità renda più impegnativa la cura odontoiatrica.È statisticamente provato che i bisogni particolari di queste persone tendono a venire trascurati e di conseguenza le cure risultano purtroppo di qualità inferiore rispetto ai trattamenti ricevuti dalla popolazione generale. Sapere che esiste questo stato di fatto mi dà una sensazione non solo spiacevole ma anche di un non troppo sottile senso di fallimento della mia scelta di occuparmi della salute delle persone. Non mi piace e devo anzi voglio fare qualcosa. Per prima cosa vorrei dare un minimo di organizzazione chiarendo quali sono le situazioni in cui potremmo trovarci ad operare di fronte ad un paziente disabile fisico o mentale. Le modalità di trattamento odontoiatrico per i pazienti con disabilità sono: trattamento odontoiatrico convenzionale per i pazienti che collaborano trattamento odontoiatrico mediante l’ausilio della sedazione cosciente: ideale per i pazienti che presentano un ridotto livello di collaborazione o in cui sia necessario ridurre il livello di stress legato al trattamento odontoiatrico trattamento odontoiatrico mediante l’ausilio dell’anestesia generale: riservato ai pazienti con assenza totale di collaborazione o che presentano patologie sistemiche gravi. Dividere

LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (I)

Nell’ultimo articolo ho parlato di persone disabili e di come, a mio parere, queste persone non debbano avere particolari diritti legati alla loro condizione ma debbano avere, e far valere, gli stessi diritti di tutte le altre persone. La differenza sta nel fatto che i disabili hanno molti più ostacoli nel far valere gli stessi diritti. C’è tanto lavoro da fare per smettere di considerali in modo particolare ma al contrario cominciare a considerarli come persone normali e aiutarli a superare ostacoli e barriere di vario genere. Era un discorso generale legato ad una mia esperienza di viaggio personale. Tuttavia, come spesso capita, questa esperienza mi ha fatto fare delle considerazioni direttamente legate al mio lavoro o meglio al lavoro che lo studio dentistico fa ogni giorno per la salute delle persone. Se quindi è vero che i disabili sono persone come tutte le altre è altrettanto vero che il loro accesso allo studio non è così normale come dovrebbe essere. Per prima cosa ho notato che, nonostante non abbiamo mai messo barriere sia fisiche che di altro genere, sono

AFFRONTARE LA DISABILITÀ

Quest’estate sono andato in vacanza, come tanti. Un periodo di riposo meritato che è incominciato dal viaggio di andata verso il mare. Anche questa volta, come già successo in passato, ho affrontato il viaggio insieme a persone care tra le quali una persona disabile al 100%. Come dicevo, non è la prima volta. Affrontare un viaggio in auto, poi in nave e alla fine ancora in auto non è cosa semplice; se lo si affronta con un bambino di 18 mesi e con una persona in carrozzina le cose possono diventate decisamente complesse soprattutto se le persone che dovrebbero aiutare ad abbattere i problemi legati a questa condizione non comprendono la situazione o non sono preparate ad affrontarla. E così ti ritrovi in coda, imbottigliato tra decine di auto sotto il sole per ore solo perché un addetto non vuole rovinare la loro perfetta disposizione sul piazzale e non può concedere quei 50 centimetri che potrebbero permettere alla persona disabile di scendere. Chiaramente tu fai presente che hai a bordo una persona disabile al 100% (e mi chiedo se non

Guardiamoci negli occhi

Siamo capaci di guardare negli occhi i nostri pazienti? Oppure ci precipitiamo direttamente all’interno della loro bocca? Chi ho davanti ha un bisogno percepito altrimenti non sarebbe qui; ha una sofferenza che può essere prevalentemente clinica o prevalentemente psicologica o strettamente connessa all’esercizio del proprio lavoro. In ogni caso si aspetta che io risolva il suo problema o che quantomeno comprenda e trovi una soluzione. La persona che ho davanti a me sa che dovrà spendere dei soldi ed è disponibile a farlo purché sufficientemente motivata con un linguaggio chiaro e comprensibile e a fronte di un costo complessivo sostenibile. Chi ho davanti è venuto da me di sua spontanea volontà e vuole, anche inconsciamente, affidarsi alle mie capacità professionali. La persona che ho davanti a me è disposta a mettere nelle mie mani, perché sono un operatore della salute e perché il mio status di medico glielo garantisce a priori, il bene più grande che ha e che sente: la sua salute e/o la sua immagine. Quello che spesso manca è la capacità di capire i nostri pazienti e