Mese: Agosto 2017

La riprova sociale

la riprova sociale - il blog del dottormic -

Noi usiamo le azioni degli altri per decidere quale sia il comportamento giusto anche da parte nostra. La cosa è ancora più vera se “gli altri“ appaiono simili a noi. Ho appena letto di uno studio su un programma antifumo nelle scuole che ha ottenuto effetti duraturi solo quando il ruolo di insegnante è stato affidato a coetanei. Per lo stesso motivo, in un altro studio, è stato dimostrato che, mostrando a bambini un filmato molto rassicurante su una visita dentistica ad un loro coetaneo, si diminuivano le loro ansie e paure in misura maggiore rispetto a quando il filmato riguardava un adulto o un bambino di età diversa. La visita che facciamo noi nel nostro studio ovviamente è personale e singola, non possiamo sfruttare il principio della riprova sociale quando non siamo provvisti del termine di paragone. Tuttavia nella comunicazione che facciamo ad un livello generale e più ampio, il principio della riprova sociale funziona e molto e questo fatto è ancora più importante se pensiamo appunto che usiamo le azioni dei nostri simili per decidere quale sia il

Panorama

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Oggi devo affrontare una prova difficilissima. Sono qui seduto di fronte ad un mare stupendo composto da cento gradazioni di blu e di verde, con un cielo limpido e azzurro. Il caldo non è ancora torrido ma è sopportabile, piacevole. Sono qui, in queste condizioni e devo scrivere l’articolo per il mio blog che parla di denti! È un’impresa impossibile…o forse no. La domanda che mi faccio è: ma quanto ci piacciono le cose belle? Tutti sappiamo riconoscere un bel tramonto, un bel panorama, sappiamo apprezzare la natura quando è rigogliosa e fertile, sappiamo trovare nei suoi frutti un motivo di piacere. C’è sempre in questi panorami estivi marini o alpini che siano il riconoscimento di qualcosa di bello e di sano. Abbiamo un talento innato per apprezzare queste cose e per goderne al punto da uscirne rinfrancati e pieni di energia una volta visti e gustati. Quando la natura è bella e in salute ci rigenera alla sola vista. Non potrebbe essere così anche quando ci guardiamo allo specchio? La mattina o la sera osserviamo la nostra bocca, “il

Sì, io ozio

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Oggi fa ancora caldo. Molto caldo. È quasi impossibile pensare di fare qualcosa, non si resiste. E allora, essendo in vacanza, conviene darsi per vinti, evitare di lottare e lasciarsi sopraffare dall’ozio. E qui sta il bello. Se pensiamo all’ozio in accezione moderna, non possiamo che confermare quel significato un po’ negativo di un tempo trascorso nel totale non fare nulla e nella noia sperando in un qualche veloce momento di divertimento. Il caldo sembra fatto apposta per assecondare la legittima intenzione di stare su un lettino in una spiaggia più o meno affollata e caldissima, compilando cruciverba. In realtà la parola ozio nasce con un significato ben diverso e per certi aspetti sorprendente. L’ozio infatti era il tempo che una persona (che appunto aveva finito il negotium o lavoro di tutti i giorni) dedicava ai propri studi, composizioni, speculazioni intellettuali. Si può stare fermi, cessare la vita lavorativa, smettere di esercitare la propria professione, senza per questo, smettere di pensare, usare il proprio cervello alla ricerca di una ricarica difficile da ottenere quando siamo presi da mille attività. In

Sempre in Viaggio

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Domani ci sarà la 11° edizione della Rossini Odontoiatri Cup, la nostra ormai tradizionale gara di golf in Trentino, a Bocenago, un piccolo paese vicino a Pinzolo. Per N.O.I. ormai rappresenta una tradizione, un modo per condividere e ringraziare tante persone che nel tempo ci hanno dato fiducia e hanno deciso di affrontare un viaggio per prendersi cura della loro salute. Io non gioco a golf, mia sorella Francesca e Paolo giocano e tengono alta la bandiera dello studio. Io mi occupo di suonare durante la festa post gara, mia sorella Mariagiovanna e Matteo si occupano di mantenere le relazioni con le persone che ci accompagnano. Domani quindi facciamo festa perché è giusto ogni tanto fermarsi e festeggiare se te lo sei meritato. Poi facciamo festa per condividere le nostre idee, i nostri pensieri e tutto quello che siamo. Una volta poi la gara ci ha aiutato a sostenere la nostra associazione ONLUS san Gabriel e quindi domani facciamo festa anche per ricordare il legame inscindibile che si è creato con tante persone lontane. Insomma anche quando non siamo in

Il primo di agosto

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Il primo di agosto devo parlare di qualcosa di leggero, un po’ vacanziero. Allora parliamo di vacanza. Tanti pazienti me lo chiedono così per rompere il ghiaccio: dottore quando va in vacanza? Ogni volta che me lo chiedono a me viene in mente immediatamente il significato etimologico del termine che deriva appunto dal latino vacans, participio presente di vacare, essere vuoto, libero. La vacanza mi fa venire in mente un vuoto, ovviamente molto piacevole, un vuoto che sa di libertà. Giorni vuoti dallo studio, per chi è ancora studente, dal lavoro, dai vari impegni di ogni giorno. In vacanza il ritmo del tempo rallenta oppure diventa frenetico. Si può dormire di più oppure si può non dormire affatto. In vacanza si può fare quello che ci pare. Questo forse è il motivo principale per cui non si può essere sempre in vacanza. La vacanza è bella anche perché è un evento eccezionale, la viviamo al meglio perché sappiamo che non durerà. Sarebbe comunque sbagliato pensare che dobbiamo lavorare tutti i giorni per raggiungere il traguardo della vacanza. Forse sarebbe meglio