Categoria: Tecnologia

PRIMA DELLA CARIE

demineralizzato - il blog del dottormic -

Oggi parliamo di carie. Ne abbiamo già parlato in passato e questa volta vorrei affrontare il tema da un punto di vista un po’ differente. Oggi parliamo della situazione che precede la carie. In questo caso viene colpito solo lo smalto, senza provocare una cavità: si tratta di una situazione del tutto particolare detta “lesione iniziale dello smalto”, che non è carie vera e propria in quanto non è presente la perdita di tessuto dentale. Questa situazione è reversibile e significa che si può guarire senza lasciare traccia di ciò che è avvenuto. La lesione dello smalto è caratterizzata dalla perdita di sostanza inorganica cioè di smalto sotto la superficie dello smalto stesso. In altri termini lo smalto superficiale appare intatto mentre al disotto si ha perdita di materiale cristallino. Si può notare, quando visibile, un aspetto bianco-gessoso dello smalto da cui il nome di “white spot” o “macchia bianca” la cui peculiarità consiste nel presentarsi delle aree o strisce ben circoscritte dal colore bianco latte. Oltre al problema clinico c’è quindi anche un problema estetico ed è proprio questo

Sanremo e la velocità

sanremo - il blog del dottormic -

Alcune persone sanno che scrivo un blog e mi chiedono perché non ho scritto qualcosa su Sanremo. In realtà, rispondo io, non ho scritto nulla su Sanremo perché nel mio blog parlo fondamentalmente della salute della bocca e della vita dello studio. Questo non significa che non abbia una mia opinione su come sia andata la finale della più famosa kermesse canora italiana. Il Volo, si sa, non poteva vincere, la loro musica è troppo poco contemporanea per un festival che voleva valorizzare il momento artistico attuale. Sono peraltro convinto che Ultimo non abbia vinto per far sì che non potessero essere scritte decine di battute scontate sul gioco di parole con il suo nome (“Gli ultimi saranno i primi…”, etc.). Ha vinto non la più bella canzone ma la più attuale, almeno da un punto di vista strettamente tecnico e compositivo. Del resto, in un mondo che cambia alla velocità della luce, difficilmente possono trovare spazio realtà canore, e non solo, che non rispecchiano il sentimento, la rapidità e la spontaneità del momento. Un momento che è assolutamente breve

NON SCHERZIAMO! PARTE 2

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Dal precedente articolo:“Oggi, una legge che riteniamo non coerente se non assolutamente non corretta, permette ai nostri pazienti grazie a convenzioni stipulate principalmente sul luogo di lavoro, di accedere a cure a bassissimo prezzo presso strutture convenzionate. Vi dico subito che N.O.I. non siamo quel tipo di studi.” Sappiamo lo sforzo di tempo e tecnologico che occorre per fornire una prestazione come l’igiene orale che sembra solo una semplice pulizia ma che, in realtà, è un momento importantissimo per la salute dove vengono messe le basi per poter mantenere a lungo lo stato di benessere generale. Questo tipo di prestazione NON può essere fornito ad un prezzo che io posso solo definire ridicolo. Possiamo risparmiare rinunciando a qualcosa ogni tanto, possiamo evitare gli sprechi e fare economia in svariati modi ma non possiamo farlo a scapito della salute nostra e dei nostri cari. Utilizzo questo primo articolo dell’anno per chiarire la mia posizione su questo genere di prestazioni e di guerra del prezzo che non farà altro che rovinare la qualità generale delle prestazioni verso i nostri pazienti. Dopo 20

Goodbye 2018

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E così siamo arrivati alla fine del 2018. Tempo di bilanci e di considerazioni su ciò che è stato fatto. Come sempre quest’anno abbiamo introdotto in studio tanta tecnologia in modo da avere sempre a disposizione tutti gli strumenti per svolgere al meglio il nostro lavoro. Abbiamo adottato nuovi sistemi per lo sbiancamento professionale per venire incontro alle esigenze estetiche di tutti i pazienti. Tutti gli igienisti e alcuni dottori hanno partecipato a corsi di aggiornamento sulle ultime terapie laser assistite; possiamo quindi curare meglio tutte le situazioni che presentano infiammazione all’interno della bocca con soluzioni innovative e sempre più confortevoli. Da quest’anno poi abbiamo cambiato il modo di fare le otturazioni dei denti. Con specifici macchinari possiamo costruire otturazioni in modo più affidabile e duraturo ma soprattutto più conservativo e rispettoso della struttura dei denti. Applichiamo apparecchi ortodontici sempre più invisibili e affidabili con risultati certi che rispecchiano le richieste dei pazienti più giovani e dei pazienti adulti. C’è stato poi un grosso cambiamento per quello che riguarda la privacy di ognuno di noi grazie all’introduzione della nuova legge

IL RACCONTO DI HALLOWEEN

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Attenzione a tutti i pazienti! Sta arrivando Halloween! In questa settimana andare dal dentista sarà ancora più spaventoso del solito. La vostra paura aumenterà fino a farvi rabbrividire. Verrete sdraiati su una poltrona in un luogo pieno di macchinari sconosciuti. Illuminati da una lampada accecante sarete costretti ad aprire la bocca davanti ad una persona che indossa una divisa e una mascherina, probabilmente per non farsi riconoscere. Al suo fianco un’altra persona infilerà una o due cannette nella vostra bocca per aspirare tutta la saliva che possedete. Nel migliore dei casi subirete un trattamento con strumenti ad ultrasuoni in grado di grattare le superfici dei vostri denti scoprendo in alcune circostanze colletti molto sensibili al freddo o al caldo. Le vostre gengive verranno ispezionate una ad una con sonde metalliche per scoprire eventuali tasche che potrebbero presentare segni di sanguinamento. Perché il sangue ad Halloween non deve mai mancare. Nel caso poi venissero scoperti segni di carie allora sarete sottoposti a terapia mediante iniezione di sostanze anestetizzanti, inserimento di fogli di gomma in bocca, trapani a turbina, laser ad erbio,

Vogliamoci bene…con lo spazzolino tecnologico

spazzolino elettrico - il blog del dottormic -

Ormai qualche settimana fa ho avuto la possibilità di provare l’ultimo modello dello spazzolino elettrico di OralB. Devo ammettere che partivo prevenuto. Sono 20 anni che sento parlare di spazzolini elettrici e non sono mai riusciti a convincermi sulla loro effettiva utilità rispetto agli spazzolini manuali. Ho sempre creduto nell’utilizzo del buon vecchio “olio di gomito” e quindi del lavoro fatto a mano, utilizzando lo spazzolino tradizionale nel modo più corretto, seguendo alla lettera le istruzioni dell’igienista. Come vedete non sono le migliori condizioni per iniziare questa nuova esperienza tecnologica. Già all’apertura della confezione mi accorgo di essere di fronte ad una tecnologia totalmente diversa da ciò che avevo in mente. L’astuccio che lo contiene sembra quello dell’ultimo computer portatile. Una volta preso in mano il manico, mi accorgo che non ha il filo per l’alimentazione e che non ha nemmeno lo scomparto per le batterie. Lo spazzolino si ricarica direttamente dall’astuccio e con il caricatore in dotazione. È leggero e propone sei funzioni di movimento della testina in modo da passare dalla pulizia normale a quella più accurata a

Trasparenza

trasparenza - il blog del dottormic-

Questa settimana, durante la convention di 1SorrisoXTutti, abbiamo avuto il primo incontro con l’avvocato che si occupa di allineare lo studio alle nuove norme che regolano la gestione dei dati personali dei pazienti. Da pochi giorni è infatti entrata in vigore la nuova legge europea sulla privacy. All’inizio, come tutte le nuove incombenze, questa recente modifica della legge che comporta non pochi oneri da parte di chi come noi, usa e gestisce dati sensibili, ci è sembrata l’ennesimo obbligo inutile e dispendioso a cui sottostare. In realtà abbiamo scoperto che non è così. La nostra privacy è molto importante e tutti dobbiamo imparare a considerarla come tale e a curarla in modo responsabile. In queste settimane scriverò alcuni articoli con i quali mi piacerebbe condividere non tanto l’aspetto normativo quanto l’impatto che questo decreto avrà o dovrebbe avere sulle nostre vite. Un concetto che mi ha colpito è quello della trasparenza. Per un’azienda come il nostro studio è una grande opportunità per far vedere ai nostri pazienti come trattiamo i loro dati e che uso ne facciamo. Se da un

CON- versione

conversione - il blog del dottormic-

Negli ultimi articoli ho parlato del digitale e dei profondi aspetti che coinvolge. Nel leggere per documentarmi e nello scrivere poi gli articoli, mi è capitata in testa una parola in particolare. Spesso ho parlato di conversione. La cosa che mi colpisce di questa parola è la sua totalità nel senso che apparentemente la conversione potrebbe essere spiegata con un semplice cambio di direzione. E in effetti è così. Tuttavia il prefisso con- introduce un aspetto fondamentale nel significato e ci dice che il cambiamento di direzione è totale, comprende una trasformazione da ciò che era prima a ciò che sarà senza perdere nulla ma andando a creare una cosa completamente nuova che, proprio per questo gode della energia della novità. E così ci convertiamo a nuovi stili di vita, a nuovi credo religiosi, convertiamo file informatici e convertiamo la nostra impresa dall’ambito tradizionale a quello digitale. Energici e sereni, senza paura, nella consapevolezza di avere creato qualcosa di nuovo senza rinunciare a nulla di ciò che è passato. Attenzione però, la conversione per essere tale e per condurci ad

Cervelli e Macchine

cervelli e macchine - il blog del dottormic -

Ci sono cose che il nostro cervello sa fare bene…e cose che le macchine fanno meglio. I cervelli sono bravi a: ragionare, riflettere e contemplare, combinare ragione e emozioni, imparare dall’ esperienza, lavorare con altre persone, creare, costruire competenze, provare empatia, capire il giusto contesto, avere senso dell’umorismo e ironia, raccontare storie, mentire. I cervelli non sono bravi a usare milioni di dati, memorizzare e recuperare, risolvere problemi, trattare con situazioni estremamente complesse, andare al di là dei sensi, sostenere più prospettive simultaneamente, separare emozioni e razionalità, ricordare ogni cosa. Questo le macchine lo fanno meglio. È per questo che le abbiamo inventate e non c’è motivo di temere la tecnologia. Abbiamo deciso razionalmente di affidare compiti per noi troppo complessi alle macchine, questo non significa che ne siamo schiavi o che dobbiamo avere paura della competizione. Il fatto che una macchina sia in grado di guardare attraverso i tessuti umani come per esempio le TAC cone beam dei nostri studi, non significa che sappia prendere le decisioni diagnostiche per il paziente e, anche ammesso che sappia fare diagnosi da

Digitale e dintorni

Digitale e Dintorni - il blog del dottormic-

La nostra impresa, il nostro studio, ha negli anni acquisito un’infinità di strumenti digitali per l’organizzazione, la gestione, la comunicazione e la clinica. Facciamo i conti, sbrighiamo faccende burocratiche, telefoniamo, scriviamo, comunichiamo, lavoriamo nella bocca dei nostri pazienti grazie a strumenti digitali. Ci penso sempre quando mio papà, vedendo una nuova invenzione, dice: “Ah se l’avessi avuta ai miei tempi!”. È un sogno impossibile, non possiamo pensare di utilizzare qualcosa che non è ancora stato inventato. Ogni epoca ha la sua tecnologia, quella del digitale è questa. Ricordo il mio primo computer, regalo della cresima, ricordo la prima stampante, il primo accesso a internet, così come mi ricordo il primo telefonino, il primo schermo a cristalli liquidi, la prima macchina fotografica digitale, il primo scanner intraorale che ho usato in studio. Tutte cose che oggi sembrano, anzi sono, scontate, fanno parte della nostra vita e per certi versi sono diventate indispensabili. Se anche volessimo rinunciarci, ormai viviamo in un mondo che funziona così e la rinuncia sarebbe una specie di condanna a morte sociale. Scuola, lavoro, tempo libero e tantissime