Tante volte abbiamo parlato di consapevolezza, specialmente in riferimento alla propria salute. Essere consapevoli non significa essere informati in modo superficiale e non è nemmeno un semplice sapere.
La consapevolezza è più che altro una condizione dove il fatto di sapere qualcosa diventa interiore, profondo, perfettamente in armonia con il resto della persona. Le cose che sappiamo o che vogliamo che gli altri sappiano le possiamo insegnare, trasmettere con facilità mentre la consapevolezza non si può insegnare o inculcare: non è un dato o una nozione.
La consapevolezza è la realizzazione originale del proprio modo di rapportarsi col mondo è un sapere che identifica ed è capace davvero di elevare una persona al di sopra dell’ignoranza e della semplice informazione.
Se siamo consapevoli del rischio che corriamo a non curare la salute della nostra bocca allora non saremo frenati nel fare le azioni necessarie ma saremo presenti e accorti nello svolgere il compito al meglio.
Bisogna essere consapevoli delle proprie capacità per essere entusiasti.
Chi è consapevole non subisce ma può affrontare e migliorare.
Quello che cerchiamo di fare in studio è condividere la consapevolezza in modo da rendere possibile un percorso e un’azione comune.
Per chi non riesce ad affrontare un percorso di consapevolezza o addirittura sceglie di non affrontarlo il terremoto rischia di trasformarsi in un passato che non passa mai senza speranza per il futuro.
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