NON VOGLIO TOGLIERE UN DENTE (parte 2)

non voglio togliere un dente - il log del dottormic -

Il secondo caso che ci obbliga a togliere un dente riguarda proprio la salute di quest’ultimo. Spesso ci troviamo di fronte a denti che sono, di fatto, irrecuperabili. Sono denti fratturati che hanno perso la maggior parte della loro integrità e non sono più ricostruibili oppure sono denti con infezioni che non guariscono nonostante siano stati curati più volte in precedenza. Ci sono denti che presentano infezioni che non guariscono nonostante le cure siano state eseguite seguendo tutti i protocolli corretti e affidabili. Ci sono anche denti che presentano crepe o fratture a livello della radice e che sono impossibili da ricostruire. A questo proposito va ricordato che negli ultimi due anni è stata dimostrata un enorme aumento delle fratture dei denti dovuto alla maggiore pressione su di essi chiamata serramento.In questo caso i muscoli della masticazione si attivano e premono sui denti in maniera anomala causando la rottura dei denti naturali e delle ricostruzioni fatte in precedenza. Si pensa sia un fenomeno dovuto all’aumento dell’ansia causata dalla pandemia e da tutte le restrizioni e paure ad essa collegate.Anche in

NON VOGLIO TOGLIERE UN DENTE (parte 1)

non voglio più togliere un dente - il blog del dottormic -

Anche oggi sono riuscito a NON togliere un dente. Nessuno vorrebbe arrivare a dover togliere un dente. Non lo vuole il paziente e non lo vogliamo noi. Facciamo di tutto per evitare che questo accada. Cerchiamo di prevenire il più possibile i problemi grazie al mantenimento di salute che facciamo con tutti gli igienisti. Quando poi capita un problema ci confrontiamo tra di noi e con il paziente e cerchiamo di porre rimedio, curare e salvare tutto ciò che è possibile salvare. A volte però non è possibile.E allora la domanda che ci viene fatta più spesso è: quando è necessario o inevitabile togliere un dente?La risposta non è semplice e bisogna argomentare molto bene le motivazioni ma per semplificare direi che la maggior parte delle volte ci troviamo di fronte a due situazioni. La prima situazione la dobbiamo affrontare quando siamo in presenza della malattia parodontale dove il dente è praticamente sano e ad essere ammalati sono i tessuti che lo sostengono (gengiva e osso). Se questa malattia è trascurata o si presenta in modo particolarmente grave, il dente

IL SENSO DEL RESTITUIRE

il senso del restituire - il blog del dottormic -

Siamo consapevoli di essere fortunati. Ormai da 20 anni abbiamo la possibilità di lavorare per costruire il nostro sogno. Quando vedo il logo di 1SorrisoXTutti penso sempre a cosa significa per me e per le persone che condividono i nostri valori e tutto il nostro progetto di salute. Penso alla forza che abbiamo avuto per affrontare le buone e le cattive situazioni e penso alla enorme fiducia che le persone negli anni ci hanno concesso permettendoci di realizzare tutto quello che avevamo sognato e progettato. Oggi, insieme alla consapevolezza di quello che abbiamo avuto, abbiamo anche la consapevolezza di quello che abbiamo dato sempre. Tutte le rinunce, il tempo, l’energia, la fatica che abbiamo consumato lungo il cammino all’interno dello studio.Eppure, tanti di noi si sentono ancora inadeguati, sentono di avere ancora qualcosa da dare, da restituire. Cerco in questa occasione di chiarire cosa è per N.O.I. il senso del restituire, del ricambiare o meglio di riconsegnare qualcosa che si è ricevuto in dono. Scopriamo che non ci basta quello che facciamo in studio e scopriamo che molti di noi

UNA STRADA PER IL SORRISO

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La nostra passerella si sta trasformando in una vera e propria opera d’arte e la cosa merita una spiegazione.Se siete venuti in Studio in questo periodo avrete notato dei lavori in corso sulla passerella che conduce all’ingresso, siamo ancora in una fase di costruzione…ma c’è chi sta lavorando per N.O.I. Chi è l’artista della passerella dello studio? Enrico Cazzaniga“Ha indagato la città e più approfonditamente la strada, quale luogo di vita, di incontro, di commercio, di passaggio dell’uomo. I suoi lavori hanno dapprima utilizzato il catrame e l’asfalto veri e propri, poi si sono concentrati su altri temi e mezzi, portandolo agli ultimi cicli riguardanti la tematica del “Togliere”. Pure nelle nuove opere si sente comunque l’eco del lavoro costruito servendosi degli asfalti e lo studio della segnaletica stradale, come mezzo di comunicazione diretta a tutti e basata su simboli moderni, figli della società contemporanea.[estratto da testo critico di Flavio Arensi, 2001] Se volete guardare i suoi progetti, ecco il suo sito internet http://www.enricocazzaniga.it/ Il titolo dell’opera: “sMIle WAY“ Se esiste 1SorrisoXTutti esiste anche una “via per il sorriso”. Entrare

MA N.O.I. NON CI ARRENDIAMO

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Sta arrivando Natale, perché si sa che Natale quando arriva, arriva…e noi stiamo ancora parlando di covid, di colori delle regioni, di restrizioni più i meno pesanti, di malati, ricoverati e purtroppo di morti. Ogni tanto mi ricordo di cosa leggevamo e sentivamo a fine 2019 e poi cosa è successo nel 2020! Allora era un senso di incredulità e angoscia. Oggi è un senso di impotenza.Ma noi non ci arrendiamo.Le cose accadono, anche le più brutte e ogni volta testiamo la nostra capacità di reagire e la nostra forza e quello che ho visto in questi anni è stata tanta forza e tanta capacità di guardare avanti sia nelle persone che lavorano in studio sia nei pazienti che lo frequentano. Mai come nell’affrontare questa situazione siamo stati così uniti.Abbiamo chiesto di compilare decine di documenti nuovi, abbiamo imposto code, triage, attese, scaglionamenti, abbiamo rimandato e riprogrammato migliaia di appuntamenti, abbiamo modificato tutti i metodi di pagamento e di comunicazione con lo studio. Lo abbiamo fatto con enorme dispendio di energie ma sempre con la comprensione e l’aiuto di tutti

Abbiamo bisogno di (più) tempo

abbiamo bisogno di più tempo - il blog del dottormic -

Quello che manca veramente…il tempo.Ogni epoca ha la sua scarsità e la sua crisi. Qualche decennio fa, quelli meno giovani se lo ricorderanno, ci fu la crisi petrolifera che ci costrinse ad andare a piedi per qualche tempo, poi con il nuovo millennio emerse prepotentemente la crisi ambientale.Recentemente è arrivata la crisi dei microchip e la conseguente scarsità. Tutte situazioni che le persone subiscono in varia misura. Alcuni ne sono consapevoli altri meno. Tuttavia esiste una risorsa che tutti, assolutamente tutti, percepiscono come scarsa.Il tempo.Tutti abbiamo bisogno di più tempo perché ne sentiamo la mancanza. Di tempo non ce n’è mai abbastanza… E allora N.O.I. lavoriamo sul tempo cerchiamo di ottimizzarlo, di risparmiarlo. Cerchiamo di fare meglio e fare presto. Oggi la tecnologia ci offre possibilità incredibili fino a pochi anni fa.Sapete che possiamo fare un’analisi accurata di come funzionano i vostri muscoli in pochi minuti? (Teethan)Possiamo eseguire un esame TAC 3D per valutare la forma e la consistenza dell’osso direttamente in studio per poter dare risposte più rapide e esaurienti.Infine possiamo, con il nuovo sistema CEREC preparare e ricostruire

Autunno: nuovi progetti e inizi

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L’autunno ha sempre il sapore di un nuovo inizio. Dopo l’estate e il ritorno dalle vacanze riposati e in forma, la voglia di ricominciare a fare progetti è sempre tanta. Quest’anno il nostro progetto è molto importante, è un progetto che guarda al futuro ma che richiama molto il passato. Parliamo di un progetto che riguarda la protesi mobile o, detto in una parola più comune, le dentiere. Sono scomparse le dentiere?Qualche anno fa abbiamo tutti pensato che, con l’arrivo degli impianti fissi in titanio, le dentiere mobili fossero destinate a scomparire per sempre. La realtà, di fatto, ha smentito questa previsione. Per due motivi fondamentali: il primo motivo sta nel fatto che gli impianti non sono per tutti. Ancora oggi ci sono pazienti che, per svariati motivi, non possono usufruire di questa soluzione.Attenzione, sono rarissime le controindicazioni assolute e io dico sempre che tecnicamente possiamo fare di tutto (al limite del miracoloso) tuttavia, quando parlo col paziente e insieme mettiamo sul piatto della bilancia i pro e i contro, spesso la decisione cade su soluzioni più semplici e immediate