DOTTORE MI DIA UN CONSIGLIO

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“Dottore mi dia un consiglio…”
Per molto tempo questa domanda, in tutte le sue versioni e varianti, è stata una delle domande chiave della nostra professione.

I pazienti vengono da noi con un problema e si aspettano di avere una soluzione o consigli utili per stare meglio. Loro basano tutto sulla fiducia che ripongono nel professionista che hanno davanti e noi basiamo la nostra risposta sulla conoscenza e sulla responsabilità.

Quest’ultima, la responsabilità è una caratteristica individuale che varia da persona a persona e da studio a studio.
La storia di uno studio racconta la sua capacità di mostrarsi responsabile in tutti i momenti della sua esistenza.
La nostra responsabilità sta nel poter dire: noi ci siamo e ci saremo fino a quando le nostre energie ce lo permetteranno con la precisa volontà di non abbandonare mai i nostri pazienti.
Sembra una cosa scontata, la responsabilità, quando si parla di salute ma le recenti notizie di cronaca, che vedono alcune società del mondo dentistico chiudere creando non pochi problemi ai pazienti che si erano rivolti con fiducia a questi centri, lasciano qualche perplessità.

Per quello che riguarda invece la conoscenza dobbiamo cominciare a comprendere come questo aspetto non possa più basarsi su una opinione o su una impressione individuale ma vada analizzata e testata sui dati e quindi sulle informazioni che possiamo ricavare dalla nostra attività di tutti i giorni. Dobbiamo essere capaci di guardare criticamente il nostro lavoro per ricavare informazioni che utilizzeremo per prendere decisioni migliori per il nostro paziente.

Questo da anni cerchiamo di fare.
Misuriamo tutto per avere delle indicazioni precise e oggettive di quello che dobbiamo fare per la salute dei nostri pazienti.
Se diciamo che bisogna fare la seduta di igiene orale è perché i nostri dati ci dicono che, così facendo, si abbassa di molto il rischio di carie e problemi parodontali oppure se vediamo una carie, anche piccola, sappiamo, per esperienza che potrà solamente evolvere in qualcosa di più complesso e dannoso.

Non fidatevi della nostra opinione, ma fidatevi dell’esperienza che deriva dall’analisi di centinaia di migliaia di dati.
Solo così il nostro consiglio avrà veramente un grande valore.

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