LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (II)

Nell’ultimo articolo legato a questo argomento ho spiegato come la disabilità renda più impegnativa la cura odontoiatrica.
È statisticamente provato che i bisogni particolari di queste persone tendono a venire trascurati e di conseguenza le cure risultano purtroppo di qualità inferiore rispetto ai trattamenti ricevuti dalla popolazione generale.

Sapere che esiste questo stato di fatto mi dà una sensazione non solo spiacevole ma anche di un non troppo sottile senso di fallimento della mia scelta di occuparmi della salute delle persone. Non mi piace e devo anzi voglio fare qualcosa.

Per prima cosa vorrei dare un minimo di organizzazione chiarendo quali sono le situazioni in cui potremmo trovarci ad operare di fronte ad un paziente disabile fisico o mentale.

Le modalità di trattamento odontoiatrico per i pazienti con disabilità sono:

  1. trattamento odontoiatrico convenzionale per i pazienti che collaborano
  2. trattamento odontoiatrico mediante l’ausilio della sedazione cosciente: ideale per i pazienti che presentano un ridotto livello di collaborazione o in cui sia necessario ridurre il livello di stress legato al trattamento odontoiatrico
  3. trattamento odontoiatrico mediante l’ausilio dell’anestesia generale: riservato ai pazienti con assenza totale di collaborazione o che presentano patologie sistemiche gravi.

Dividere i pazienti in queste categorie non significa decidere a priori chi curare o non curare ma significa che lo studio dentistico in prima persone debba occuparsi di fare da consulente ai propri pazienti disabili decidendo, assieme a chi si occupa di loro, se lo studio stesso possa occuparsi della loro salute o se sia necessario, in alcuni casi o completamente, avvalersi di altre strutture più attrezzate. Il dentista rimane comunque la persona che, conoscendo il paziente, lo aiuta a scegliere il meglio per la propria salute anche quando, sprovvisto di mezzi conoscitivi o strutturali, faccia da consigliere su come affrontare il percorso di cura più adeguato.

Questo significa che i pazienti disabili, come tutti gli altri, devono avere uno studio di riferimento a cui rivolgersi per la cura della salute orale e lo studio dovrebbe comunque tentare di risolvere i problemi legati alla salute e, qualora non avesse le conoscenze o i mezzi tecnici, dovrebbe garantire almeno la consulenza, essendo in grado di riferire il paziente a strutture adeguate e scelte non a caso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *