Ci siamo presi tre giorni di pausa. Pasquale. Dedicati totalmente allo stare insieme in famiglia e con amici. Ogni tanto si può e si deve.
Quando ci sono queste riunioni io conto i bambini, li osservo, ci gioco e mi diverto. In questi giorni ho visto dei palloni, magliette sporche, alcune strappate, sudate, ho sentito ridere, piangere, gridare, litigare; ho visto correre, rotolarsi, cadere, rialzarsi, dormire, abbracciarsi. Qualche graffio, due sbucciature, un piccolo bernoccolo…
Non ho visto neanche un telefonino, niente schermi touch, niente onde elettromagnetiche. Tutto sostituito da qualche raggio di sole, dall’erba del prato e dall’aria calda al sole e ancora fresca all’ombra.
So che può sembrare una considerazione un po’ scontata e banale ma non posso nemmeno fare finta di non avere notato questa cosa. Non voglio nemmeno mettermi a fare considerazioni o a dare giudizi su cosa sia meglio o peggio, su cosa sia utile o non utile. Sui rapporti tradizionali contro quelli nel nuovo mondo digitale.
Mi piace pensare che ogni momento della nostra vita sia un momento da vivere intensamente. Ogni volta che dobbiamo affrontare un impegno, il lavoro, lo studio, la festa, la vacanza, lo sport, lo stare insieme e lo stare da soli, la fatica e il riposo, ogni volta apriamo il nostro arsenale personale di mezzi, attrezzi, emozioni, pensieri, gesti, espressioni, li montiamo, li accendiamo e li utilizziamo per affrontare le situazioni.
La scelta non è a priori su ciò che è buono o cattivo, su ciò che è inutile e/o utile ma su ciò che ci possiamo e sappiamo utilizzare al momento giusto. Senza mediazioni esterne, senza condizionamenti. Usiamo il gioco, gridiamo, abbracciamoci, sporchiamoci quando ci serve farlo, quando vogliamo farlo e poi prendiamo in mano uno smartphone o mettiamoci davanti ad una tastiera quando vogliamo connetterci con il mondo lontano da noi, quando vogliamo socializzare virtualmente, quando vogliamo diventare un po’ virtuali insomma.
Oggi inizierò a lavorare, salutando un paziente, stringendogli la mano, ascoltandolo…e poi useremo uno scanner digitale, ci scambieremo messaggi e mail e mi piace…e poi magari ci abbracceremo, ci faremo una foto e la condivideremo sui Social…e via cosi.