E così anche quest’anno siamo arrivati alla settimana di Natale.
Niente di speciale, diranno alcuni di voi e probabilmente hanno ragione. O forse no.
Sicuramente c’è chi crede nel mistero, chi vede nel simbolo del presepe una riconferma della alleanza tra Dio e l’uomo. Poi c’è chi non ci crede e aspetta Babbo Natale e si fa trascinare nel vortice delle feste pieno di dolci, di luci, colori e pensieri per tutti.
C’è chi si siede a tavola alla vigilia con decine di parenti e si rialza dopo 15 giorni! C’è anche chi dona qualche soldo alle associazioni umanitarie perché a Natale, si sa, siamo tutti più buoni e c’è sicuramente chi pensa che Natale sia solo un giorno come gli altri e non ha intenzione di festeggiare nulla visto che, in fondo, non c’è nulla da festeggiare.
Negli anni mi sono abituato a utilizzare una specie di termometro immaginario che mi desse l’idea della temperatura del Natale in corso. Ho scoperto che ci sono Natali freddi, più tiepidi e Natali molto caldi. Ovviamente non è così nella realtà, il periodo di Natale è sempre lo stesso, alcune persone non ci sono più, se ne aggiungono altre, il presepe e l’albero sono sempre lì.
Siamo N.O.I. che cambiamo.
Il termometro immaginario misura la mia temperatura nei confronti di queste feste. Quest’anno a me sembra più Natale del solito, ci sono eventi e situazioni che hanno reso questo periodo più caldo degli altri anni. Non voglio stare qui a elencare cosa ha reso questo Natale diverso e più intenso per me ma mi piacerebbe che, chi mi legge, pensi alla sua temperatura natalizia e capisca quanto di queste feste si porta dentro.
Il Natale siamo N.O.I.
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