Categoria: Tecnologia

La digitalizzazione

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Analogico e digitale non sono altro che due modalità differenti per tradurre le grandezze fisiche che, per loro natura non sono visibili direttamente, in sistemi di rappresentazione che le rendano visibili e utilizzabili; sono anche due differenti modalità di produzione, di organizzazione e di trasmissione dei dati che rappresentano quelle grandezze fisiche. Innanzitutto va tenuto presente che quando parliamo di Analogico e di Digitale ci riferiamo a modalità di rappresentare la misura di una quantità (sono “attributi di una quantità”), a modi in cui variano le grandezze che stiamo prendendo in considerazione (come un segnale audio, un segnale video, il colore…). Analogica è una grandezza che varia con continuità: una variabile analogica può assumere un numero infinito di valori (ad esempio la distanza tra due punti nello spazio può assumere un numero infinito di valori). Digitale è una grandezza che varia “a salti”: una variabile digitale può assumere solo un numero finito di valori (la durata di un giorno – ad esempio,  può assumere solo uno degli 85.000 valori se usiamo l’unità “secondo”, uno dei 850 mila valori se usiamo i decimi

Duecento!

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E sono 200. Valentina, che si occupa della veste grafica e della pubblicazione di tutto quello che scrivo, mi ha fatto notare che siamo arrivati all’articolo numero 200. Ogni volta che vedo questi numeri mi viene in mente la domanda che mia sorella mi fa ogni tanto: ma dove trovi i contenuti per scrivere gli articoli ogni settimana? Io rispondo con un’altra domanda: di cosa parli con tuo marito, con la mamma, con altri parenti, con gli amici e con tutte le persone con le quali vieni in contatto ogni giorno? Perché da quando ho iniziato a scrivere ho pensato di riportare sugli articoli niente di più e niente di meno di quello che sono abituato a dire con tutte le persone che mi circondano. Una specie di chiacchiera continua e potenzialmente infinita. Certo, come tutte le chiacchiere tra amici, può essere leggera, ironica, magari fine a sé stessa oppure terribilmente seria e impegnata. non mi è mai capitato di non sapere cosa dire in una conversazione tra amici o colleghi o conoscenti. A volte riporto degli spunti che mi

Siamo sensibili ai vostri dati

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Ieri ho passato una intera mattinata insieme a mio cognato Paolo che si occupa del sistema di gestione dello studio. Abbiamo organizzato una riunione con Paolo, il titolare dell’azienda che si occupa della fornitura di tutti i sistemi informatici, con Valentina che da qualche hanno trasforma in immagini tutti i progetti di comunicazione che riguardano lo studio e con due avvocati che si occupano di privacy e delle conseguenti normative che interessano la gestione dei dati sensibili dei pazienti. È stato un momento importante perché ci permetterà di gestire al meglio, secondo le leggi e le nuove regole, l’incredibile mole di informazioni di cui abbiamo bisogno per poter offrire i nostri servizi. Sembra scontato ma senza questi dati davvero non potremmo funzionare. Molti di questi dati si chiamano “sensibili” cioè sono informazioni che riguardano la sfera personale e privata dei pazienti e che sono necessari per gestire al meglio la comunicazione e la cura. Sono informazioni importanti e sono molto utili ma, se dovessero cadere in mani sbagliate, potrebbero essere utilizzate in maniera impropria costituendo una vera invasione nella sfera

Condividere, la parola del nostro Natale

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Ogni anno scegliamo la parola del nostro Natale in studio. Quest’anno la parola è condividere. Una parola bellissima, riguardo alla quale abbiamo già parlato in passato ma che nasconde sempre nuove sorprese, soprattutto se abbinata ad alcune occasioni di festa speciali. Sembra scontato e banale ma N.O.I. in studio condividiamo gli stessi spazi sei giorni alla settimana per parecchie ore al giorno, tutto l’anno. Condividiamo un luogo di lavoro ma anche di riposo, nelle aree comuni. Condividiamo stanze, sedie, computer, spogliatoi, anche il bagno! A parte il luogo, la parola condividere è oggi molto di moda grazie ai social network dove prende il significato di azione del pubblicare, di comunicare per far conoscere a qualcuno il proprio pensiero. Il nostro studio è molto meno vasto rispetto alla galassia dei social e per noi la condivisione è più la partecipazione comune ad un progetto o l’essere d’accordo, o la possibilità di vedere un’esperienza da più punti di vista. L’esperienza condivisa, in questo caso, crea armonia, crea un insieme più ricco e permette la nascita di diverse emozioni che si comunicano, essendo

A portata di clic

Vale la pena spendere qualche parola per presentare la nuova stagione di 1SorrisoXTutti. Quest’anno è stato dedicato alla stesura della costituzione di 1SorrisoXTutti e alla sua presentazione (ecco il link per leggere la Costituzione_Studio Rossini Odontoiatri  ), un momento importante che ha creato e condiviso l’identità del nostro studio. Tutto viene da quello. Nulla può più essere lasciato al caso. La costituzione è il nostro faro, ciò che ci guida nelle scelte e nei momenti difficili. Stiamo anche lavorando al nuovo sito dello studio che andrà ad integrare il sito di 1SorrisoXTutti aggiungendo un sacco di informazioni utili per i pazienti dello studio. Prosegue con grande soddisfazione il programma radio del primo martedì di ogni mese e quest’anno pubblicheremo sulla pagina facebook il link per riascoltare la trasmissione anche se non avete seguito la diretta. Poi ci sono tutti i consigli e le rubriche del dottor Matteo, delle dottoresse Mariagiovanna e Francesca e le super riflessioni di Paolo. Pubblicheremo ancora i nostri fogli per imparare e agire per la nostra salute e continueremo le nostre campagne per il Diabete e le Apnee

Programma la tua salute…continua.

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Da due settimane sto proponendo delle piccole riflessioni sulla cura degli impianti nel tempo. Che cosa significa? Significa che sono più di 30 anni che vengono inseriti impianti nella bocca dei pazienti e che oggi abbiamo molte certezze sul fatto che vadano curati in modo appropriato altrimenti verranno persi come i denti che li hanno preceduti. Gli impianti non sono eterni; soprattutto se non vengono trattati come si deve e se non vengono mantenuti in salute nel tempo dalle corrette operazioni di igiene orale sia in studio che a casa propria. Se compro un’automobile so che dovrò occuparmi della sua manutenzione, così come accade per qualsiasi altro strumento o macchinario in genere. Gli impianti sono un dispositivo medico avanzatissimo e super tecnologico, vengono inseriti nell’osso dei pazienti e lasciati guarire in un ambiente complesso in cui sono presenti molti diversi tipi di cellule e soprattutto, non essendo dei denti naturali, non dispongono delle stesse armi per difendersi dagli attacchi dei batteri. Abbiamo elaborato e messo in pratica dei programmi speciali dedicati proprio ai pazienti che hanno degli impianti in titanio

Anche gli impianti si ammalano

Anche gli impianti si ammalano - il blog del dottormic -

Quando parliamo di mettere impianti ai nostri pazienti, siamo sicuri che stiamo offrendo il massimo della tecnologia disponibile. Stiamo dando la possibilità al paziente di riavere i denti persi e di tornare a masticare come prima, gli stiamo dando la possibilità di mantenere inalterato il suo aspetto estetico e a volte anche di migliorarlo. Stiamo accedendo a cure avanzate con utilizzo di materiali avanzatissimi con i quali possiamo rigenerare l’osso che è stato perduto e possiamo pianificare un tipo di chirurgia minimamente invasiva per mantenere il massimo del comfort possibile per il paziente. Insomma quando parliamo di impianti, parliamo davvero del futuro che è già presente, promettiamo e consegniamo la luna e oltre, realizziamo praticamente la felicità di tutti i pazienti che si rivolgono a noi… MA… Gli impianti non sono per tutti e non possiamo prometterli a tutti i nostri pazienti. Persone che hanno particolari condizioni di salute generale o che non sono abituate ad una igiene orale corretta o che fumano, sono persone alle quali non possiamo promettere nulla perché non abbiamo i mezzi per promettere ciò che

La Newsletter: utile o invadente?

La newsletter: utile o invadente - il blog del dottormic -

In questi giorni stiamo revisionando tutti i nostri archivi. Abbiamo collezionato nel tempo tanti, anzi tantissimi indirizzi email dei nostri pazienti e di tutti coloro che hanno comunicato con N.O.I. in questi anni. Dalle prossime settimane ricominceremo l’invio della Newsletter mensile; un modo per fare un po’ il punto della situazione inserendo al suo interno alcuni degli articoli che parlano di quelli che pensiamo essere gli argomenti più interessanti. Ma proprio pensando a come organizzare la spedizione mi è venuto un dubbio, anzi tre dubbi di cui vi voglio parlare: Vuoi continuare a stare con N.O.I.? A me interessa veramente che tu voglia continuare a frequentare i nostri siti Social e che tu sia interessato ai temi che sviluppiamo. Forse nemmeno ti ricordi di quando ci hai dato il tuo indirizzo email e può darsi che, mentre un tempo ti interessava, oggi non ti piace più ricevere comunicazione da parte nostra. Bene, faccelo sapere! Nessuna spiegazione dovuta ovviamente, ho solo la necessità di sapere che non sto invadendo lo spazio di nessuno  con la mia Newsletter. Comunicare non vuol dire

1SorrisoXTutti 2.0

1sxt 2.0 - il blog del dottormic -

È incredibile pensare che sia passato così poco tempo e che le cose siano, al contrario, cambiate così tanto. Nel 2009 abbiamo organizzato il primo evento dello Studio Rossini Odontoiatri dedicato ai pazienti, lo abbiamo chiamato Un Sorriso Per Tutti, il sottotitolo recitava: “Comunicare è come curare”. Sono passati otto anni da quel giorno, di eventi poi ne abbiamo organizzati altri due totalizzando ben 2500 presenze, organizzando workshop e stand dedicati ai pazienti, concorsi fotografici sull’erosione, insomma un grande, enorme impegno e lavoro per favorire la comunicazione del nostro studio con i propri pazienti. Poi è davvero cambiato tutto! Dal 2013 in poi abbiamo cominciato a muovere i primi passi su Internet e dal 2015, sbarcando su Facebook, siamo diventati ufficialmente “Social”. Un punto di arrivo e come sempre un punto di partenza. La comunicazione che prima era solo in una direzione e diventata una comunicazione più complessa, fatta di tante connessioni in tante direzioni diverse e per N.O.I. è nata l’epoca della condivisione. Abbiamo deciso di condividere tutta la vita dello studio, per farci conoscere e per conoscere meglio

Tecnologia e Libertà

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Quando i nostri antenati hanno scoperto il fuoco, saranno stati veramente consapevoli di cosa avevano scoperto? E la ruota? Si dice che il concetto di ruota esistesse molti anni prima del suo reale utilizzo come strumento per facilitare lo spostamento di oggetti da un punto ad un altro. Oggi abbiamo la tecnologia. Si ma che cos’è la tecnologia. Tanti ne parlano a priori, senza avere realmente capito qual è o potrebbe essere la sua reale applicazione o che conseguenze potrebbe avere su di noi. Da sempre, a cominciare dal fuoco, la tecnologia ci ha sempre costretti a misurarci non direttamente con essa ma con noi stessi. Il mutamento tecnologico al quale assistiamo non è distinto dal genere umano che lo ha provocato ma ad esso è direttamente connesso. Il mutamento tecnologico è prima di tutto un mutamento antropologico. È così che la tecnologia ci consente oggi di scoprire nuovi modi di fare, nuove abitudini, nuovi comportamenti che derivano dall’attivazione di aree differenti della mente fino ad ora sottoutilizzate o non utilizzate affatto. Paradossalmente le macchine che si parlano tra loro,