È sempre tutto come prima…

È sempre tutto come prima - il blog del dottormic -

“È sempre tutto come prima, non cambia mai niente.”
A volte mi capita di sentire questa affermazione in studio. La ascolto tra le righe, mi viene detta direttamente, mi viene riferita. A volte la sento dire da qualche paziente e a volte, forse, la sento dire da me stesso.

Quando siamo di fronte ad una espressione di questo tipo, N.O.I. che cerchiamo di cambiare in continuazione per migliorare e che facciamo, proprio del cambiamento, uno dei nostri punti di forza, abbiamo due strade parallele che dobbiamo percorrere per porre rimedio o per cercare di interrompere questo pensiero.

La prima strada prevede la possibilità di accettare che non siamo riusciti a far comprendere le nostre intenzioni positive. A volte abbiamo nella testa una grande idea, lavoriamo per realizzarla e poi ci accorgiamo che non viene capita solo quando ci rendiamo conto che non siamo stati capaci o non abbiamo investito il tempo adeguato per far si che tutti la capissero. Tra le tante cose che dobbiamo fare, quando scegliamo di portare avanti dei progetti, è assicurarci che tutti capiscano le nostre intenzioni, che seguano lo svolgersi delle azioni di tutti i giorni e che capiscano e traggano i giusti benefici. Questo è un nostro dovere nel momento in cui coinvolgiamo altre persone in quello che facciamo.

Il secondo aspetto che mi viene in mente o meglio, la seconda strada che dobbiamo percorrere è la consapevolezza che non tutti sono fatti per seguirci. La nostra scelta non è quella di tutti ma rimane assolutamente la nostra scelta. Possiamo sicuramente lavorare per far sì che si allarghi l’insieme della condivisione, possiamo volere che il maggior numero di persone possibili sia interessato o sviluppi a sua volta l’interesse per quello che facciamo, ma non possiamo pretendere che questo numero sia invariabilmente il 100%. Dobbiamo accettare che qualcuno decida che N.O.I. non facciamo al caso suo, che l’articolo, in questa situazione, non interessa.

Dobbiamo accettarlo e continuare sulla nostra strada consapevoli che, non essendo perfettamente dritta, prima o poi ci presenterà di nuovo la possibilità di incontrarci e condividere qualcosa di speciale.

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