Mese: Marzo 2020

INSICUREZZA (parte II)

insicurezza parte II - il blog del dottormic -

Dal precedente articolo:“Tutti quindi, anche inconsapevolmente, percepiamo e condividiamo la paura e il panico quando ci sentiamo insicuri.” Di fronte al pericolo scattano solo meccanismi istintivi. Questa è una condizione che riporta l’uomo all’istinto di sopravvivenza. Si perde la dimensione del futuro in quanto ogni cosa si riduce all’attimo successivo e di conseguenza si cancellano tutte le prospettive e tutti i progetti. Niente ha più senso quando l’unico compito è quello di affrontare la paura della morte. In questa situazione dobbiamo anche considerare il fatto che nella nostra società siamo stati abituati a tenere a bada l’istinto di sopravvivenza e in qualche modo abbiamo delegato questo istinto alla figura istituzionale del medico. Abbiamo imparato a affidare il nostro istinto di sopravvivenza ad altri. Per quello che riguarda la sicurezza della salute ci affidiamo al medico dal quale ci aspettiamo una risposta immediata poiché sappiamo che la paura genera angoscia che a sua volta aumenta la paura. In questo momento ci serve un medico che sappia analizzare la situazione, monitorare lo stato di salute e prendersi cura di noi (della nostra

INSICUREZZA (parte I)

insicurezza parte I - il blog del dottormic -

È da qualche giorno che sento il bisogno di scrivere qualcosa per i nostri pazienti ma, nel momento in cui ci provo, mi scopro a pensare alle migliaia di informazioni vere o false che circolano in questo periodo e non voglio aggiungere altro per non rendere ancora più complesso il lavoro di dover leggere e ragionare su tutta questa overdose di informazione. Oggi però, ad ormai più di due settimane dagli eventi che hanno di fatto fermato il nostro paese, mi piacerebbe soffermarmi su un argomento che è slegato dalle informazioni immediate che riceviamo ma che merita una piccola analisi. Vorrei affrontare il tema dell’insicurezza. Nelle vita normale sperimentiamo tante paure di vario genere e grado ma raramente le colleghiamo alla paura più grande che inconsciamente abbiamo sempre presente che è la paura di morire. Questa è una paura in genere psicologica, soggettiva, dettata da come portiamo il mondo esterno all’interno di noi stessi. Si potrebbe dire che non corrisponde ad un pericolo reale ma che corrisponde a come noi vediamo e percepiamo quel pericolo. Oggi però quel pericolo non

POSSIAMO FARE MOLTO, DOBBIAMO FARE DI PIÙ

dobbiamo fare di più - il blog del dottormic -

Ebbene siamo arrivati al dunque. Siamo alla crisi nera. Quindici giorni fa abbiamo chiuso alle prime notizie sul diffondersi del virus e in tanti ci hanno chiesto una spiegazione. Abbiamo chiuso per poterci informare ed organizzare al meglio e così, il giorno dopo, abbiamo riaperto con nuovi protocolli più sicuri ed affidabili. Oggi, nel momento in cui tutti chiudono, noi abbiamo deciso di tenere aperto perché abbiamo avuto due settimane per prepararci, per testare la nostra capacità di affrontare la crisi in studio con procedure sempre più severe e stringenti. Quindi rimaniamo aperti con la metà del personale (le persone che hanno liberamente scelto di lavorare e di aiutarci) che si è reso disponibile per continuare ad offrire un servizio. Siamo aperti perché quando si sceglie di prendersi cura della salute di più di 10000 persone nei tempi buoni non si può fare finta di nulla nei tempi neri. Siamo aperti perché in questi quindici giorni non abbiamo curato tutti ma abbiamo scelto di curare chi aveva bisogno di salute. Abbiamo fatto centinaia di telefonate (forse migliaia) per chiedere ai