Oggi parliamo di carie. Ne abbiamo già parlato in passato e questa volta vorrei affrontare il tema da un punto di vista un po’ differente.
Oggi parliamo della situazione che precede la carie.
In questo caso viene colpito solo lo smalto, senza provocare una cavità: si tratta di una situazione del tutto particolare detta “lesione iniziale dello smalto”, che non è carie vera e propria in quanto non è presente la perdita di tessuto dentale. Questa situazione è reversibile e significa che si può guarire senza lasciare traccia di ciò che è avvenuto. La lesione dello smalto è caratterizzata dalla perdita di sostanza inorganica cioè di smalto sotto la superficie dello smalto stesso.
In altri termini lo smalto superficiale appare intatto mentre al disotto si ha perdita di materiale cristallino. Si può notare, quando visibile, un aspetto bianco-gessoso dello smalto da cui il nome di “white spot” o “macchia bianca” la cui peculiarità consiste nel presentarsi delle aree o strisce ben circoscritte dal colore bianco latte. Oltre al problema clinico c’è quindi anche un problema estetico ed è proprio questo tipo di problema che porta i pazienti a venire da noi.
Le “white spot” sono parte di una vasta famiglia di difetti che spaziano dalla fluorosi alle zone di smalto demineralizzato come conseguenza di processi di erosione acida. In ogni modo, la causa comune di questa moltitudine di difetti rimane la lesione dovuta a demineralizzazione dello smalto.
Perché le macchie appaiono di colore biancastro? Perché lo smalto è come un cristallo che, come tutti i cristalli, è in grado di produrre il fenomeno della rifrazione della luce. Lo smalto sano ha un tipo di rifrazione della luce che lo fa apparire lucido e trasparente. Nel caso delle “white spot” la parte di smalto che sta sotto la superficie del dente viene demineralizzata con conseguente perdita di minerali che compongono il dente. L’effetto conseguente di questa demineralizzazione è che lo smalto colpito non possiede più lo stesso tipo di rifrazione dello smalto sano e si presenta opaco e biancastro invece che trasparente e lucido. Questo però non è solo un problema estetico ma rappresenta anche un possibile pericolo per il dente che non è più protetto adeguatamente dallo smalto integro.
Oggi c’è la possibilità di curare le macchie bianche con terapie mini-invasive ed efficaci che consentono di infiltrare il dente malato con delle resine fluide apposite in modo da eliminare la porosità dello smalto e le irregolarità dello stesso senza togliere sostanza sana. Questo trattamento oltre a rappresentare una soluzione dal punto di vista estetico con la scomparsa pressoché totale delle macchie, rappresenta la soluzione ideale dal punto di vista medico in quanto si restituisce la situazione originale del dente senza dover intervenire su di esso in modo invasivo.