Categoria: Attualità

Irrazionale

irrazionale - il blog del dottormic -

A volte facciamo scelte irrazionali. Non usiamo la ragione. Non pensiamo alle cose e alle loro conseguenze dirette o indirette. Spesso, per quel che riguarda la salute, facciamo così. Non ce ne curiamo, non ci pensiamo e alla fine ci spaventiamo quando le cose diventano irrecuperabili e a quel punto tendiamo ad agire in modo irragionevole cedendo a istinti che derivano da un repertorio emozionale antico e per questo poco adatto a rispondere alle esigenze del mondo attuale. La domanda ora è questa: se non usiamo la ragione per guidare un nostro comportamento, allora cosa usiamo? Perché comunque, in un modo o nell’altro, quelle decisioni le prendiamo e agiamo di conseguenza. Quindi una sorta di pilota ci deve pur essere! Ebbene, nel momento in cui la ragione si rifiuta di fare da pilota, deve per forza intervenire il suo diretto sostituto: l’emozione. Se il ragionamento fila (quindi sto provando ad usare la ragione), quando la ragione cede la conduzione alle emozioni, automaticamente facciamo scelte irrazionali. Non è così o meglio non è sempre così. Di certo c’è che quando dobbiamo

Tutta colpa di San Valentino

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Questa mattina stavo scrivendo l’articolo del Blog di oggi. Penso ad un argomento, scrivo l’introduzione e quando sono a buon punto mi viene in mente una cosa all’improvviso: oggi è San Valentino! Non vi nego che la prima reazione sia stata quella di non farci caso. Forse anche il secondo pensiero è stato quello! Davvero non mi interessa, se uno è innamorato non ha bisogno di una festa per ribadirlo! E il consumismo che ci sta dietro, dove lo mettiamo? E poi è una cavolata sentimentale, preferisco pensare al vero amore. Ma poi sto grande amore chi l’ha mai visto? Secondo me è tutta una bufala. Queste sono, in ordine sparso, le prime cose che mi sono venute in mente, non perché io le pensi veramente ma perché sono le tipiche espressioni che si sentono in questa giornata e, ci crediate o no , sono le espressioni che ho sentito, sempre in ordine sparso, questa mattina. Ora il problema è questo: per colpa di San Valentino mi sono giocato l’articolo che avevo in mente visto che mi sono distratto e

Tecnologia e Libertà

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Quando i nostri antenati hanno scoperto il fuoco, saranno stati veramente consapevoli di cosa avevano scoperto? E la ruota? Si dice che il concetto di ruota esistesse molti anni prima del suo reale utilizzo come strumento per facilitare lo spostamento di oggetti da un punto ad un altro. Oggi abbiamo la tecnologia. Si ma che cos’è la tecnologia. Tanti ne parlano a priori, senza avere realmente capito qual è o potrebbe essere la sua reale applicazione o che conseguenze potrebbe avere su di noi. Da sempre, a cominciare dal fuoco, la tecnologia ci ha sempre costretti a misurarci non direttamente con essa ma con noi stessi. Il mutamento tecnologico al quale assistiamo non è distinto dal genere umano che lo ha provocato ma ad esso è direttamente connesso. Il mutamento tecnologico è prima di tutto un mutamento antropologico. È così che la tecnologia ci consente oggi di scoprire nuovi modi di fare, nuove abitudini, nuovi comportamenti che derivano dall’attivazione di aree differenti della mente fino ad ora sottoutilizzate o non utilizzate affatto. Paradossalmente le macchine che si parlano tra loro,

Mentire non serve se sai come dire la verità

Mentire non serve…se sai come dire la verità - il blog del dottormic -

Ogni medico dovrebbe coltivare la fine arte del mentire. Non l’ho detto io e non sono molto d’accordo ma comincio da qui. Comunicare le cattive notizie per un medico è in assoluto uno dei compiti più difficili e ingrati che deve affrontare nella pratica quotidiana. Da un lato c’è il problema che mentire è difficile, non è naturale (o forse per alcuni sì, ma non è questo il problema). Mentire richiede delle motivazioni talmente forti da contrastare quella vocina che avrebbe qualcosa da obiettare quando utilizziamo questa soluzione. Dall’altro lato c’è il problema della incapacità di gestire la comunicazione di una cattiva notizia dal punto di vista relazionale. Si rischia sempre di confondere la paura di generare delle emozioni negative troppo forti e intense nel paziente con la paura di non essere capaci di gestirle. Scappiamo di fronte a questa paura e spesso ci sottraiamo, anche inconsapevolmente, al dovere di informare il paziente dando l’impressione di essere distaccati e freddi o addirittura incompetenti. Mi secca molto, mi spaventa dire, a un paziente che perderà un dente, specie se niente gli

Oggi

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Oggi, venerdì 3 febbraio 2017 è San Biagio. Lo studio, come da tradizione, rimane chiuso. È la festa del patrono di Monguzzo e da sempre dedichiamo questo giorno al nostro paese e a noi stessi. San Biagio è un Santo particolare per noi. Presenta temi forti e attuali. Innanzitutto è venerato da due chiese, quella Cattolica e quella Ortodossa a testimonianza di come i valori siano in grado di travalicare confini geografici che spesso esistono solo nelle menti degli uomini. L’essere umano non ha confini su questa terra. Poi, essendo medico, è protettore della gola e delle malattie in generale. In molte chiese i sacerdoti benedicono la gola dei fedeli durante la liturgia, in molti paesi si benedicono anche i panettoni che per tradizione vengono conservati da Natale proprio fino a Febbraio. In questi giorni leggevo i dati sullo spreco di cibo e può darsi che questa tradizione abbia contribuito a salvare qualche dolce dal macero. Santo protettore degli animali. Se all’inizio ho parlato del valore simbolico dell’unione tra est e ovest nella liturgia di due Chiese, con gli animali

Educazione Imprenditoriale

educazione imprenditoriale - il blog del dottormic -

Sabato scorso non ero in studio. Ho partecipato come relatore ad un congresso/dibattito sul tema dei rapporti tra le varie figure che animano la nostra professione. Da tempo ormai giro tutta l’Italia per parlare di organizzazione clinica e di impresa in odontoiatria. Quando salgo sul podio della conferenza non mi presento come dentista o come formatore ma come educatore. Ritengo che la differenza tra formatore ed educatore, che spesso sono utilizzati come sinonimi, sia sostanziale. L’educazione non è formazione. La formazione implica propriamente l’insegnare, dando una forma, il modellare, in base a un criterio o progetto esterno. Se il progetto è di qualcun altro, nel momento in cui io sono chiamato a dare un contributo, allora dovrò essere formato per far sì che il mio contributo sia coerente e utile al progetto. L’educazione estrae dalla persona ciò che ha da sviluppare di autentico, di proprio, tira fuori e sviluppa qualità interiori del soggetto che hanno generato un sogno. L’educazione è utile in primo luogo alla persona stessa. Chi è educato conosce il valore delle cose nella propria vita ed è

Memoria o Ricordo?

memoria o ricordo - il blog del dottormic -

Oggi è la giornata della Memoria. Penso che chi scrive un Blog in maniera costante, seguendo in un certo qual modo l’andamento dell’anno e della vita di tutti i giorni, non possa sottrarsi, in alcune occasioni, dall’esprimere un parere nei confronti di temi che riguardano sicuramente la coscienza collettiva di chi andrà poi a leggere i contenuti. Per scelta, cerco di non schierarmi mai a difesa di un’opinione rispetto ad un’altra o a sostenere tesi o temi che riguardino politica, religione o morale. Non mi interessa parlare dei contenuti anche se questo non significa che non abbia delle opinioni a riguardo, tuttavia quello che mi interessa, e chi mi legge da tempo lo avrà capito, è la forma con cui i contenuti vengono espressi. Mi interessa il mezzo e la cifra espressiva dii quello che viene espresso. Quando parliamo di comunicazione a volte il contenitore è più importante del contenuto, esprime meglio e definisce in modo più accurato quello che vogliamo esprimere. Lo stesso contenuto infatti può essere espresso in modi differenti e sortire reazioni (e quindi effetti comunicativi) molto

Il Natale arriva comunque

Il Natale arriva comunque - Il Blog del Dottor MIC

Arriva dicembre e cominciamo a preoccuparci di cosa faremo a Natale. Oppure non ci preoccupiamo, non ci interessa ma poi alla fine un po’ ci tocca occuparcene, non fosse altro per comunicare a tutti gli altri che non abbiamo interesse nella faccenda. Ho scoperto di recente che c’è chi compra i regali a gennaio e li conserva per quasi un anno. Io una volta ho comprato un regalo ad agosto e poi, arrivato dicembre, me ne sono scordato e ne ho comprato un altro. Va beh, è un mio problema ma non è questo il punto.\r\n Vorrei capire se si può pianificare il Natale. Penso di no. Il Natale arriva, arrivano le feste, arrivano i parenti, pranzi e cene, arriva la fine dell’anno. Ci facciamo gli auguri. Mi vedo per un anno, magari con gli stessi pazienti, tutto tranquillo, normale, poi un giorno arriva dicembre e ci salutiamo in tono più caloroso, facendoci gli auguri, stringendoci la mano, a volte con un abbraccio o un bacio sulla guancia. Non vi sembra strano? Non c’è un ordine diretto, non arriva una circolare

Un Sorriso Per Tutti, sempre.

un sorriso per tutti. sempre. - il blog del dottormic -

Certo che è davvero difficile mettersi a scrivere un articolo dopo avere passato la sera e parte della notte a vedere in televisione e a sentire alla radio i resoconti dell’ennesima strage insensata e inutile ad opera di terroristi. Mi accorgo oltretutto che ho già inserito almeno quattro parole che mai avrei pensato di usare in un mio scritto su questo Blog.\r\n\r\nCerco di pensare ad un argomento e subito mi tornano in mente immagini inconcepibili, subito mi torna alla mente quando ho portato i miei figli a vedere quegli stessi fuochi d’artificio in quegli stessi posti. Frustrazione, depressione, rabbia, tristezza, incredulità, sconforto, disperazione, amarezza…e poi si ricomincia a pensare alla necessità di dimostrare che la vita è diversa. Il primo pensiero è stato quello che potesse essere sconveniente parlare ancora di 1SorrisoXTutti in questo momento, ma poi il secondo pensiero è arrivato ancora più potente: non possiamo permetterci di lasciare che la paura e lo sconforto ci costringano a rinunciare a qualcosa di bello, di positivo, di giusto.\r\n\r\nÈ per questo che ho cancellato quelle quattro parole.\r\n\r\nCerto parliamo di quello che

Andremo in pensione?…al contrario.

Andremo in pensione?…al contrario! - il blog del dottormic -

È di pochi giorni fa la notizia che le persone nate negli anni Ottanta, non avranno la possibilità di andare in pensione prima dei 75 anni. Non oso pensare a cosa succederà con i ragazzi nati negli anni Novanta! Si considerano parametri come il fatto di entrare tardi nel mondo del lavoro, la contribuzione e magari il fatto di interrompere i versamenti contributivi anche per due anni in seguito all’instabilità del mercato del lavoro che non riesce più a mantenere o a garantire il famoso posto fisso.\r\n E allora paradossalmente si fa strada un’idea che fino a pochi anni fa veniva raccontata come una specie di barzelleta. Si diceva infatti che sarebbe stato incredibilmente bello poter invertire il paradigma lavoro/pensione vivendo da pensionati nella prima parte della vita per poi affrontare la vita lavorativa nella seconda parte. Questa situazione avrebbe concesso il vantaggio di godere veramente delle libertà connaturate al periodo di pensionamento in un’età in cui è ancora possibile avere le forze e il temperamento necessario a godere dei privilegi concessi dal semplice fatto di non avere l’obbligo di recarsi al lavoro tutti i giorni. E proprio come succede per la