Categoria: Health

Panorama

panorama - il blog del dottormic -

Oggi devo affrontare una prova difficilissima. Sono qui seduto di fronte ad un mare stupendo composto da cento gradazioni di blu e di verde, con un cielo limpido e azzurro. Il caldo non è ancora torrido ma è sopportabile, piacevole. Sono qui, in queste condizioni e devo scrivere l’articolo per il mio blog che parla di denti! È un’impresa impossibile…o forse no. La domanda che mi faccio è: ma quanto ci piacciono le cose belle? Tutti sappiamo riconoscere un bel tramonto, un bel panorama, sappiamo apprezzare la natura quando è rigogliosa e fertile, sappiamo trovare nei suoi frutti un motivo di piacere. C’è sempre in questi panorami estivi marini o alpini che siano il riconoscimento di qualcosa di bello e di sano. Abbiamo un talento innato per apprezzare queste cose e per goderne al punto da uscirne rinfrancati e pieni di energia una volta visti e gustati. Quando la natura è bella e in salute ci rigenera alla sola vista. Non potrebbe essere così anche quando ci guardiamo allo specchio? La mattina o la sera osserviamo la nostra bocca, “il

Sì, io ozio

io ozio - il blog del dottormic -

Oggi fa ancora caldo. Molto caldo. È quasi impossibile pensare di fare qualcosa, non si resiste. E allora, essendo in vacanza, conviene darsi per vinti, evitare di lottare e lasciarsi sopraffare dall’ozio. E qui sta il bello. Se pensiamo all’ozio in accezione moderna, non possiamo che confermare quel significato un po’ negativo di un tempo trascorso nel totale non fare nulla e nella noia sperando in un qualche veloce momento di divertimento. Il caldo sembra fatto apposta per assecondare la legittima intenzione di stare su un lettino in una spiaggia più o meno affollata e caldissima, compilando cruciverba. In realtà la parola ozio nasce con un significato ben diverso e per certi aspetti sorprendente. L’ozio infatti era il tempo che una persona (che appunto aveva finito il negotium o lavoro di tutti i giorni) dedicava ai propri studi, composizioni, speculazioni intellettuali. Si può stare fermi, cessare la vita lavorativa, smettere di esercitare la propria professione, senza per questo, smettere di pensare, usare il proprio cervello alla ricerca di una ricarica difficile da ottenere quando siamo presi da mille attività. In

Un respiro di sollievo

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Prima delle ferie…tiriamo un “respiro” di sollievo. Ci avete mai pensato? Possiamo stare alcune settimane senza lavarci i denti prima di incappare in una brutta gengivite, oltre che avere una bocca decisamente sporca! Possiamo stare 40 giorni senza mangiare, alcuni giorni (pochi, molto pochi) senza bere, ma solo pochi minuti o addirittura secondi senza…respirare! Eppure in televisione spopolano i cuochi che ci insegnano come nutrirci al meglio, nelle pubblicità vengono descritte tutte le virtù di decine di acque minerali, persino ci viene spiegato come, perché e quando lavarci i denti ma mai e ripeto mai ci viene insegnato come respirare. Forse c’entra il fatto che l’aria è gratis! Oppure perché quella è una dote naturale direte voi…in realtà non è proprio così. Respirando naturalmente o meglio respirando così come ci viene, rischiamo di utilizzare solo una piccola parte dei nostri polmoni e di privarci di conseguenza di tutti i benefici che una tecnica corretta ed educata può offrire. I benefici sono tanti, alcuni hanno a che vedere con il nostro corpo, con i nostri organi, fino alle nostre cellule. Il

Dentista? Che paura!

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È ammissibile l’idea di sentire male dal dentista? NO, assolutamente…ci sono troppe persone che ancora oggi pensano che sia una cosa scontata il fatto di provare dolore quando ci si reca dal dentista. Si dice dolore e la prima cosa che viene in mente è il dentista…anzi è il contrario ma fa lo stesso. Dolore e dentista sono sempre (o comunque molto spesso) accomunati nella mente delle persone. Al dolore poi è associata una bella famiglia di termini come paura, angoscia, stress, ansia, preoccupazione, panico, terrore, fastidio. Ma vi sembra bello per un dentista essere associato a questo genere di sensazioni? L’altro giorno ero in gita in barca in una laguna, oasi protetta e quando la guida ha scoperto che eravamo un gruppo di dentisti si è fatta il segno della croce annunciando che avrebbe preferito partorire una seconda volta piuttosto che affrontare una visita dal dentista! È troppo, mi sono detto, devo fare qualcosa e ho deciso di dedicare qualche articolo per spiegare alcuni punti che forse i pazienti o i futuri pazienti non sanno. Dal dentista non esistono

Programma la tua salute…continua.

programma la tua salute...continua - il blog del dottormic -

Da due settimane sto proponendo delle piccole riflessioni sulla cura degli impianti nel tempo. Che cosa significa? Significa che sono più di 30 anni che vengono inseriti impianti nella bocca dei pazienti e che oggi abbiamo molte certezze sul fatto che vadano curati in modo appropriato altrimenti verranno persi come i denti che li hanno preceduti. Gli impianti non sono eterni; soprattutto se non vengono trattati come si deve e se non vengono mantenuti in salute nel tempo dalle corrette operazioni di igiene orale sia in studio che a casa propria. Se compro un’automobile so che dovrò occuparmi della sua manutenzione, così come accade per qualsiasi altro strumento o macchinario in genere. Gli impianti sono un dispositivo medico avanzatissimo e super tecnologico, vengono inseriti nell’osso dei pazienti e lasciati guarire in un ambiente complesso in cui sono presenti molti diversi tipi di cellule e soprattutto, non essendo dei denti naturali, non dispongono delle stesse armi per difendersi dagli attacchi dei batteri. Abbiamo elaborato e messo in pratica dei programmi speciali dedicati proprio ai pazienti che hanno degli impianti in titanio

Il 2 giugno, festa della…

2 giugno festa della - il blog del dottormic -

Oggi è festa e tutti dicono che non sanno bene di che festa si tratti. Poi mi dicono: ah sì, è la festa della Repubblica! E giù con una serie di critiche e lamentele e considerazioni, rimproveri, opinioni, giudizi, appunti. “Chi sono io per giudicare” ha detto il Papa e, se tanto mi dà tanto, chi sono io per giudicare il Papa che non giudica? In sostanza oggi è festa e io mi prendo la festa. In Studio ci aspetta un mese complicato, abbiamo deciso di curarci delle persone sane o meglio di evitare che le persone sane si ammalino. Oggi festeggiamo e da lunedì si fa sul serio. Non chiuderemo più, nemmeno ad agosto. Perché se crediamo che i nostri pazienti si debbano fidare di N.O.I. allora non possiamo lasciarli soli. Ci saremo come sempre per tutto il periodo estivo. In certi momenti con orario differente ma ci saremo sempre. Promesso. Ne approfitto per ringraziare pubblicamente tutte le persone che si sono confrontate, hanno condiviso le loro esigenze e si sono accordate per permettere a tutti di prendersi un

Affidarsi o Fidarsi?

Affidarsi o fidarsi - il blog del dottormic -

Sapete la differenza tra affidarsi ad una persona e fidarsi di una persona? Non la sapete? Forse nemmeno io…parliamone. Le persone spesso vengono da me, si siedono sulla mia poltrona e si affidano alle mie cure. Questo non mi piace. Ci sono due aspetti fondamentali che non posso accettare. Per prima cosa non posso pensare che una persona si affidi totalmente a me e che, nella relazione, metta tutto il potere nelle mie mani. È vero, in questo caso, io sono l’esperto ma questo non significa che una persona deve cedere il suo potere soprattutto quando si tratta di un problema che appartiene a lui stesso. Può anche essere visto come un aspetto positivo, come un dono ma è un dono che non posso accettare. Infatti il secondo motivo per cui non mi va bene che una persona si affidi completamente a me, sta nel fatto che, nell’affidamento, si prendono sia gli onori che gli oneri e di conseguenza anche i problemi. A questo punto, finché le cose vanno bene, tutti sono felici ma quando le cose andranno male (e

Per ogni problema una soluzione?

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Il problema si deve adattare alla soluzione o la soluzione si deve adattare al problema? Nella vita così come nel nostro lavoro e in tutti i lavori del mondo, ogni giorno abbiamo a che fare con dei problemi per i quali, ogni giorno, troviamo delle soluzioni. È vero? O meglio: è sempre vero? Mi accorgo che a volte ci viene offerta una soluzione, spesso la più facile e immediata e, anche se non è la soluzione più adatta al problema, noi la prendiamo e ci sforziamo di farla calzare al meglio alla situazione che vogliamo risolvere. In questo caso non modifichiamo la soluzione ma pieghiamo, accorciamo, allunghiamo, tagliamo il problema in modo che possa essere “risolto” al meglio proprio da quella soluzione che ci costa meno fatica ma che a lungo andare non porterà a nessun miglioramento. Anzi a volte, il miglior modo per adattare il problema alla soluzione è quello di nascondere delle parti rilevanti del problema che, nel tempo, tenderanno a peggiorare la situazione fino a farla definitivamente scoppiare con danni spesso irreparabili. In studio affrontiamo insieme ai

Anche gli impianti si ammalano

Anche gli impianti si ammalano - il blog del dottormic -

Quando parliamo di mettere impianti ai nostri pazienti, siamo sicuri che stiamo offrendo il massimo della tecnologia disponibile. Stiamo dando la possibilità al paziente di riavere i denti persi e di tornare a masticare come prima, gli stiamo dando la possibilità di mantenere inalterato il suo aspetto estetico e a volte anche di migliorarlo. Stiamo accedendo a cure avanzate con utilizzo di materiali avanzatissimi con i quali possiamo rigenerare l’osso che è stato perduto e possiamo pianificare un tipo di chirurgia minimamente invasiva per mantenere il massimo del comfort possibile per il paziente. Insomma quando parliamo di impianti, parliamo davvero del futuro che è già presente, promettiamo e consegniamo la luna e oltre, realizziamo praticamente la felicità di tutti i pazienti che si rivolgono a noi… MA… Gli impianti non sono per tutti e non possiamo prometterli a tutti i nostri pazienti. Persone che hanno particolari condizioni di salute generale o che non sono abituate ad una igiene orale corretta o che fumano, sono persone alle quali non possiamo promettere nulla perché non abbiamo i mezzi per promettere ciò che

PARODONTITE, ve la spiego?

parodontite - il blog del dottormic -

Parodontologia, è davvero un temine complicato? Mi chiedono sempre di stare sul semplice. È inutile tentare di comunicare qualcosa se dall’altra parte non viene compreso il messaggio. Dittamo, nadir, entimema, sono tre parole che, se non mi occupo di piante, se non sono un astronomo o se non mi occupo di filosofia, difficilmente riuscirò a comprendere nel loro corretto significato. Le parole sono importanti in un messaggio e se non vengono comprese correttamente non possiamo lamentarci se poi il messaggio non viene recepito. Possiamo anche fare come quelli che, quando parlano con una persone di lingua inglese, ripetono le cose a voce più alta e scandendo bene le parole…in italiano. Quella persona (che sfortunatamente non sa l’italiano neanche un po’), anche con tutta la buona volontà di questo mondo, non capirà e continuerà a non capire anche dopo la centesima volta che pronunciamo quella parole. Tornando a N.O.I., parodontologia è quella parola che usiamo noi dentisti per far sapere ai pazienti che, non solo vogliamo occuparci dei loro denti, ma vogliamo anche porre attenzione alla salute delle gengive che stanno