Le convinzioni (prima parte)

Le Convinzioni (prima parte) - il blog del dottormic -

Pochi giorni fa, nel nostro consueto programma radio 1SorrisoXTutti, ho affrontato l’argomento dell’effetto placebo. Quasi la metà dei medici sfrutta le potenzialità di questo effetto per curare i propri pazienti. Infatti questo modo di procedere è passato da un utilizzo propriamente in ambito scientifico, come prova dell’efficacia dei trattamenti farmacologici, ad un vero e proprio metodo di cura per alcune situazioni che riscontriamo nella pratica clinica.\r\nPensiamo al controllo del dolore, della paura, dell’ansia e a come ci siano tante situazioni o metodi che, in assenza di farmaci, siano in grado di controllare queste manifestazioni. Quello che mi ha interessato in questi giorni è stato scoprire che l’effetto placebo si basa sulle convinzioni e sulla potenza che queste convinzioni, limitanti o potenzianti, possono avere sulla nostra mente.\r\n

Pensate che i farmaci fanno male? Che gli antibiotici non funzionano? Che abbiano effetti collaterali disastrosi? Bene sappiate che proprio questi pensieri peggioreranno gli effetti collaterali e influiranno sull’efficacia di questi farmaci in modo drammatico! Al contrario se siete convinti che una piccola pillola possa migliorare la percezione del dolore, rendere il vostro sistema immunitario più efficiente o diminuire gli effetti non graditi di una malattia, sappiate che anche questa convinzione sarà in grado di influire sulla reale percezione di queste condizioni. E non solo!

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Nel caso del controllo del dolore ci potrebbero essere dei dubbi in quanto si tratta molto spesso di una percezione soggettiva e di capacità di suggestione individuale; tuttavia è stato provato scientificamente da più gruppi di studio che un farmaco placebo, senza sostanza attiva, per il controllo della pressione può arrivare a tenere sotto controllo i valori di pressione e di frequenza cardiaca come e quanto un farmaco che contenga il reale principio attivo.\r\nSiete convinti che i dentisti siano ladri? Che dal dentista si vada per soffrire? Che più si sta lontano dallo studio medico meglio si sta? Che non è utile e necessario fare prevenzione? Che le malattie capitano e non possiamo fare nulla per evitarle?\r\nProvate a pensare alla vostra vita e ad almeno tre cose, grandi o piccole, delle quali eravate convinti e adesso non più. E potete cominciare anche da quando eravate convinti dell’esistenza di Babbo Natale!

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Le convinzioni esistono e molte volte condizionano la nostra vita senza che noi lo desideriamo. Dobbiamo imparare a cambiare le nostre convinzioni e questo cambiamento di paradigma migliorerà positivamente la nostra vita…ovviamente ne sono convinto!

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