Categoria: Attualità

LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (I)

Nell’ultimo articolo ho parlato di persone disabili e di come, a mio parere, queste persone non debbano avere particolari diritti legati alla loro condizione ma debbano avere, e far valere, gli stessi diritti di tutte le altre persone. La differenza sta nel fatto che i disabili hanno molti più ostacoli nel far valere gli stessi diritti. C’è tanto lavoro da fare per smettere di considerali in modo particolare ma al contrario cominciare a considerarli come persone normali e aiutarli a superare ostacoli e barriere di vario genere. Era un discorso generale legato ad una mia esperienza di viaggio personale. Tuttavia, come spesso capita, questa esperienza mi ha fatto fare delle considerazioni direttamente legate al mio lavoro o meglio al lavoro che lo studio dentistico fa ogni giorno per la salute delle persone. Se quindi è vero che i disabili sono persone come tutte le altre è altrettanto vero che il loro accesso allo studio non è così normale come dovrebbe essere. Per prima cosa ho notato che, nonostante non abbiamo mai messo barriere sia fisiche che di altro genere, sono

AFFRONTARE LA DISABILITÀ

Quest’estate sono andato in vacanza, come tanti. Un periodo di riposo meritato che è incominciato dal viaggio di andata verso il mare. Anche questa volta, come già successo in passato, ho affrontato il viaggio insieme a persone care tra le quali una persona disabile al 100%. Come dicevo, non è la prima volta. Affrontare un viaggio in auto, poi in nave e alla fine ancora in auto non è cosa semplice; se lo si affronta con un bambino di 18 mesi e con una persona in carrozzina le cose possono diventate decisamente complesse soprattutto se le persone che dovrebbero aiutare ad abbattere i problemi legati a questa condizione non comprendono la situazione o non sono preparate ad affrontarla. E così ti ritrovi in coda, imbottigliato tra decine di auto sotto il sole per ore solo perché un addetto non vuole rovinare la loro perfetta disposizione sul piazzale e non può concedere quei 50 centimetri che potrebbero permettere alla persona disabile di scendere. Chiaramente tu fai presente che hai a bordo una persona disabile al 100% (e mi chiedo se non

DIMENTICATOIO

dimenticatoio - il blog del dottormic -

Ogni tanto basta una semplice espressione a far nascere una riflessione più complessa. Al ritorno dalle vacanze ho assistito ad una conversazione tra una madre e un figlio sul fatto che la voglia di studiare fosse, durante l’estate, finita nel dimenticatoio. Sarà perché in quel momento stavo aspettando le istruzioni di sbarco dalla nave e non avevo nulla di meglio da fare ma mi sono trovato a pensare se potesse esistere veramente un luogo dove vengono conservate tutte le cose che ci dimentichiamo. Sembra un luogo dedicato apposta, che è stato creato per una funzione. Perché quello che ci dimentichiamo deve finire in un luogo preciso? Serve per poi andare a riprendere e ritrovare qualcosa o serve solo per rammentare che ci siamo dimenticati? E poi, se mi dimentico di pagare una bolletta non c’è nessuno che me la paga nel dimenticatoio, se lascio da qualche parte le chiavi non le troverò certo nel dimenticatoio. Questo perché il dimenticatoio non è un luogo fisico, reale ma un luogo ideale dove più spesso vanno a finire i progetti, i propositi, le

L’AUTONOMIA DI PENSIERO

autonomia di pensiero - il blog del dottormic-

Concludo con questo articolo le nostre conversazioni sugli strumenti per affrontare il percorso per migliorare la propria salute. Il terzo potente strumento per imparare a pensare con la propria testa è: l’AUTONOMIA DI PENSIERO. “Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore”. Questa è una frase tratta da un discorso tenuto da Steve Jobs alla Stanford University. Avere autonomia di pensiero significa innanzitutto non lasciarci assordare da tutto ciò che ci circonda. Siamo nell’epoca della comunicazione. Veniamo bersagliati, che lo vogliamo o no, in modo consapevole o inconsapevole da migliaia di messaggi e nuove informazioni ogni giorno. Questo rumore di fondo, continuo e a volte assordante ha il suo effetto negativo principale nella capacità di coprire la voce interiore della nostra consapevolezza. La consapevolezza di quello che siamo e dei nostri bisogni reali. Il pensiero è lo strumento con cui progettiamo e costruiamo la nostra vita. In questa situazione è meglio che il pensiero sia autonomo e non condizionato. Come si favorisce l’autonomia di pensiero? Un consiglio utile può essere quello di provare ad ascoltare

LO SCETTICISMO

lo scetticismo - il blog del dottormic-

Il Dubbio, lo Scetticismo, l’Autonomia di pensiero sono tre strumenti fondamentali per affrontare la incredibile mole di informazioni che riceviamo nella nostra vita quotidiana. …anche dal dentista. …anche per la nostra salute. La volta scorsa abbiamo conosciuto il primo strumento “anti gregge” per continuare a pensare e vivere con la propria testa. Oggi vedremo il secondo: Lo SCETTICISMO. Lo scettico è colui che non presta fede ingenuamente, è colui che non se la beve. Lo scettico che usa questo strumento in modo utile è quello che rimane scettico ma solo fino a prova contraria. Non crede a tutto, non crede solo perché si trova davanti ad una persona con un camice e con lo status di medico. Crede solo se viene persuaso a credere da argomenti concreti e seri. Non c’entra il prezzo perché lo scettico sa che ad un prezzo troppo basso non avrà la sicurezza della qualità che desidera. Quando incontro uno scettico so che dovrò impegnarmi di più, so che dovrò spendere un po’ più di tempo. Ma so anche che se riuscirò a gestire tutte le sue

IL DUBBIO

il dubbio - il blog del dottormic -

Il Dubbio, lo Scetticismo, l’Autonomia di pensiero sono tre strumenti fondamentali per affrontare la incredibile mole di informazioni che riceviamo nella nostra vita quotidiana… …anche dal dentista. …anche per la nostra salute. Rimanere neutrali e impermeabili alle sirene del web è quasi impossibile per quasi chiunque, anche quelli che dicono di non lasciarsi influenzare. Possiamo usare un trucco: dare per scontato che, se qualcosa non ci piace, sarà interessante scoprire perché e se qualcosa ci piace sarà interessante immaginare che sia sbagliato. Possiamo partire dal primo strumento: il DUBBIO. Nel dubbio siamo indecisi. Non sappiamo cosa scegliere, chi scegliere. Magari abbiamo scelto un dentista che ci parla, ci spiega tante cose, sembra sincero, competente ma a noi rimane il dubbio appunto. Il dubbio è vago e necessita di domande e chiarimenti per essere fugato. Abbiamo due strumenti per toglierci il dubbio dalla testa. Con il primo strumento possiamo fare domande. Tutte le domande che ci vengono in mente (ricordiamoci che nessuna domanda è stupida) e dobbiamo pretendere delle risposte che ci convincano o meglio che ci persuadano a vedere le cose come

LE CURE FAI DA TE

le cure fai da te- il blog del dottormic-

Un conto è la convenienza…un conto è la salute. Quando ho iniziato a lavorare come dentista, ormai 20 anni fa, l’opinione diffusa riguardava ancora il fatto che i dentisti fossero cari, anzi carissimi. Più volte, non ho alcun timore a scriverlo, ho sentito associare la parola “ladro” a quella di dentista. Oggi quella opinione si è molto stemperata nella marea di proposte che il mercato offre. Non mi piaceva quando eravamo definiti ladri, non mi piace oggi quando veniamo percepiti come un qualsiasi negozio che fa offerte da 75% di sconto e mi piace ancora di meno quando le persone pensano che per curare la loro bocca possono anche fare a meno del dentista dal momento che la tecnologia consente l’utilizzo di cure fai da te. La salute non è un costo che possiamo ridurre all’offerta più conveniente. La salute è un valore che dobbiamo percepire e riconoscere come tale. E il valore non può essere scontato e non può essere offerto su internet con un semplice clic. Le ultime novità tecnologiche che vengono da oltreoceano (e da dove se

PRIMA DELLA CARIE

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Oggi parliamo di carie. Ne abbiamo già parlato in passato e questa volta vorrei affrontare il tema da un punto di vista un po’ differente. Oggi parliamo della situazione che precede la carie. In questo caso viene colpito solo lo smalto, senza provocare una cavità: si tratta di una situazione del tutto particolare detta “lesione iniziale dello smalto”, che non è carie vera e propria in quanto non è presente la perdita di tessuto dentale. Questa situazione è reversibile e significa che si può guarire senza lasciare traccia di ciò che è avvenuto. La lesione dello smalto è caratterizzata dalla perdita di sostanza inorganica cioè di smalto sotto la superficie dello smalto stesso. In altri termini lo smalto superficiale appare intatto mentre al disotto si ha perdita di materiale cristallino. Si può notare, quando visibile, un aspetto bianco-gessoso dello smalto da cui il nome di “white spot” o “macchia bianca” la cui peculiarità consiste nel presentarsi delle aree o strisce ben circoscritte dal colore bianco latte. Oltre al problema clinico c’è quindi anche un problema estetico ed è proprio questo

Plastic Challenge

plastic challenge - il blog del dottormic-

È arrivato il momento del Plastic Challenge! È stato il dottor Matteo a scatenare tutto. Ha cominciato a parlare della possibilità di eliminare la plastica da alcune procedure di studio e ha scoperto che una delle maggiori fonti di produzione di questo materiale era costituita, udite, udite, dai bicchierini del caffè usati in abbondanza durante le pause in studio. Sembra incredibile ma è stato calcolato un utilizzo annuale di migliaia di questi bicchierini che, inevitabilmente, andrebbero ad ingrossare la mole di materiale che ogni giorno deve essere trattata e smaltita. Sappiamo bene che la plastica non si può distruggere ma si può solo trasformare in qualcosa di differente e comunque potenzialmente inquinante. Grazie a queste premesse è stato preso l’impegno di ridurre l’utilizzo dei famigerati bicchierini durante la giornata in favore di più ecologiche tazzine in altro materiale riutilizzabile. Questo è un piccolo passo utile ma è solo il primo piccolo passo al quale abbiamo subito deciso di farne seguire altri. L’iniziativa più importante in questo senso è costituita dalla decisione di farci aiutare da tutti istituendo il Plastic Challenge

Corriamo a Leggere

corriamo a leggere - il blog del dottormic -

Domenica 7 aprile sarà la giornata in cui si correrà la Maratona di Milano, una gara importante che permette a corridori professionisti di misurarsi tra loro, a corridori amatoriali di misurarsi con se stessi e a squadre di corridori (della domenica ma non solo) di stare insieme e di condividere momenti importanti. Noi in studio abbiamo deciso di partecipare per il secondo anno di fila e di condividere questa giornata con una associazione che, come molti sanno, abbiamo imparato a conoscere molto bene. Genitori si diventa partecipa alla maratona con 11 staffette composte da genitori adottivi e amici con l’iniziativa Corriamo a Leggere un progetto per creare uno spazio dedicato alla lettura e per comprare libri adeguati ai bambini e per favorire lo sviluppo di competenze cognitive e sociali. Lo spazio sarà creato e gestito nello spirito del book sharing sperimentato con successo in molti paesi. È una iniziativa importante che noi in studio sosteniamo e in cui crediamo. Abbiamo iscritto una nostra squadra alla gara, la squadra di 1SorrisoXTutti formata da quattro persone che lo studio conosce bene. Ci