Categoria: Condivisione

Le persone non cambiano. Per fortuna!

Le persone non cambiano. Per fortuna! - il blog del dottormic -

Possiamo tirare fuori quello che c’è dentro le persone, possiamo scoprire talenti che nemmeno loro pensavano di possedere e di poter utilizzare ma non possiamo mettere qualcosa di nuovo e non siamo in grado di modificare l’essenza e le caratteristiche peculiari con le quali una persona è venuta al mondo. La valorizzazione delle persone significa proprio avere l’opportunità di trovare talenti inaspettati e inutilizzati e dare a questi talenti una possibilità di esprimersi e di essere utili per qualcosa e per qualcuno.\r\n Questo lavoro è complesso all’inizio, richiede condivisione degli sforzi, collaborazione ma soprattutto, fiducia in sé stessi e nella persona che sta di fronte. I risultati sono immediati. La persona consapevole del proprio valore si addormenta in un modo e si sveglia con una visione di sé e del mondo completamente diversa. Il rapporto che si crea all’inizio del processo di valorizzazione è speciale; l’entusiasmo è tanto ed è facile aderire al progetto di valorizzazione. \r\n Tuttavia, dopo qualche tempo, potrebbe venire a mancare un aspetto che all’inizio non si nota ma che, proprio con l’andare avanti del tempo, emerge e, se non

Persuadere

Persuadere - il blog del dottormic -

Se vogliamo chiedere qualcosa a qualcuno, o meglio, se vogliamo che qualcuno si convinca a fare qualcosa che non aveva intenzione di fare, nella maggior parte dei casi, cerchiamo di motivare la nostra richiesta. A volte assumiamo quello stile “direttivo” che a noi sembra perfettamente logico ma che al nostro interlocutore appare spesso paternalistico. Più cerchiamo infatti di convincere chi ci sta di fronte, più cerchiamo di essere razionali, più aumentano i tentativi razionali di convincimento e più aumentano le resistenze e l’inefficacia della nostra comunicazione. Questo metodo, basato sul convincimento, mira a portare l’altro ad assumere la nostra visione attraverso un processo di comunicazione che si basa sulle cognizioni, sulla ragione, e fa appello alle capacità dell’altro di essere razionale e di capire che le nostre argomentazioni, mediche e scientifiche nel nostro caso, sono corrette.\r\n Come ho detto, a volte, questo tipo di comunicazione, che si preoccupa solo del passaggio dell’informazione, non solo non è efficace ma a volte raggiunge il risultato contrario e cioè quello di aumentare la resistenza e l’opposizione alle nostre indicazioni. \r\n Diverso sarebbe il caso in

Sorrisi e Volti

Sorrisi e Volti - il blog del dottormic -

Qualche tempo fa, durante uno dei nostri meeting con i pazienti, abbiamo progettato e realizzato un piccolo esperimento sociale ed artistico. Abbiamo invitato un gruppo di appassionati di fotografia istantanea analogica, in pratica fotografi e artisti che usano le vecchie macchine analogiche Polaroid. A questi appassionati abbiamo chiesto di pensare a delle opere, con le loro macchine fotografiche, che avessero come tema l’erosione, essendo proprio questo l’argomento della giornata organizzata con i pazienti.\r\n Parallelamente a questo progetto, durante la manifestazione, abbiamo realizzato degli scatti fotografici istantanei del sorriso di alcuni pazienti. A questo punto, le persone intervenute, potevano scegliere uno di questi sorrisi istantanei, metterlo davanti alla propria bocca e farsi fotografare a propria volta. Ne è uscita una galleria di ritratti immediati di incredibile interesse che ha suscitato una serie molto appassionante di domande alle quali nel tempo abbiamo cercato di dare una risposta. Avete mai pensato di cambiare il vostro sorriso con un clic? Con la fotografia istantanea si può fare, è possibile anche nella realtà? Siamo talmente bombardati da messaggi che mirano a semplificare le cose e a

Vulnerabilità

Vulnerabilità - il blog del dottormic -

Spesso capita di imbattermi in articoli e notizie che richiamano tanti argomenti che tratto in questo Blog e più in generale che fanno parte del dibattito sempre presente nel nostro studio tra N.O.I. di famiglia, i collaboratori e i pazienti.\r\n L’ultima notizia che riporto è questa:“Nella circolare viene chiarito che “si intendono, quindi, inclusi nel concetto di “vulnerabilità sanitaria”, ai fini dell’applicazione del presente decreto, ad esempio, pazienti affetti da patologie a carattere metabolico (come il diabete mellito), da patologie cardiovascolari, da patologie cerebrovascolari, patologie infiammatorie croniche, nonché pazienti con stati di immunodeficienza e in gravidanza”. \r\n Si parla in questo caso di una circolare del Ministero della Sanità che recepisce una serie di obiezioni da parte del CAO nazionale sulle patologie da inserire nel nomenclatore per la regolazione dei soggetti tutelati dal Servizio Sanitario Nazionale. Io non entro nel merito della questione ma mi limito a considerare un particolare che mi sta a cuore. \r\n Il concetto di “vulnerabilità sanitaria” che riguarda pazienti più deboli sia per costituzione che per situazione sociale che devono essere particolarmente tutelati qualora affetti da malattie metaboliche come

Passione

passione - il blog del dottormic -

In questi giorni dopo l’annuncio definitivo dell’apertura della scuola youniquePRO ricevo tanti feedback da amici, colleghi e parenti. Ci sono stati dei pazienti che si sono rivolti a me un po’ preoccupati pensando che avrei alla fine cambiato mestiere e li avrei abbandonati tradendo la loro fiducia. Ovviamente li ho rassicurati sul fatto che tutto rimarrà come prima e che questa sarà un’attività che si va ad aggiungere alle altre che fanno parte della mia vita. E allora tanti mi fanno i complimenti, si congratulano e poi mi fanno la stessa domanda: “Ma chi te l’ha fatto fare?”.\r\n Tutti sanno il grado di impegno che a momento richiede lo studio Rossini Odontoiatri, con la sua organizzazione, il lavoro di comunicazione e di erogazione dei suoi servizi. Veramente tante, tantissime energie confluiscono ogni giorno in questa realtà che sembrerebbe proprio non lasciare spazio a nient’altro. Io a questa domanda fatidica non so cosa rispondere, non perché non sappia la risposta ma perché davvero mi risulta difficile spiegare a parole una cosa che sento arrivare dal profondo di me stesso e che sento

Il grande sogno, la grande illusione

Il grande sogno, la grande illusione - IL BLOG DEL DOTTORMIC -

Spesso, ed è una caratteristica tipica della nostra specie, manifestiamo la capacità di credere che quello che facciamo abbia un significato e un impatto molto più grande di quello che potremmo sperimentare nella realtà. Abbiamo la goffa pretesa di poter decidere e ragionare come se dalle nostre parole potesse veramente scaturire la soluzione in grado di modificare un intero settore o addirittura una fetta di società. Pensiamo per esempio alla polemica accesissima di questi giorni che mira a rendere la popolazione consapevole di come le cure dentarie possano essere erogate nel migliore dei modi in alcuni studi e in altri no, oppure di come le persone debbano capire dove sta la qualità e dove invece no.\r\n\r\nUn altro esempio che mi è molto vicino riguarda le nuove tecnologie. Si pensa che si possa ancora decidere autonomamente se entrare in un trend o restarne fuori e soprattutto si ha la convinzione che in un caso o nell’altro, grazie alla nostra decisione, una larga fetta della popolazione, influenzata dalla nostra opinione, ci seguirà. Questa è una pura menzogna e la cosa più grave è

Superiore, Uguale, Inferiore

Superiore, Uguale, Inferiore - il blog del dottormic -

L’uomo è un animale sociale. Viviamo insieme, in comunità più o meno grandi. A partire dai più piccoli nuclei di convivenza famigliare fino alle smisurate conurbazioni, siamo ormai più che abituati a vivere insieme. Migliaia di anni di questo comportamento hanno plasmato nei nostri geni comportamenti e regole dalle quali difficilmente oggi possiamo prescindere. Stando insieme poi siamo impegnati ogni secondo della nostra vita a comunicare qualcosa a qualcuno. Non possiamo non comunicare dice il primo principio della comunicazione ed è vero.\r\nIl punto a cui però voglio giungere oggi è: se in ogni comunicazione c’è una persona che trasmette e una che riceve, è possibile stabilire chi lo fa da un livello superiore e chi da uno inferiore? E se ci sono diversi livelli o gradini sui quali stanno le persone che comunicano, questo influisce sulla comunicazione?\r\n N.O.I. che lavoriamo nel campo medico siamo coinvolti in questa situazione costantemente. \r\n Quando un paziente si siede sulla nostra poltrona la comunicazione parte da un livello assolutamente impari. Ad un livello superiore ci troviamo noi che siamo in un ambiente e in un contesto

Osservare | Ricalcare | Scolpire | Comprendere

Osservare | Ricalcare | Scolpire | Comprendere - il blog del dottormic -

Nell’ultimo post ho parlato di emozioni e di come le emozioni possano essere influenzate, non grazie ad un processo razionale, ma grazie ad un processo di tipo più fisico, che si potrebbe definire fisiologico. Alcuni mi hanno scritto chiedendomi quale potesse essere l’utilità di sapere che un’emozione può essere modificata non dal ragionamento ma da un atteggiamento per lo più fisico. Con questo post vorrei proprio cercare di chiarire le implicazioni fondamentali che questo aspetto ha sul mio lavoro.\r\n La strada che l’emozione percorre per manifestarsi all’interno del nostro cervello è sempre la stessa. Il percorso che porta alla tristezza è un percorso ben definito e preciso, sempre uguale. Se da un lato è molto complicato deviare razionalmente da questo percorso con un processo che parta dalla razionale considerazione dell’emozione (potrei definirlo un percorso di tipo psicologico), dall’altro lato risulta molto più semplice far deviare la mente dal suo percorso abituale verso l’emozione, attraverso un approccio più fisico di “ricalco” dell’emozione. \r\n Quando mi trovo con un paziente seduto di fronte, ho in pratica due strumenti per entrare in rapporto

Emozioni

emozioni - il blog del dottormic -

Spesso, per abitudine, cerchiamo di governare le emozioni attraverso la nostra mente. È lo strumento che ci siamo abituati ad usare per cercare di capire le emozioni. Una volta capite le emozioni abbiamo la pretesa di decidere come le emozioni possono influire sulla nostra vita. Purtroppo la capacità presunta di poter modificare tali emozioni attraverso la ragione è una pura e semplice illusione. Perché la mente è fondamentalmente pigra e soprattutto è più pigra del nostro corpo. Reagisce meno velocemente e, essendo meno performante sul piano della velocità, cerca di vincere la gara prevaricando le emozioni che però restano invariate, nascoste, ma non scompaiono. Il corpo invece è in grado di influire pesantemente sulle emozioni.\r\n La fisiologia, i movimenti, il modo di fare, la postura, l’atteggiamento sono tutte situazioni che influiscono sulle emozioni che noi proviamo (e che provano gli altri). Avete mai provato a negare a parole e nello stesso tempo a fare un’affermazione positiva con il movimento della testa. Quindi sicuramente sapete quanto è difficile dire di no nel momento in cui si fa il segno di si

Una battaglia persa in partenza

Una battaglia persa in partenza - il blog del dottormic -

Spesso mi chiedo se la battaglia alla quale assistiamo in questo periodo sui media e sui social, sia una battaglia destinata a vedere una conclusione che costituisca un reale vantaggio per i pazienti e per gli odontoiatri. Mi sembra più che altro di vedere un contraddittorio già sperimentato in altre situazioni. Mi lascia sempre un po’ perplesso il fatto che si esprimano sui pubblici domini o sui giornali una serie di temi che difficilmente i pazienti come tali possono comprendere e soprattutto mi chiedo se ci si renda veramente conto di questo aspetto.\r\n Noi come persone siamo in grado di giudicare solo quello che conosciamo. Di tutto il resto, non ci interessa, perché semplicemente non fa parte del processo decisionale che, come sappiamo da decenni, non fa capo solo all’elemento razionale ma coinvolge in maniera preponderante la sfera emozionale. È proprio per questo che non vedete mai una comunicazione aziendale in cui si spiega la qualità delle attrezzature che vengono utilizzate per produrre un oggetto. Figuriamoci poi se dovessimo assistere alla spiegazione dei costi e dei compiti che gravano sull’azienda,