A inizio anno cerco di riflettere su quali obiettivi sono stato in grado di mantenere l’anno passato e su quanti e quali obiettivi mi prefiggo per l’anno a venire. Risulta dai fatti che poche persone (molto poche) siano in grado di mantenere anche solo la metà degli obiettivi che si prefiggono all’inizio dell’anno. La risposta al perché accada tutto questo sta nel fatto che spesso (molto spesso) chiediamo troppo a noi stessi e sovrastimiamo in modo esagerato i tempi di realizzazione. E così nel momento del bilancio, pur essendoci impegnati al massimo, ci troviamo frustrati e demoralizzati dal senso di colpa di non essere stati all’altezza o di non essere bravi abbastanza.
Insomma se l’obiettivo non l’hai raggiunto è perché non lo vuoi abbastanza.
Questo pensiamo o siamo portati a pensare quando basterebbe fare una piccola analisi dei dati della realtà per renderci conto che forse non avevamo fatto bene i calcoli all’inizio.
Quest’anno quindi come primo obiettivo ho deciso di imparare a formare bene tutti gli altri obiettivi senza lasciarmi prendere la mano e senza strafare.
Il primo progetto riguarda la nostra capacità di far percepire l’importanza della prevenzione per la salute delle persone.
Oggi, una legge che riteniamo non coerente se non assolutamente non corretta, permette ai nostri pazienti grazie a convenzioni stipulate principalmente sul luogo di lavoro, di accedere a cure a bassissimo prezzo presso strutture convenzionate.
Vi dico subito che N.O.I. non siamo quel tipo di studi.
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