Categoria: Comunicazione

Andare dal dentista conviene?

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Andare dal dentista conviene in generale? Un dentista è più conveniente di un altro? Dipende da cosa intendiamo per convenienza. Conveniente è prima di tutto ciò che si avvicina, che si armonizza. È conveniente usare un certo linguaggio in un certo luogo e in questo senso potremmo parlare di ciò che è opportuno o che è adatto. La convenienza è molto personale. Non è detto che qualcosa che è conveniente per me lo sia anche per gli altri. Così come l’abito o il comportamento che conviene in una situazione non lo è in tutte le altre. Certo, la salute sembra essere un argomento che conviene tenere ben presente se non si vuole soffrire o se si vuole mantenere i nostri apparati in efficienza ma non è detto. Può essere importante, e quindi conveniente, anche il riposo o il divertimento o lo stare in compagnia o da soli. Per estensione di significato, la convenienza è anche vantaggio. Mi conviene se mi porta direttamente un vantaggio o se viene incontro alle mie esigenze. Il prezzo basso è un vantaggio cosi come una

La forza delle parole

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Parliamo di stati d’animo e di parole e di come le parole ci fanno sentire. Le parole sono importanti. Siamo in grado di creare con le parole. Possiamo cambiare la vita delle persone con le parole così come possiamo fare molto male. Dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole con gli altri ma soprattutto con noi stessi. A volte mi accorgo che i pazienti sono bloccati da una semplice parola. Spiego la situazione della bocca, gli interventi che sono necessari, il tempo, i costi e la prima parola che viene in mente al paziente è paura. Questa è una parola che blocca, che impedisce anche solo di pensare ad una situazione positiva che risolva il problema. La paura non lascia scampo, alternative. In questi casi io chiedo al paziente di provare a sostituire questa espressione con qualcosa di più utile. Piuttosto che ho paura preferisco sono preoccupato. Questa espressione mi sembra già migliore. Invece di lasciarci bloccare dalla paura è meglio preoccuparsi di fare le cose necessarie e giuste per tornare in salute oppure per evitare di ammalarsi. Un’altra

L’apparenza inganna…sempre?

l'apparenza inganna - il blog del dottormic -

Si dice che spesso l’apparenza inganna o che è meglio essere che apparire. Questo ci fa pensare che proprio il fatto di apparire sia una cosa negativa. Eppure appare anche la madonna e non stiamo certo a pensare a qualcosa di male. Quindi come la mettiamo? Penso che il problema attorno a questa parola sta nel fatto che dietro l’apparenza non si riesca a vedere altro. Non è un problema come ci manifestiamo agli altri, il problema sorge quando l’apparenza è la sola cosa che mostriamo. Questo certo non significa che dietro non vi sia nulla. Significa che semplicemente non lo facciamo vedere. N.O.I., con 1sorrisoXtutti, cerchiamo ogni volta di mostrare tutto quello che sta dietro il nostro studio. Quello che viviamo, che facciamo, che siamo. Cerchiamo di raccontarvi appunto quello che sta dietro la semplice apparenza. Siamo dentisti ma siamo anche una famiglia, siamo colleghi, amici, compagni. Abbiamo, non una vita, ma tante vite che vanno raccontate per far capire a chi si rivolge a noi con chi avrà a che fare. Questo è utile, anzi è fondamentale. Spesso

N.O.I. i denti li curiamo per caso

noi i denti li curiamo per caso- il blog del dottormic -

Cosa direste se vi dicessi che N.O.I. i denti li curiamo per caso? Certo forse la domanda è posta male. Meglio chiarire. In studio pensiamo che siano molto importanti le relazioni. Non sto parlando solo del fatto che le nostre segretarie devono sorridere sempre ed essere il più possibile gentili e cordiali. Pensiamo infatti che sia importante la conoscenza reciproca. Vogliamo che voi sappiate cosa pensiamo e vogliamo sapere cosa pensate voi. Ci importa molto il vostro parere così come pensiamo che per voi sia importante sapere come possiamo esservi utili, come ci comportiamo in tutte le situazioni, quali sono le cose che riteniamo importanti per la salute e soprattutto con quale spirito e perché facciamo quello che facciamo. Per noi è davvero importante l’aspetto delle relazioni sia perché ci teniamo molto, sia perché è stato provato scientificamente che una buona relazione tra medico e paziente migliora i risultati della cura e diminuisce la necessità dell’uso di farmaci. Purtroppo per coltivare e mantenere delle buone relazioni serve impegno e soprattutto serve molto tempo e, si sa, di tempo ce n’è

Paziente? No, socio.

paziente no socio - il blog del dottormic -

I pazienti che entrano nel nostro studio, di solito, entrano con un problema e non con una soluzione, anche perché, nel secondo caso, sarebbe troppo facile. Se entrano con un problema non significa che N.O.I. dobbiamo risolverlo o meglio non significa che noi dobbiamo risolverlo senza il loro aiuto. Questo vuol dire che dobbiamo prima ascoltare bene quello che il paziente ci dice per specificare bene il problema. Il secondo passo sarà quello di restituire, ciò che abbiamo compreso, al paziente in modo che tutti e due siamo adesso allineati sulle caratteristiche del problema. Da adesso in poi possiamo insieme trovare la strategia migliore per risolvere il problema ma soprattutto per fare si che non si ripresenti mai più. Da questa semplice sequenza si capisce che N.O.I. possiamo fare il 50% del lavoro, il resto lo dovete fare voi. Noi abbiamo il luogo (lo studio dentistico), il titolo (la laurea in odontoiatria) e tutti i mezzi e le conoscenze per aiutare a risolvere il problema del paziente. Il paziente dal canto suo dovrà trovare le motivazioni, il tempo, la costanza

25 e 1. Due date importanti.

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25 aprile e 1 maggio. Due date importanti. Per alcuni significano festa, non si va al lavoro. Per altri significano vacanza, se si riesce ad allungare il ponte. Per molti significano ricordo, impegno, valori mentre altri nemmeno sanno cosa si stia ricordando. Alcuni si sentono sempre più imprigionati anche se si ricorda la Liberazione con la L maiuscola, altri lavorano anche se è la festa di tutti i lavoratori o forse proprio perché è la festa che riguarda il lavoro. Probabilmente per altre persone ci saranno altri motivi per ricordare queste due date che nemmeno riesco ad immaginare. L’unica cosa che riesco a immaginare è che ognuno avrà il suo motivo per ricordarle e che devo rispettare quel motivo se voglio capire le persone che ho davanti. In questi due giorni lo studio è chiuso, sarà chiuso anche lunedì che festa non è ma abbiamo deciso di fare il ponte, sul calendario oltre che nella bocca dei pazienti! Come sempre la segreteria telefonica è in funzione. Ogni tanto, le ragazze mi fanno sentire qualche messaggio in cui alcuni pazienti si

L’intervista. Sappiamo cosa vogliono i pazienti?

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Ho fatto due semplici domande a qualche persona che pensa di andare da un dentista. Non ho cambiato una singola parola e non ho aggiunto commenti. COME VORRESTI CHE FOSSE IL TUO DENTISTA? Vorrei che mettesse chiarezza nella spiegazione dei lavori che mi deve fare. I giorni seguenti mi accorgo che non ho problemi con il lavoro che mi ha fatto. Che sia rassicurante e quando si rivolge a me è in grado di farmi sparire le paure per una determinata cosa. Che mi proponga varie alternative per la cura senza farmi pensare che non c’è nulla o poco da fare per la mia situazione Che sia meticoloso e scrupoloso che non lascia nulla al caso o che non lascia niente di intentato. Se c’è qualcosa da fare voglio che me lo dica e che lo faccia Che sia simpatico e con i piedi per terra e sia educato nei modi, che sia meno professionale e comunque professionale, che non sia troppo impostato e schematico ma sappia parlare la mia lingua con dei termini comprensibili e non scientifici o medici

CON- versione

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Negli ultimi articoli ho parlato del digitale e dei profondi aspetti che coinvolge. Nel leggere per documentarmi e nello scrivere poi gli articoli, mi è capitata in testa una parola in particolare. Spesso ho parlato di conversione. La cosa che mi colpisce di questa parola è la sua totalità nel senso che apparentemente la conversione potrebbe essere spiegata con un semplice cambio di direzione. E in effetti è così. Tuttavia il prefisso con- introduce un aspetto fondamentale nel significato e ci dice che il cambiamento di direzione è totale, comprende una trasformazione da ciò che era prima a ciò che sarà senza perdere nulla ma andando a creare una cosa completamente nuova che, proprio per questo gode della energia della novità. E così ci convertiamo a nuovi stili di vita, a nuovi credo religiosi, convertiamo file informatici e convertiamo la nostra impresa dall’ambito tradizionale a quello digitale. Energici e sereni, senza paura, nella consapevolezza di avere creato qualcosa di nuovo senza rinunciare a nulla di ciò che è passato. Attenzione però, la conversione per essere tale e per condurci ad

Comunicare senza parole

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Ogni volta che prendo in braccio mio figlio appena nato mi rendo conto che sto impiegando gran parte delle mie energie per risolvere un problema di comunicazione. Sono sicuro che ha tante cose da dirmi: ha fame, mal di pancia, è contento, infastidito da qualcosa, vuole dormire o essere coccolato. Come si fa a capire tutte queste cose? Sposto la mia attenzione dai movimenti alle espressioni, osservo, mi concentro per cercare di capire se un atteggiamento si ripete, poi provo e poi cambio a seconda di come va, di cosa ottengo. A volte riesco a capire esattamente cosa vuole a volte no e lui si calma ma poi immediatamente ricomincia come prima. E così resto qui aspettando che cresca e che impari i primi rudimenti di comunicazione. Poi però penso che una volta che avrà imparato a parlare comincerà a scegliere con attenzione quello che vorrà comunicare e quello che, al contrario, deciderà di tenere per sé e forse, anzi certamente, le cose saranno più complicate di come sono ora. Quando sono in studio con i pazienti a volte mi

Siamo sensibili ai vostri dati

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Ieri ho passato una intera mattinata insieme a mio cognato Paolo che si occupa del sistema di gestione dello studio. Abbiamo organizzato una riunione con Paolo, il titolare dell’azienda che si occupa della fornitura di tutti i sistemi informatici, con Valentina che da qualche hanno trasforma in immagini tutti i progetti di comunicazione che riguardano lo studio e con due avvocati che si occupano di privacy e delle conseguenti normative che interessano la gestione dei dati sensibili dei pazienti. È stato un momento importante perché ci permetterà di gestire al meglio, secondo le leggi e le nuove regole, l’incredibile mole di informazioni di cui abbiamo bisogno per poter offrire i nostri servizi. Sembra scontato ma senza questi dati davvero non potremmo funzionare. Molti di questi dati si chiamano “sensibili” cioè sono informazioni che riguardano la sfera personale e privata dei pazienti e che sono necessari per gestire al meglio la comunicazione e la cura. Sono informazioni importanti e sono molto utili ma, se dovessero cadere in mani sbagliate, potrebbero essere utilizzate in maniera impropria costituendo una vera invasione nella sfera