Pubblicità nel dentale? No grazie, anzi sì…meglio di no.

pubblicità nel dentale - il blog del dottormic -

Sto lavorando e, come ormai capita spesso nelle ultime settimane, ascolto alla radio la pubblicità dell’ennesima catena di centri dentistici. Certo non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima. Oggi va così. Di solito non ci faccio caso e non ci bado ma, proprio in questi giorni, sto completando le lezioni per il corso di educazione di impresa per i dentisti e la mia mente ha cominciato a macinare una serie di pensieri che ho voluto scrivere.

Non ho nulla contro la pubblicità che ritengo essere fondamentale per permettere al consumatore di un bene o di un servizio di scegliere il bene o il servizio migliore per le sue necessità. Non ho nulla contro la pubblicità in campo sanitario, con regole corrette e controllate. La pubblicità in generale, sembra scontato, non deve essere ingannevole e, a maggior ragione, non lo deve essere quando riguarda la salute delle persone.

Tuttavia penso che la pubblicità con messaggi indistinti e legata alle regole generali e conosciute degli spot televisivi o radiofonici non è utile per gli studi dentistici che siamo abituati a conoscere; ci sono le catene che si chiamano sempre Dental qualcosa e che hanno bisogno di pubblicizzare quante cliniche hanno (meglio se alcune decine o centinaia), quante offerte fanno (sempre super vantaggiose e imperdibili, ci manca solo il 3X2) e quanto sono moderne e tecnologiche (sempre all’avanguardia ma non si sa bene rispetto a cosa).

Ci sono dall’ altra parte gli studi che si chiamano con un nome e un cognome o che hanno un volto vero e non un testimonial o una foto presa da archivi sul web, per intenderci, e che non hanno bisogno di aggiungere nulla con un messaggio pubblicitario perché per questi studi è importante quello che SONO e non quello che FANNO, che è scontato. Con un messaggio pubblicitario di pochi secondi puoi raccontare quello che fai e puoi dire che lo fai meglio, più veloce, in modo più conveniente ma ci sarà sempre qualcuno che potrà pubblicizzare di farlo meglio, più veloce e in modo più conveniente!

Negli studi in cui siamo cresciuti è importante ciò che si è e questo, di per sé, è un vantaggio competitivo enorme rispetto alle grosse catene che ormai sono paragonabili alle industrie più che alle semplici imprese. Quando, piccoli professionisti/imprenditori, abbiamo “ascoltato” la richiesta di salute della bocca presente nella società che ci circonda, abbiamo alzato la mano e abbiamo urlato a gran voce che noi eravamo disposti ad investire il più grande capitale a nostra disposizione per rispondere a quel bisogno: la nostra vita.

Tutto quello che siamo, la nostra identità, è presente nei nostri studi, si legge in faccia ai nostri collaboratori e alle nostre segretarie e assistenti. Dalla nostra identità e dalla nostra mission deriva quello che facciamo e non il contrario! E questo è un aspetto che non si può pubblicizzare in pochi secondi…

Certo i tempi sono cambiati ed è giusto che l’offerta di beni e servizi cambi di pari passo e infatti lasciamo che le industrie del dentale utilizzino al meglio le risorse economiche a loro disposizione ma non pensiamo che sia necessario competere sullo stesso piano. Il nostro vantaggio competitivo sta da un’altra parte, a distanza siderale. Noi, invece di criticare e lamentarci, dobbiamo imparare a scovare questo vantaggio e a valorizzarlo nel modo corretto.

Sto lavorando e ascolto in radio la pubblicità che mi parla di cento cliniche e io penso a quanti sacrifici mi è costato costruire il mio studio. Mi parla di offerte meravigliose e io penso al tempo, all’energia e alla dedizione che ogni giorno offro alle persone che entrano nel mio studio. Mi parla di visita senza impegno e io penso all’impegno che ogni volta mettiamo in studio per venire incontro alle esigenze delle persone che ci mettono in mano la loro salute.

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