E così, anche quest’anno, è arrivato il periodo dell’influenza. In studio ce ne accorgiamo immediatamente. L’agenda si riempie di buchi dovuti alle disdette dell’ultimo momento causa malattia. Quando al telegiornale sentiamo che mezza Italia è a letto con l’influenza noi ce ne siamo già accorti. Lavoro in più per la segreteria che deve riempire gli appuntamenti mancati per permetterci di lavorare con continuità e per ricollocare gli appuntamenti disdetti. Con qualche disagio ma con la consapevolezza di avere svolto ancora una volta un servizio al meglio.
L’espandersi dell’epidemia stagionale si nota anche da una serie di sintomi che colpiscono la bocca dei nostri pazienti e che rappresentano un problema secondario legato alla patologia principale che è appunto quella influenzale. L’influenza debilita tutto l’organismo che usa molta energia per difendersi dall’attacco virale. Dopo qualche giorno i sintomi principali (febbre, raffreddore, tosse, dolore) passano per lasciare spazio ad un malessere generale dovuto essenzialmente alla debilitazione fisica. Le gengive e, in generale, i tessuti della bocca sono molto sensibili a questo tipo di debilitazione fisica generale e tendono ad infiammarsi, ad arrossarsi e a sanguinare; compaiono anche, nelle persone predisposte, lesioni come le afte, in genere più numerose e più grandi del solito. È tutto normale per questo tipo di condizione.
Quello che posso dire è che una bocca sana e pulita soffrirà molto meno di questa condizione mentre una bocca in cui sia trascurata l’igiene con presenza di tartaro, tasche non sotto controllo e gengive normalmente non sane, soffrirà molto di più dei sintomi di questa infezione stagionale. E allora meglio prevenire e preoccuparsi prima di mettere in condizione il nostro fisico di reagire al meglio agli attacchi esterni. Se non ci abbiamo pensato per tempo possiamo sempre correre ai ripari con l’utilizzo di un collutorio (clorexidina 0,2%) per aiutare “chimicamente” il nostro sistema a combattere la battaglia contro virus e batteri per poi, in un secondo tempo, passare all’azione con l’aiuto di un igienista che potrà ripristinare la corretta pulizia della bocca.
Per finire due consigli:
- Bisogna distinguere tra il dolore provocato da un’infezione dentale che è pulsante e varia costantemente di intensità. È facile da identificare all’interno della bocca perché in genere è localizzato su un solo dente e spesso si accompagna ad arrossamenti e gonfiori delle gengive. Quando si ha invece mal di denti come conseguenza di influenza, quest’ultimo in genere è provocato dalla sinusite o dalla pressione dei seni nasali e spesso coinvolge tutti i molari presenti sotto il seno interessato e può causare dolore anche alle guance e alla testa. Si tratta di un dolore molto profondo e costante, difficile da localizzare e che diminuisce solamente al diminuire della congestione nasale. Nella maggioranza dei casi chi soffre di mal di denti da sinusite riesce a mangiare e bere senza che il dolore aumenti. Per questo tipo di male si usano antidolorifici in attesa che passi il sintomo principale.
- NON PRENDETE ANTIBIOTICI senza avere consultato un medico o un dentista! Troppo spesso vengono presi antibiotici sbagliati, per motivi inutili, per periodi inadeguati, con dosaggi errati. Questa abitudine sta pian piano eliminando l’efficacia degli antibiotici stessi mettendoci di fronte al grande pericolo di rimanere scoperti nella battaglia contro i batteri più aggressivi.
Se siete ammalati, vi auguro pronta e completa guarigione. Riposatevi e seguite le indicazioni del vostro medico di fiducia.