Categoria: Studio Life N.O.I.

La riprova sociale

la riprova sociale - il blog del dottormic -

Noi usiamo le azioni degli altri per decidere quale sia il comportamento giusto anche da parte nostra. La cosa è ancora più vera se “gli altri“ appaiono simili a noi. Ho appena letto di uno studio su un programma antifumo nelle scuole che ha ottenuto effetti duraturi solo quando il ruolo di insegnante è stato affidato a coetanei. Per lo stesso motivo, in un altro studio, è stato dimostrato che, mostrando a bambini un filmato molto rassicurante su una visita dentistica ad un loro coetaneo, si diminuivano le loro ansie e paure in misura maggiore rispetto a quando il filmato riguardava un adulto o un bambino di età diversa. La visita che facciamo noi nel nostro studio ovviamente è personale e singola, non possiamo sfruttare il principio della riprova sociale quando non siamo provvisti del termine di paragone. Tuttavia nella comunicazione che facciamo ad un livello generale e più ampio, il principio della riprova sociale funziona e molto e questo fatto è ancora più importante se pensiamo appunto che usiamo le azioni dei nostri simili per decidere quale sia il

Sempre in Viaggio

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Domani ci sarà la 11° edizione della Rossini Odontoiatri Cup, la nostra ormai tradizionale gara di golf in Trentino, a Bocenago, un piccolo paese vicino a Pinzolo. Per N.O.I. ormai rappresenta una tradizione, un modo per condividere e ringraziare tante persone che nel tempo ci hanno dato fiducia e hanno deciso di affrontare un viaggio per prendersi cura della loro salute. Io non gioco a golf, mia sorella Francesca e Paolo giocano e tengono alta la bandiera dello studio. Io mi occupo di suonare durante la festa post gara, mia sorella Mariagiovanna e Matteo si occupano di mantenere le relazioni con le persone che ci accompagnano. Domani quindi facciamo festa perché è giusto ogni tanto fermarsi e festeggiare se te lo sei meritato. Poi facciamo festa per condividere le nostre idee, i nostri pensieri e tutto quello che siamo. Una volta poi la gara ci ha aiutato a sostenere la nostra associazione ONLUS san Gabriel e quindi domani facciamo festa anche per ricordare il legame inscindibile che si è creato con tante persone lontane. Insomma anche quando non siamo in

Il primo di agosto

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Il primo di agosto devo parlare di qualcosa di leggero, un po’ vacanziero. Allora parliamo di vacanza. Tanti pazienti me lo chiedono così per rompere il ghiaccio: dottore quando va in vacanza? Ogni volta che me lo chiedono a me viene in mente immediatamente il significato etimologico del termine che deriva appunto dal latino vacans, participio presente di vacare, essere vuoto, libero. La vacanza mi fa venire in mente un vuoto, ovviamente molto piacevole, un vuoto che sa di libertà. Giorni vuoti dallo studio, per chi è ancora studente, dal lavoro, dai vari impegni di ogni giorno. In vacanza il ritmo del tempo rallenta oppure diventa frenetico. Si può dormire di più oppure si può non dormire affatto. In vacanza si può fare quello che ci pare. Questo forse è il motivo principale per cui non si può essere sempre in vacanza. La vacanza è bella anche perché è un evento eccezionale, la viviamo al meglio perché sappiamo che non durerà. Sarebbe comunque sbagliato pensare che dobbiamo lavorare tutti i giorni per raggiungere il traguardo della vacanza. Forse sarebbe meglio

I turni estivi

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Oggi e domani sono gli ultimi giorni di luglio e i pazienti ci chiedono quando chiudiamo. N.O.I. non chiudiamo mai, da molti anni abbiamo adottato un semplice meccanismo di turni che ci permette di goderci un po’ di riposo senza eliminare completamente il servizio che offriamo in studio. Ci sono alcune limitazioni a quello che possiamo fare in agosto. La maggior parte dei laboratori è chiusa per cui non pianifichiamo lavori complessi ma possiamo portarci avanti e dare inizio ai piani di cura complessi e lunghi in modo da arrivare a settembre con tutto già pronto per le fasi più importanti. Questo è quello che vorremmo accadesse ad agosto: lavoro tranquillo, programmato, utile, efficace. Purtroppo però non è sempre possibile, in questo mese si lavora la maggior parte del tempo in urgenza. Le persone che si dimenticano della loro bocca per tutto l’anno, se ne ricordano solo ora. Il passaggio dalla vita lavorativa a quella più tranquilla della vacanza fa emergere una serie di problemi che fino a pochi giorni prima non sembravano esistere. N.O.I., ovviamente, ci siamo anche per

Rassegnazione.

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Anche di fronte a avvenimenti tragici, nell’ambiente più ostile, possiamo sempre cercare di essere più felici, se non felici del tutto, evitando di peggiorare la disgrazia con i nostri personali sentimenti di autocommiserazione e risentimento e con le nostre opinioni pessimistiche. Quante volte abbiamo sentito citare una delle varie interpretazioni della legge di Murphy? Possibile che non ci sia un antidoto? La legge dice, più o meno, che se qualcosa deve andare male lo farà. Bene io ci credo ma solo se aggiungiamo il fatto che andrà male se noi decidiamo che andrà male. Se decidessimo, al contrario, che le nostre opinioni pessimistiche ci impediscono di essere felici o almeno un pochino più felici rispetto a come ci sentiamo ora, non cercheremmo di cambiare le opinioni come logica conseguenza di questo fatto? Eppure non lo facciamo mai e preferiamo pensare che se qualcosa deve andare storto, andrà storto indipendentemente dalla nostra volontà e soprattutto noi non potremo fare nulla per evitarlo. Anche in studio, luglio è il mese che porta con sé questa tendenza alla rassegnazione. Tutto viene rimandato. Cominciamo

Una parola davvero interessante

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Immaginazione. Una parola davvero interessante. Tutti nasciamo con i giusti meccanismi per riuscire nelle cose, tutti veniamo al mondo con il giusto meccanismo per ottenere i risultati che ci immaginiamo. Gli esseri umani infatti differiscono da tutti gli altri esseri viventi per la loro capacità di immaginazione. Uno scoiattolo che nasce in primavera ai primi segni dell’autunno comincerà a preparare cibo e tana per l’inverno. Nasce infatti con tutto il corredo di conoscenze per avere successo nel suo scopo. Il suo obiettivo è sopravvivere all’inverno e procreare per continuare la specie. Gli altri esseri viventi di questo pianeta hanno ognuno uno scopo preciso (istinto) con il quale nascono e hanno anche tutti i mezzi automatici (innati e già conosciuti) per portare a termine il loro scopo. Gli esseri umani hanno una differenza fondamentale: nascono con tutti mezzi necessari per raggiungere il successo ma non hanno già uno scopo preimpostato, hanno infatti la possibilità di immaginare infiniti scopi o obiettivi. Non abbiamo bisogno di nuovi mezzi per raggiungere il successo, gli strumenti che ci servono sono già installati nella nostra mente

Un viaggio…paziente.

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A proposito dei viaggi che faremo durante le vacanze… Quando affrontiamo un percorso a fianco di un paziente, è come se affrontassimo un vero e proprio viaggio insieme a lui. Un viaggio verso un luogo dove N.O.I. siamo già stati e dove sappiamo i benefici che si possono acquisire e i vantaggi che si possono godere. Insomma conosciamo già il panorama. Se ci siamo già stati, vogliamo e non vediamo l’ora di poter accompagnare il nostro paziente e per farlo abbiamo bisogno di tutta l’energia necessaria. Dobbiamo portare con noi uno zaino carico di strumenti e capacità davvero notevoli altrimenti non saremo in grado di seguire il sentiero fino alla meta desiderata. Ci serve la forza per mantenere la concentrazione, per riuscire a non andare o farsi trascinare fuori strada. La forza che si esprime anche con la determinazione a raggiungere insieme un obiettivo. Poi ci serve un po’ di compassione o meglio di delicatezza, disponibilità e gentilezza. Queste caratteristiche ci permettono di entrare in relazione con gli altri e di avere l’integrità necessaria per dare e ricevere efficacemente il

Un respiro di sollievo

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Prima delle ferie…tiriamo un “respiro” di sollievo. Ci avete mai pensato? Possiamo stare alcune settimane senza lavarci i denti prima di incappare in una brutta gengivite, oltre che avere una bocca decisamente sporca! Possiamo stare 40 giorni senza mangiare, alcuni giorni (pochi, molto pochi) senza bere, ma solo pochi minuti o addirittura secondi senza…respirare! Eppure in televisione spopolano i cuochi che ci insegnano come nutrirci al meglio, nelle pubblicità vengono descritte tutte le virtù di decine di acque minerali, persino ci viene spiegato come, perché e quando lavarci i denti ma mai e ripeto mai ci viene insegnato come respirare. Forse c’entra il fatto che l’aria è gratis! Oppure perché quella è una dote naturale direte voi…in realtà non è proprio così. Respirando naturalmente o meglio respirando così come ci viene, rischiamo di utilizzare solo una piccola parte dei nostri polmoni e di privarci di conseguenza di tutti i benefici che una tecnica corretta ed educata può offrire. I benefici sono tanti, alcuni hanno a che vedere con il nostro corpo, con i nostri organi, fino alle nostre cellule. Il

Dentista? Che paura!

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È ammissibile l’idea di sentire male dal dentista? NO, assolutamente…ci sono troppe persone che ancora oggi pensano che sia una cosa scontata il fatto di provare dolore quando ci si reca dal dentista. Si dice dolore e la prima cosa che viene in mente è il dentista…anzi è il contrario ma fa lo stesso. Dolore e dentista sono sempre (o comunque molto spesso) accomunati nella mente delle persone. Al dolore poi è associata una bella famiglia di termini come paura, angoscia, stress, ansia, preoccupazione, panico, terrore, fastidio. Ma vi sembra bello per un dentista essere associato a questo genere di sensazioni? L’altro giorno ero in gita in barca in una laguna, oasi protetta e quando la guida ha scoperto che eravamo un gruppo di dentisti si è fatta il segno della croce annunciando che avrebbe preferito partorire una seconda volta piuttosto che affrontare una visita dal dentista! È troppo, mi sono detto, devo fare qualcosa e ho deciso di dedicare qualche articolo per spiegare alcuni punti che forse i pazienti o i futuri pazienti non sanno. Dal dentista non esistono