Memoria o Ricordo?

memoria o ricordo - il blog del dottormic -

Oggi è la giornata della Memoria.

Penso che chi scrive un Blog in maniera costante, seguendo in un certo qual modo l’andamento dell’anno e della vita di tutti i giorni, non possa sottrarsi, in alcune occasioni, dall’esprimere un parere nei confronti di temi che riguardano sicuramente la coscienza collettiva di chi andrà poi a leggere i contenuti. Per scelta, cerco di non schierarmi mai a difesa di un’opinione rispetto ad un’altra o a sostenere tesi o temi che riguardino politica, religione o morale.

Non mi interessa parlare dei contenuti anche se questo non significa che non abbia delle opinioni a riguardo, tuttavia quello che mi interessa, e chi mi legge da tempo lo avrà capito, è la forma con cui i contenuti vengono espressi. Mi interessa il mezzo e la cifra espressiva dii quello che viene espresso. Quando parliamo di comunicazione a volte il contenitore è più importante del contenuto, esprime meglio e definisce in modo più accurato quello che vogliamo esprimere. Lo stesso contenuto infatti può essere espresso in modi differenti e sortire reazioni (e quindi effetti comunicativi) molto differenti.

Oggi è la giornata della Memoria.

A me non piace parlare di memoria, trovo che non sia la parola adatta. La memoria è astratta, non mi dà l’idea di una possibile elaborazione che susciti un sentimento, una reazione, una emozione. I computer utilizzano la memoria, possono avere enormi blocchi di memoria, ma non sono capaci di ricordare.
Ecco, secondo me, la parola più adatta. Ricordo.
Il ricordo implica sempre la possibilità di consultare il passato ma con una componente in più, quella di portarlo di nuovo nel proprio cuore (cuore che sta proprio nell’etimologia di questo termine), di viverlo nuovamente, di interrogarlo, per capire ed essere capaci di porvi rimedio, se necessario, e di acquisire una nuova responsabilità per il futuro. Con il ricordo riusciamo a non perdere niente di ciò che naturalmente esce dalla nostra vita.

Il ricordo, a differenza della memoria, richiama nel presente, nel nostro cuore, qualcosa che non c’è più nel presente con la sua forma originale, ma che per il solo fatto che ritorna nel cuore, prende nuova vita come sentimento concreto che a volte ci fa soffrire a volte ci riempie di gioia.

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