Categoria: Mission

Di sana e robusta costituzione

di sana e robusta costituzione - il blog del dottormic -

Quando dobbiamo affrontare uno sport impegnativo, particolarmente sfidante, la prima cosa che ci viene chiesta è un certificato che attesti la nostra sana e robusta costituzione. È proprio così, si ritiene di fondamentale importanza il fatto di attestare che si è pronti per intraprendere un’impresa importante. Dobbiamo farlo a scuola per poter fare due ore di ginnastica (oggi educazione motoria), dobbiamo farlo per la palestra sotto casa per poter passare qualche mezz’ora sul tapis-roulant, dobbiamo farlo per la piscina per il corso di acquagym. Poi succede che abbiamo dato inizio all’impresa della nostra vita, quella in cui metteremo tutte le nostre energie, in cui investiremo la maggior parte del tempo, che ci coinvolgerà e ci costringerà a cambiare sfidando noi stessi a dare sempre il meglio…e per fare questo nessuno ci chiede alcun certificato che attesti la nostra sana e robusta costituzione. Un bel certificato dove sia scritto quale sia il nostro obiettivo principale e il sogno da cui deriva. Un certificato in cui sia espressa la Mission della nostra impresa, nella quale siano descritte tutte le norme e le

È sempre tutto come prima…

È sempre tutto come prima - il blog del dottormic -

“È sempre tutto come prima, non cambia mai niente.” A volte mi capita di sentire questa affermazione in studio. La ascolto tra le righe, mi viene detta direttamente, mi viene riferita. A volte la sento dire da qualche paziente e a volte, forse, la sento dire da me stesso. Quando siamo di fronte ad una espressione di questo tipo, N.O.I. che cerchiamo di cambiare in continuazione per migliorare e che facciamo, proprio del cambiamento, uno dei nostri punti di forza, abbiamo due strade parallele che dobbiamo percorrere per porre rimedio o per cercare di interrompere questo pensiero. La prima strada prevede la possibilità di accettare che non siamo riusciti a far comprendere le nostre intenzioni positive. A volte abbiamo nella testa una grande idea, lavoriamo per realizzarla e poi ci accorgiamo che non viene capita solo quando ci rendiamo conto che non siamo stati capaci o non abbiamo investito il tempo adeguato per far si che tutti la capissero. Tra le tante cose che dobbiamo fare, quando scegliamo di portare avanti dei progetti, è assicurarci che tutti capiscano le nostre

Mi sono fatto una domanda

mi sono fatto una domanda - il blog del dottormic -

Mi sono fatto una domanda. Una persona viene da me e mi dice che fa fatica a dormire, che dorme male, russa e poi di giorno è stanca, si addormenta per nulla, è irritabile. Magari è in sovrappeso (in realtà le ricerche ci dicono che tutti siamo un po’ in sovrappeso), fuma, mangia in modo sregolato a orari non corretti. Non fa attività fisica regolare. Cosa devo dire a questa persona? L’unico modo attraverso il quale posso esserle d’aiuto è mettendo in discussione tutte le sue idee. Tutti i pensieri che l’hanno portata ad avere questo tipo di problemi. Ma non si tratta di vero aiuto. La persona che ho di fronte non può essere aiutata da me perché la prima cosa che deve fare è quella di essere messa in discussione. Se questa persona accetta di essere messa in discussione allora sarà in grado di guardarsi per la prima volta, non attraverso gli occhi di un altro ma attraverso i propri occhi. Solo in questo momento riuscirà ad auto osservarsi come se si guardasse dall’estero per la prima volta.

Svegliatemi!

svegliatemi! - il blog del dottormic -

La maggior parte delle persone, anche se non lo sanno, sono addormentate (me compreso). Nasciamo dormendo, viviamo dormendo, ci sposiamo, alleviamo figli, andiamo dai dottori, senza mai svegliarci. Sono davvero poche le persone che, nella vita di tutti i giorni, riescono a svegliarsi e ad accorgersi e comprendere la bellezza e lo splendore dell’esistenza umana. Perché svegliarsi è spiacevole. Uno se ne sta lì nel letto, al caldo, comodo. È veramente sgradevole essere svegliato. Dico questo perché, trovandomi a riflettere sui progetti dell’anno nuovo, mi sono accorto che la maggior parte gira attorno all’idea del risveglio della consapevolezza. Nel mio caso riguardo alla salute. Stiamo ragionando in questi giorni su una serie di feedback ricevuti nell’arco degli anni dai pazienti per capire cosa realmente vogliono che venga realizzato grazie al nostro servizio. A volte mi sono trovato a pensare che le persone non vogliano realmente essere curate. Quel che cercano è il sollievo. Una cura infatti sarebbe troppo faticosa se non addirittura dolorosa. Meglio avere un po’ di sollievo e poi girarsi dall’altra parte e rimettersi a dormire. E qui

Essere Gruppo

Essere Gruppo - Il Blog del Dottor MIC

Anche quest’anno ci sarà la cena di Natale per fare un po’ di festa con tutte le persone del nostro studio. O meglio anche quest’anno le ragazze che lavorano in studio si ritroveranno per preparare insieme la cena per festeggiare il Natale. Dall’anno scorso infatti abbiamo iniziato, su iniziativa di tutte le segretarie e assistenti dello Studio Rossini, una nuova tradizione: la festa di Natale sarà autoprodotta per permettere di devolvere le spese per un’organizzazione “ufficiale”, in beneficenza. Un’idea davvero speciale che le persone che lavorano in studio hanno avuto e hanno caldamente incoraggiato coinvolgendo tutti quanti nell’organizzazione dell’evento. Insomma non importa dove e cosa si mangia ma importa con chi. E qui sta il bello, quest’anno abbiamo deciso di cucinare tutti insieme e per farlo, non potendo chiudere lo studio troppo presto abbiamo dovuto trovare la collaborazione di tutti. Un grande lavoro di team!\r\n Due belle considerazioni traggo da questa idea.\r\nLa prima considerazione riguarda il fatto che è davvero semplice rinunciare a qualcosa quando si ha uno scopo più alto. Questo è il motivo per cui dobbiamo imparare a muovere la nostra vita

Un Ottimo Servizio

Un Ottimo Servizio - Il Blog del Dottor MIC

Ieri, nella riunione che ogni lunedì coinvolge la famiglia nella gestione dello studio, abbiamo affrontato un argomento che da qualche tempo rappresenta un problema per il nostro studio: siete in troppi.\r\nLe telefonate che ogni giorno riceviamo da parte di nuovi pazienti stanno superando la capacità della nostra segreteria di organizzare il lavoro dei medici e dei dentisti dello studio. Dovremmo essere molto contenti per questo risultato. In realtà N.O.I. lo abbiamo visto come un potenziale problema. L’aumento dei pazienti infatti è sempre stato, per la nostra impresa, un obiettivo che potremmo definire collaterale o addirittura secondario. Sappiamo che se offriamo un ottimo servizio i pazienti aumenteranno comunque ed è per questo che vogliamo concentrarci appunto , nell’offrire un ottimo servizio. Questo può avvenire solo cercando di favorire le condizioni ottimali per svolgere il proprio lavoro e non può certo succedere in situazioni in cui le persone che lavorano in studio, lo fanno in condizioni di stress o addirittura disagio. Quando penso allo studio che opera in condizioni di sovraccarico, mi vengono in mente sostanzialmente tre aspetti:\r\n \r\n \r\n La qualità del servizio. Non sto

100

100 - il blog del dottormic -

Tempo fa, a chi mi chiedeva quali fossero i miei progetti o cosa pensassi riguardo allo studio e alla nostra attività in generale, io rispondevo sempre che, se volevano sapere qualcosa di me, avrebbero dovuto leggere il mio Blog. La penso ancora così. In questi giorni sto facendo un po’ di ordine e ho deciso di dividere tutto quello che ho scritto in categorie. Questa operazione mi ha obbligato a rivedere tutti gli articoli e mi sono reso conto che, quasi senza volerlo, ho raccontato molto di noi e di quello che penso riguardo al nostro lavoro, forse troppo.\r\n In realtà è una questione di coerenza, avevo detto che il blog sarebbe stato un diario; così doveva essere e così è stato. Tenere un diario non significa scrivere o esprimersi senza filtri, sapendo che nessuno a parte noi leggerà queste cose ma significa non impedire che le proprie idee o le proprie emozioni vengano a galla. In studio abbiamo deciso di non avere paura di mostrarci sempre per quello che siamo. Le persone che vengono da N.O.I., la maggior parte, apprezzano, altre

Siamo medici? (seconda parte)

Siamo medici? (seconda parte) - il blog del dottormic -

Quando vediamo un sintomo, 9 volte su 10 il problema sta altrove!\r\n Se un nostro paziente arriva in studio con dolore (sintomo) difficilmente risolveremo il problema prescrivendo un antidolorifico. Il dolore potrebbe essere legato ad una carie in una zona poco visibile del dente, se la carie è in una zona poco visibile e accessibile, significa che in quella zona non è stata fatta una pulizia quotidiana sufficiente, se non è stata fatta una pulizia proporzionata e corretta significa che al paziente non sono state fornite le adeguate istruzioni per una corretta igiene orale oppure che la motivazione all’igiene non ha sortito gli effetti programmati e desiderati. Questo potrebbe dipendere da una scarsa formazione dell’igienista sulle tecniche di persuasione. La mancata formazione potrebbe essere frutto di un’errata scelta strategica dell’impresa sulle risorse da dedicare alla formazione (causa). Risultato se i nostri pazienti arrivano troppo spesso in urgenza con dolore, la causa del dolore sta in una scelta strategica sbagliata! \r\n Spesso siamo critici nei confronti di comunicazioni sui media tradizionali o su Internet, che considerano solo il sintomo in modo

Siamo medici? (prima parte)

Siamo medici? (prima parte) - il blog del dottormic -

Siamo medici? Comportiamoci da medici…in azienda!\r\n Quando un paziente si siede sulla nostra poltrona, per prima cosa gli chiediamo di raccontarci il suo problema attraverso i suoi sintomi. Perché sappiamo che il paziente, che arriva con un quesito, non potrà mai raccontarci in maniera dettagliata il problema in questione ma ci racconterà i sintomi, che lui conosce perfettamente, in base alla sua esperienza, anche se non ha studiato odontoiatria. \r\n Il nostro compito sarà quello di riportare i sintomi alle cause. \r\n Faccio un esempio immediato: se un paziente viene da noi e ci racconta di avere le gengive che sanguinano (sintomo), difficilmente la soluzione definitiva del problema sarà un collutorio per le gengive infiammate che sanguinano. Se un paziente ha le gengive infiammate potrebbe avere della placca che si è organizzata in tartaro, magari dovuta al fatto che i denti sono mal-posizionati e che non riesce a mantenere un adeguato livello di igiene orale e quindi, in questo caso, la soluzione del problema sta nel riallineamento che risolve mal-posizionamento dei denti. \r\n Quando vediamo un sintomo, 9 volte su

Sorrisi e Volti

Sorrisi e Volti - il blog del dottormic -

Qualche tempo fa, durante uno dei nostri meeting con i pazienti, abbiamo progettato e realizzato un piccolo esperimento sociale ed artistico. Abbiamo invitato un gruppo di appassionati di fotografia istantanea analogica, in pratica fotografi e artisti che usano le vecchie macchine analogiche Polaroid. A questi appassionati abbiamo chiesto di pensare a delle opere, con le loro macchine fotografiche, che avessero come tema l’erosione, essendo proprio questo l’argomento della giornata organizzata con i pazienti.\r\n Parallelamente a questo progetto, durante la manifestazione, abbiamo realizzato degli scatti fotografici istantanei del sorriso di alcuni pazienti. A questo punto, le persone intervenute, potevano scegliere uno di questi sorrisi istantanei, metterlo davanti alla propria bocca e farsi fotografare a propria volta. Ne è uscita una galleria di ritratti immediati di incredibile interesse che ha suscitato una serie molto appassionante di domande alle quali nel tempo abbiamo cercato di dare una risposta. Avete mai pensato di cambiare il vostro sorriso con un clic? Con la fotografia istantanea si può fare, è possibile anche nella realtà? Siamo talmente bombardati da messaggi che mirano a semplificare le cose e a