Sì lo devo fare. Lo devo fare fino a quando vedrò questo tipo di malattia nella mia pratica quotidiana. Perché ci sono ancora due certezze nel mio lavoro. La prima è che la carie è una malattia. Non è un buco in un dente che può essere riparato come un semplice danno ma è una malattia sostenuta da batteri che, in condizioni favorevoli (favorevoli per i batteri ma molto sfavorevoli per la persona ammalata), distruggono lo smalto del dente, penetrano nello stesso causando colore fino alla potenziale perdita. La seconda certezza deriva dal fatto che è una malattia ancora molto presente nella popolazione e, cosa ancora più grave, è presente nella bocca di pazienti giovani e giovanissimi. La carie si può curare, ormai lo sanno anche i muri. Ma questo non basta o meglio non è il punto fondamentale. Tutti sono capaci di curare una carie una volta che si è formata. Alla fine si tratta di pulire bene il buco nel dente e riempirlo con un materiale che avrà le sembianze del dente intatto. Il punto però è che…