Dalle nostre parti siamo gente concreta. È forse un luogo comune ma descrive abbastanza fedelmente quello che tanta gente pensa quando si parla di professione e di lavoro in generale. Poi fai l’educatore di impresa in odontoiatria e ti trovi in un’aula di fronte a venti persone che ti chiedono piani esecutivi, descrizione di mansioni, flussi di lavoro…e tu invece gli vuoi parlare di sogni.\r\n
È complicato ma dobbiamo provare per un attimo a pensare che, la maggior parte delle grandi imprese che sono nate e cresciute nel mondo e anche vicino a noi, sono state costituite sulle base di un sogno.
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Senza piani, progetti particolari, senza ingenti finanziamenti o risorse. Possiamo vederla da tutti i punti di vista possibili ma se andiamo indietro nel tempo, alla fine ci troviamo davanti al fatto che qualcuno ha avuto un’idea e ha cominciato a costruire tutto in un ambiente che più virtuale e astratto non esiste: la sua mente.
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Tutto era già conosciuto, visto, pianificato anche nei dettagli. In questo caso, manca solo un piccolo passo: dare inizio alla realizzazione del sogno.
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Ora possiamo parlare di tutti gli aspetti che riguardano la realizzazione (appunto rendere reale qualcosa che si è immaginato) dell’impresa passando attraverso il marketing, la valorizzazione delle persone, la cura dei pazienti dentro e fuori dallo studio e via dicendo. Possiamo affrontare tutta la parte pratica con entusiasmo e risorse infinite ma se non abbiamo esaurito le considerazioni riguardo al sogno, se non abbiamo costituito la nostra azienda modellandola prima sui principi e sui valori che guideranno le nostre azioni, saremo sempre in balia del vento che dall’esterno ci costringerà a viaggiare, una volta in una direzione e una volta in un’altra, facendoci magari dimenticare il motivo, vero e profondo, per cui abbiamo dato inizio a tutto.
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Io non posso che augurarmi che non si perda l’abitudine di sognare e l’attitudine a realizzare quello che si è sognato.
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La prossima volta parliamo di cose concrete…