Categoria: Internet

Digitale e dintorni

Digitale e Dintorni - il blog del dottormic-

La nostra impresa, il nostro studio, ha negli anni acquisito un’infinità di strumenti digitali per l’organizzazione, la gestione, la comunicazione e la clinica. Facciamo i conti, sbrighiamo faccende burocratiche, telefoniamo, scriviamo, comunichiamo, lavoriamo nella bocca dei nostri pazienti grazie a strumenti digitali. Ci penso sempre quando mio papà, vedendo una nuova invenzione, dice: “Ah se l’avessi avuta ai miei tempi!”. È un sogno impossibile, non possiamo pensare di utilizzare qualcosa che non è ancora stato inventato. Ogni epoca ha la sua tecnologia, quella del digitale è questa. Ricordo il mio primo computer, regalo della cresima, ricordo la prima stampante, il primo accesso a internet, così come mi ricordo il primo telefonino, il primo schermo a cristalli liquidi, la prima macchina fotografica digitale, il primo scanner intraorale che ho usato in studio. Tutte cose che oggi sembrano, anzi sono, scontate, fanno parte della nostra vita e per certi versi sono diventate indispensabili. Se anche volessimo rinunciarci, ormai viviamo in un mondo che funziona così e la rinuncia sarebbe una specie di condanna a morte sociale. Scuola, lavoro, tempo libero e tantissime

Siamo sensibili ai vostri dati

siamo sensibili ai vostri dati - l blog del dottormic -

Ieri ho passato una intera mattinata insieme a mio cognato Paolo che si occupa del sistema di gestione dello studio. Abbiamo organizzato una riunione con Paolo, il titolare dell’azienda che si occupa della fornitura di tutti i sistemi informatici, con Valentina che da qualche hanno trasforma in immagini tutti i progetti di comunicazione che riguardano lo studio e con due avvocati che si occupano di privacy e delle conseguenti normative che interessano la gestione dei dati sensibili dei pazienti. È stato un momento importante perché ci permetterà di gestire al meglio, secondo le leggi e le nuove regole, l’incredibile mole di informazioni di cui abbiamo bisogno per poter offrire i nostri servizi. Sembra scontato ma senza questi dati davvero non potremmo funzionare. Molti di questi dati si chiamano “sensibili” cioè sono informazioni che riguardano la sfera personale e privata dei pazienti e che sono necessari per gestire al meglio la comunicazione e la cura. Sono informazioni importanti e sono molto utili ma, se dovessero cadere in mani sbagliate, potrebbero essere utilizzate in maniera impropria costituendo una vera invasione nella sfera

DI PROGRAMMI E DI PROGETTI

di programmi e di progetti - il blog del dottormic -

Quest’anno vogliamo rafforzare la connessione con le persone che vengono in studio. Migliorare il servizio significa aumentare la qualità dell’investimento in tecnologia dello studio. Abbiamo introdotto nuove tecnologie laser e nuove tecnologie di scansione 3D per evitare le impronte più fastidiose. Non solo tecnologia applicata alla clinica ma anche tecnologia per le comunicazioni esterne con nuovi indirizzi email per i contatti. Prosegue il programma radio del primo martedì di ogni mese. Due igienisti si sono specializzati in tecnologia e clinica laser assistita. La novità di quest’anno è lo sbiancamento da fare immediatamente dopo la seduta di igiene. Tra poco uscirà anche il nuovo sito (che a me piace tantissimo!) nel quale abbiamo messo tante informazioni utili e interessanti. Come sempre vi invitiamo a comunicare con noi in modo sempre più aperto e senza filtri. Chiedete quello che volete, N.O.I. cercheremo di rispondere a tutti. Ci sarà anche un nuovo collaboratore, basterà chiedere di Antonio. Vogliamo continuare a costruire lo studio con voi e grazie a voi. Le vostre critiche e le vostre osservazioni, anche le più piccole, sono importanti. Noi

Condividere, la parola del nostro Natale

la parola del nostro anno - il blog del dottormic

Ogni anno scegliamo la parola del nostro Natale in studio. Quest’anno la parola è condividere. Una parola bellissima, riguardo alla quale abbiamo già parlato in passato ma che nasconde sempre nuove sorprese, soprattutto se abbinata ad alcune occasioni di festa speciali. Sembra scontato e banale ma N.O.I. in studio condividiamo gli stessi spazi sei giorni alla settimana per parecchie ore al giorno, tutto l’anno. Condividiamo un luogo di lavoro ma anche di riposo, nelle aree comuni. Condividiamo stanze, sedie, computer, spogliatoi, anche il bagno! A parte il luogo, la parola condividere è oggi molto di moda grazie ai social network dove prende il significato di azione del pubblicare, di comunicare per far conoscere a qualcuno il proprio pensiero. Il nostro studio è molto meno vasto rispetto alla galassia dei social e per noi la condivisione è più la partecipazione comune ad un progetto o l’essere d’accordo, o la possibilità di vedere un’esperienza da più punti di vista. L’esperienza condivisa, in questo caso, crea armonia, crea un insieme più ricco e permette la nascita di diverse emozioni che si comunicano, essendo

A portata di clic

Vale la pena spendere qualche parola per presentare la nuova stagione di 1SorrisoXTutti. Quest’anno è stato dedicato alla stesura della costituzione di 1SorrisoXTutti e alla sua presentazione (ecco il link per leggere la Costituzione_Studio Rossini Odontoiatri  ), un momento importante che ha creato e condiviso l’identità del nostro studio. Tutto viene da quello. Nulla può più essere lasciato al caso. La costituzione è il nostro faro, ciò che ci guida nelle scelte e nei momenti difficili. Stiamo anche lavorando al nuovo sito dello studio che andrà ad integrare il sito di 1SorrisoXTutti aggiungendo un sacco di informazioni utili per i pazienti dello studio. Prosegue con grande soddisfazione il programma radio del primo martedì di ogni mese e quest’anno pubblicheremo sulla pagina facebook il link per riascoltare la trasmissione anche se non avete seguito la diretta. Poi ci sono tutti i consigli e le rubriche del dottor Matteo, delle dottoresse Mariagiovanna e Francesca e le super riflessioni di Paolo. Pubblicheremo ancora i nostri fogli per imparare e agire per la nostra salute e continueremo le nostre campagne per il Diabete e le Apnee

La Newsletter: utile o invadente?

La newsletter: utile o invadente - il blog del dottormic -

In questi giorni stiamo revisionando tutti i nostri archivi. Abbiamo collezionato nel tempo tanti, anzi tantissimi indirizzi email dei nostri pazienti e di tutti coloro che hanno comunicato con N.O.I. in questi anni. Dalle prossime settimane ricominceremo l’invio della Newsletter mensile; un modo per fare un po’ il punto della situazione inserendo al suo interno alcuni degli articoli che parlano di quelli che pensiamo essere gli argomenti più interessanti. Ma proprio pensando a come organizzare la spedizione mi è venuto un dubbio, anzi tre dubbi di cui vi voglio parlare: Vuoi continuare a stare con N.O.I.? A me interessa veramente che tu voglia continuare a frequentare i nostri siti Social e che tu sia interessato ai temi che sviluppiamo. Forse nemmeno ti ricordi di quando ci hai dato il tuo indirizzo email e può darsi che, mentre un tempo ti interessava, oggi non ti piace più ricevere comunicazione da parte nostra. Bene, faccelo sapere! Nessuna spiegazione dovuta ovviamente, ho solo la necessità di sapere che non sto invadendo lo spazio di nessuno  con la mia Newsletter. Comunicare non vuol dire

Liberazione, libertà.

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Ieri è stata la festa della liberazione. Cerco sempre di parlare con i miei figli di quello che succede nella società attorno a noi per avere un punto di vista diverso dal mio e, soprattutto, un punto di vista non condizionato dall’età. Sono giovani e vedono e vivono il loro mondo a modo loro e a me interessa. Devo dire che il tema “storico” della festa e i significati, anche politici, di tale ricorrenza non hanno destato particolare interesse o entusiasmo, mentre la riflessione tra di noi si è concentrata sul significato della parola libertà. Sempre più spesso negli ultimi anni assistiamo e leggiamo a conversazioni mediate dai social nelle quali dovrebbe essere rappresentato al meglio quello spirito di condivisione libera delle proprie idee. Purtroppo mi sono reso conto che non sempre questo accade o è possibile anzi, leggendo i commenti che accompagnano certe notizie o post, mi sono persuaso che la libertà di poter esprimere liberamente il proprio pensiero senza incorrere immediatamente in un giudizio personale non riceve grande gratificazione. Soprattutto quando, chi parla o chi dovrebbe fare buon

E la memoria?

e la memoria - il blog del dottormic -

Oggi ho notato una cosa. Ascolto la stessa radio tutti i giorni al lavoro da almeno 5 anni. Lo stesso programma che parla di salute, tutti i giorni. Ovviamente non si può pensare che per così tanto tempo vengano trovati dei nuovi argomenti. E infatti ogni tanto, ciclicamente, vengono riproposti e ridiscussi dei temi che sono già stati affrontati in passato. Sono pochi quelli che se ne ricordano, bisogna essere assidui frequentatori di una trasmissione, di un blog, di un sito facebook per accorgersi che a volte vengono riproposti dei temi già affrontati in precedenza. La memoria non viene rinnovata perché non c’è la necessità di ricordare. Oltre a questo, nello stesso periodo, mi sono accorto di come possa essere complesso andare su un social come Facebook e richiamare post molto datati che risalgono a qualche anno prima. Probabilmente è ritenuta una cosa inutile. I contenuti dei social tendono ad invecchiare e ad avere vita breve. Spariscono oppure diventano obsoleti in breve tempo, sovrastati da tonnellate, virtuali, di altri contenuti. E la memoria? Chi tiene la memoria storica di una

La curiosità è finita (parte 3)

La curiosità è finita parte 3 - il blog del dottormic -

Oggi è arrivata la fase in cui il sito non è più un sito ma è diventato il luogo per trovare immediatamente le risposte ai bisogni.\r\nL’unico modo per assolvere a questo compito è fare si che il sito diventi il luogo della condivisione che deve essere favorita e perseguita con tutti i mezzi a disposizione. Oggi non possiamo fare altro che abbandonarci e adeguarci alle nuove regole della User Experience che definisce “le percezioni e le reazioni di un utente che derivano dall’uso o dall’aspettativa d’uso di un prodotto, sistema o servizio”.\r\n L’esperienza d’uso è soggettiva e si concentra sull’utilizzo e comprende tutte le emozioni dell’utente, le sue convinzioni, preferenze, reazioni psicologiche e fisiche, comportamenti e azioni che si verificano prima, durante e dopo l’utilizzo. Tre fattori vengono condivisi e influenzano l’esperienza d’uso: il sistema, l’utente e il contesto d’utilizzo. Viene quindi messa in evidenza la soggettività dell’esperienza prodotta; l’oggetto di analisi viene spostato dall’utilizzo (come evento) all’utente: la User Experience abbraccia l’anticipazione, la progettazione, il ricordo di tale utilizzo, il desiderio dell’esperienza di interazione, la proiezione di tale esperienza sui processi di costruzione dell’identità. \r\n Per questi motivi

La curiosità è finita (parte 2)

La curiosità è finita Parte 2 - il blog del dottormic -

Quando oggi mi chiedono se sia il caso di aprire un sito internet, a me viene in mente quando io ho aperto il primo sito dello studio ormai qualche anno fa (tanti anni fa, digitalmente parlando). Se mi guardo indietro vedo nella mia personale storia il riflesso di quella che è stata la storia dei siti internet negli ultimi anni.\r\n Io identifico 6 fasi nell’evoluzione della mia idea del sito internet. \r\n\r\n \r\n \r\n All’inizio c’era la novità. Avere il sito significava avere qualcosa che pochi altri potevano vantare. Significava avere a disposizione uno strumento nuovo per poter diffondere dei contenuti originali utilizzando un canale che fino a quel momento non era conosciuto per il semplice fatto che non esisteva. Questo rendeva in qualche modo unici i contenuti che vi erano pubblicati anche se, in realtà, le idee e i concetti raccontati non rappresentavano una vera e propria novità. \r\n \r\n \r\n Nella seconda fase di questa storia, avere il sito è diventata una necessità. Non perché questa necessità fosse veramente avvertita da chi realizzava il suo spazio virtuale, ma