Parliamo di stati d’animo e di parole e di come le parole ci fanno sentire.
Le parole sono importanti. Siamo in grado di creare con le parole. Possiamo cambiare la vita delle persone con le parole così come possiamo fare molto male. Dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole con gli altri ma soprattutto con noi stessi.
A volte mi accorgo che i pazienti sono bloccati da una semplice parola. Spiego la situazione della bocca, gli interventi che sono necessari, il tempo, i costi e la prima parola che viene in mente al paziente è paura. Questa è una parola che blocca, che impedisce anche solo di pensare ad una situazione positiva che risolva il problema. La paura non lascia scampo, alternative.
In questi casi io chiedo al paziente di provare a sostituire questa espressione con qualcosa di più utile. Piuttosto che ho paura preferisco sono preoccupato. Questa espressione mi sembra già migliore. Invece di lasciarci bloccare dalla paura è meglio preoccuparsi di fare le cose necessarie e giuste per tornare in salute oppure per evitare di ammalarsi.
Un’altra espressione che non mi piace è difficile. Questa è una parola che immediatamente costruisce un muro tra noi e il nostro obiettivo. È difficile per cui mi sento autorizzato ad abbandonare l’idea, a non provarci nemmeno. Possiamo sostituire questa parola con espressioni più utili come complesso o sfidante. Se una situazione è complessa basta dividerla in tante situazioni più semplici oppure se un obiettivo è sfidante avrò la possibilità di dare il meglio per cercare di portarlo a termine.
A casa mia abbiamo cercato di eliminare la parola stanco. Non è un’espressione che mi piace. Mi fa perdere anche quelle poche energie che mi sono rimaste. E allora quando sei veramente stanco e non ce la fai più cosa dici? Sono una forza della natura che adesso ha bisogno di un po’ di riposo…facile no?