Se vogliamo valore dalle persone, offriamo qualità in maniera costante.\r\nLa qualità di comportarsi e di fare le cose sempre allo stesso modo. Questa è la consistenza.\r\nQuesta è la maniera per ottenere sempre il massimo da quello che facciamo. Dobbiamo essere consistenti. Non basta la performance di un giorno o di un periodo. Bisogna lavorare per ottenere un risultato facendo le azioni giuste e utili dopodiché bisogna lavorare per mantenere quel risultato essendo consistenti nel mantenere il giusto grado di energia..\r\n
Una volta si ammoniva, chi otteneva risultati straordinari e irripetibili, a non adagiarsi sugli allori. Oggi questo modo di dire non solo è vero più che mai, ma rappresenta l’atteggiamento che deve avere chi vuole sopravvivere in un mondo che cambia senza sosta. Ottenere un risultato è solo l’inizio del fallimento se non interviene appunto la consistenza, cioè la capacità di ripetere la prestazione dall’inizio. Valorizziamo le persone, le aiutiamo a ottenere risultati straordinari sfruttando i loro talenti e poi, a volte, ci dimentichiamo di loro, o meglio tralasciamo il fatto che la valorizzazione sia un processo continuo che richiede un apporto di efficienza costante.
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Ogni tanto in studio, con le persone che mi aiutano, ho la sensazione che si facciano dei passi indietro rispetto allo standard a cui ci siamo abituati. In realtà, quello che noto è appunto una perdita di valore delle azioni che vengono fatte in favore di una gestione più anonima e con meno dispendio di energia. Mi accorgo immediatamente di questo e penso che siano le persone a perdere valore, a rendere di meno e a ritornare sui vecchi passi. Poi mi fermo, e mi accorgo di quanto grande sia il mio errore. Come sempre il valore che le persone ci danno dipende direttamente dal valore che noi per primi sappiamo offrire.. E l’offerta, non solo deve rappresentare una ricchezza ma deve essere supportata dalla consistenza e cioè dalla capacità di rendere quel valore più un’abitudine che un’eccezione.
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Non possiamo aspettarci consistenza da chi abbiamo valorizzato, come se fosse un requisito che una volta offerto deve essere considerato di per sé una consuetudine. Dobbiamo aspettarci che ci venga restituito un valore, ogni volta che noi saremo capaci di offrirne altrettanto. Il vero problema tuttavia non è capire questo rapporto, che qualcuno potrebbe considerare scontato. Il problema sta nel fatto che, dal momento che il nostro mondo, e la società che lo rappresenta, cambia alla velocità della luce, noi dovremo adeguarci al cambiamento e riuscire ad essere sempre consistenti nella valorizzazione delle persone che abbiamo di fronte, ricominciando dall’inizio tutte le tappe che portano al risultato di valore.