Dal Pensiero alla Personalità

il blog del dottormic - dal pensiero alla personalità -

Dottore ha visto? Tre gravidanze, tre denti persi! Cosa ci vuole fare? È così. Anche mia madre ha avuto lo stesso problema…

Questo dialogo non rappresenta la routine di tutti i giorni. Ma, se penso a tanti altri pensieri più o meno negativi che affliggono i nostri pazienti, mi rendo conto che c’è ancora molto da fare per impedire che un pensiero sbagliato porti ad un atteggiamento, addirittura ad un modo di pensare, altrettanto sbagliato. Una convinzione tale da causare dei danni irreparabili alla salute della bocca di chi la pensa in questo modo.

Il problema, per N.O.I. che ci occupiamo della salute dei nostri pazienti, risiede nel fatto che questo tipo di patologia non può in alcun modo essere curato con strumenti chirurgici o con materiali all’avanguardia o con attrezzature digitali e ultramoderne. Se penso che la gravidanza mi possa causare la perdita di un dente e ne sono convinta allora non mi preoccuperò certo di prepararmi ai nove mesi che mi aspettano, facendo un controllo dopo una accurata seduta di igiene orale nella quale l’igienista mi darà tante utili indicazioni.

Indicazioni grazie alle quali potrò pulirmi i denti al meglio nonostante l’infiammazione gengivale conseguente alla variazione dei livelli ormonali nel sangue. Se penso così e mi comporto in questo modo, dopo qualche settimana le gengive sanguineranno e si gonfieranno in alcuni punti impedendo di fatto una corretta igiene domiciliare e sarò convinto della completa inutilità di una seduta di igiene a metà del periodo di gravidanza per controllare di nuovo la situazione e rimuovere batteri e tartaro in maniera professionale.

A questo punto, di fronte all’infiammazione generale di tutta la bocca, il mio atteggiamento sarà quello di rinuncia definitiva nella possibilità di agire in modo corretto e proficuo di fronte ad un problema che comincio a pensare come inevitabile o addirittura prestabilito. Perderò il dente e in quel momento mi convincerò di quanto fosse giusto il pensiero (sbagliato!) che avevo all’inizio.

Mi chiedo come possiamo noi medici, combattere contro un pensiero utilizzando un bisturi, un trapano o una pinza…
Non possiamo infatti!

Contro un pensiero si può usare solo un altro pensiero, magari facendoci aiutare dalla persuasione, mezzo indispensabile per far passare un messaggio in maniera che possa davvero essere utile per chi lo riceve.

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