Categoria: Persone

Il 2 giugno, festa della…

2 giugno festa della - il blog del dottormic -

Oggi è festa e tutti dicono che non sanno bene di che festa si tratti. Poi mi dicono: ah sì, è la festa della Repubblica! E giù con una serie di critiche e lamentele e considerazioni, rimproveri, opinioni, giudizi, appunti. “Chi sono io per giudicare” ha detto il Papa e, se tanto mi dà tanto, chi sono io per giudicare il Papa che non giudica? In sostanza oggi è festa e io mi prendo la festa. In Studio ci aspetta un mese complicato, abbiamo deciso di curarci delle persone sane o meglio di evitare che le persone sane si ammalino. Oggi festeggiamo e da lunedì si fa sul serio. Non chiuderemo più, nemmeno ad agosto. Perché se crediamo che i nostri pazienti si debbano fidare di N.O.I. allora non possiamo lasciarli soli. Ci saremo come sempre per tutto il periodo estivo. In certi momenti con orario differente ma ci saremo sempre. Promesso. Ne approfitto per ringraziare pubblicamente tutte le persone che si sono confrontate, hanno condiviso le loro esigenze e si sono accordate per permettere a tutti di prendersi un

Affidarsi o Fidarsi?

Affidarsi o fidarsi - il blog del dottormic -

Sapete la differenza tra affidarsi ad una persona e fidarsi di una persona? Non la sapete? Forse nemmeno io…parliamone. Le persone spesso vengono da me, si siedono sulla mia poltrona e si affidano alle mie cure. Questo non mi piace. Ci sono due aspetti fondamentali che non posso accettare. Per prima cosa non posso pensare che una persona si affidi totalmente a me e che, nella relazione, metta tutto il potere nelle mie mani. È vero, in questo caso, io sono l’esperto ma questo non significa che una persona deve cedere il suo potere soprattutto quando si tratta di un problema che appartiene a lui stesso. Può anche essere visto come un aspetto positivo, come un dono ma è un dono che non posso accettare. Infatti il secondo motivo per cui non mi va bene che una persona si affidi completamente a me, sta nel fatto che, nell’affidamento, si prendono sia gli onori che gli oneri e di conseguenza anche i problemi. A questo punto, finché le cose vanno bene, tutti sono felici ma quando le cose andranno male (e

La Newsletter: utile o invadente?

La newsletter: utile o invadente - il blog del dottormic -

In questi giorni stiamo revisionando tutti i nostri archivi. Abbiamo collezionato nel tempo tanti, anzi tantissimi indirizzi email dei nostri pazienti e di tutti coloro che hanno comunicato con N.O.I. in questi anni. Dalle prossime settimane ricominceremo l’invio della Newsletter mensile; un modo per fare un po’ il punto della situazione inserendo al suo interno alcuni degli articoli che parlano di quelli che pensiamo essere gli argomenti più interessanti. Ma proprio pensando a come organizzare la spedizione mi è venuto un dubbio, anzi tre dubbi di cui vi voglio parlare: Vuoi continuare a stare con N.O.I.? A me interessa veramente che tu voglia continuare a frequentare i nostri siti Social e che tu sia interessato ai temi che sviluppiamo. Forse nemmeno ti ricordi di quando ci hai dato il tuo indirizzo email e può darsi che, mentre un tempo ti interessava, oggi non ti piace più ricevere comunicazione da parte nostra. Bene, faccelo sapere! Nessuna spiegazione dovuta ovviamente, ho solo la necessità di sapere che non sto invadendo lo spazio di nessuno  con la mia Newsletter. Comunicare non vuol dire

1SorrisoXTutti 2.0

1sxt 2.0 - il blog del dottormic -

È incredibile pensare che sia passato così poco tempo e che le cose siano, al contrario, cambiate così tanto. Nel 2009 abbiamo organizzato il primo evento dello Studio Rossini Odontoiatri dedicato ai pazienti, lo abbiamo chiamato Un Sorriso Per Tutti, il sottotitolo recitava: “Comunicare è come curare”. Sono passati otto anni da quel giorno, di eventi poi ne abbiamo organizzati altri due totalizzando ben 2500 presenze, organizzando workshop e stand dedicati ai pazienti, concorsi fotografici sull’erosione, insomma un grande, enorme impegno e lavoro per favorire la comunicazione del nostro studio con i propri pazienti. Poi è davvero cambiato tutto! Dal 2013 in poi abbiamo cominciato a muovere i primi passi su Internet e dal 2015, sbarcando su Facebook, siamo diventati ufficialmente “Social”. Un punto di arrivo e come sempre un punto di partenza. La comunicazione che prima era solo in una direzione e diventata una comunicazione più complessa, fatta di tante connessioni in tante direzioni diverse e per N.O.I. è nata l’epoca della condivisione. Abbiamo deciso di condividere tutta la vita dello studio, per farci conoscere e per conoscere meglio

Liberazione, libertà.

liberazione, libertà - il blog del dottormic -

Ieri è stata la festa della liberazione. Cerco sempre di parlare con i miei figli di quello che succede nella società attorno a noi per avere un punto di vista diverso dal mio e, soprattutto, un punto di vista non condizionato dall’età. Sono giovani e vedono e vivono il loro mondo a modo loro e a me interessa. Devo dire che il tema “storico” della festa e i significati, anche politici, di tale ricorrenza non hanno destato particolare interesse o entusiasmo, mentre la riflessione tra di noi si è concentrata sul significato della parola libertà. Sempre più spesso negli ultimi anni assistiamo e leggiamo a conversazioni mediate dai social nelle quali dovrebbe essere rappresentato al meglio quello spirito di condivisione libera delle proprie idee. Purtroppo mi sono reso conto che non sempre questo accade o è possibile anzi, leggendo i commenti che accompagnano certe notizie o post, mi sono persuaso che la libertà di poter esprimere liberamente il proprio pensiero senza incorrere immediatamente in un giudizio personale non riceve grande gratificazione. Soprattutto quando, chi parla o chi dovrebbe fare buon

Sembra semplice

sembra semplice - il blog del dottormic -

Sembra semplice, davvero semplice e scontato: ci sono delle distorsioni su quello che pensiamo di noi e di quello che facciamo e dei risultati che otteniamo. È semplice pensare che possiamo avere dei problemi a giudicare noi stessi in modo obiettivo ma è altrettanto semplice pensare che il problema si potrebbe risolvere ricorrendo all’utilizzo del feedback fornito dagli altri. Insomma basta chiedere, bastano poche, semplici domande e possiamo sapere come gli altri vedono e valutano il nostro operato in modo da poter effettuare le correzioni necessarie. Sembra semplice ma non lo è. Perché ottenere dei feedback dati bene, obiettivi, senza particolari elementi di giudizio è un problema che affligge le persone che si trovano in posizioni chiave nelle aziende. È un problema che colpisce anche chi, come un medico, si trova ad operare con dei pazienti e avrebbe bisogno di sapere esattamente cosa questi ultimi pensano sul suo operato. Questo fenomeno accade per vari motivi, il principale è la sindrome della reticenza ossia un fenomeno che induce le persone, che si trovano in una posizione di inferiorità all’interno di un’azienda

Buono o Cattivo?

buono o cattivo - il blog del dottormic -

Ci siamo presi tre giorni di pausa. Pasquale. Dedicati totalmente allo stare insieme in famiglia e con amici. Ogni tanto si può e si deve. Quando ci sono queste riunioni io conto i bambini, li osservo, ci gioco e mi diverto. In questi giorni ho visto dei palloni, magliette sporche, alcune strappate, sudate, ho sentito ridere, piangere, gridare, litigare; ho visto correre, rotolarsi, cadere, rialzarsi, dormire, abbracciarsi. Qualche graffio, due sbucciature, un piccolo bernoccolo… Non ho visto neanche un telefonino, niente schermi touch, niente onde elettromagnetiche. Tutto sostituito da qualche raggio di sole, dall’erba del prato e dall’aria calda al sole e ancora fresca all’ombra. So che può sembrare una considerazione un po’ scontata e banale ma non posso nemmeno fare finta di non avere notato questa cosa. Non voglio nemmeno mettermi a fare considerazioni o a dare giudizi su cosa sia meglio o peggio, su cosa sia utile o non utile. Sui rapporti tradizionali contro quelli nel nuovo mondo digitale. Mi piace pensare che ogni momento della nostra vita sia un momento da vivere intensamente. Ogni volta che dobbiamo

Acconsento.

consenso informato - il blog del dottormic -

In questi giorni io e le mie sorelle stiamo rivedendo, per aggiornarla e migliorarla, tutta la modulistica in studio riguardante i consensi informati. È diventata praticamente un’operazione di routine quella di prestare il proprio consenso alle cure firmando un modulo che ci viene sottoposto dopo la spiegazione di ciò che ci verrà fatto. Vedo tanti pazienti, non solo pazienti del mio studio ma anche pazienti che affrontano in ospedale operazioni più complesse, che non leggono i fogli che vengono loro sottoposti. Vedo un misto di rassegnazione, disattenzione, distrazione e non curanza di quello che ci verrà fatto. Come se fosse una cosa inevitabile. Sono malato, mi è stato diagnosticato qualcosa e quindi mi devo curare. Poco importa di quello che faranno, in realtà l’ho capito a grandi linee, mi sono fatto un’idea. Diciamo che prevale la rassegnazione nell’accettare un disagio a fronte della guarigione da una malattia più o meno grave. Ve lo dico subito a N.O.I. così non va bene. Innanzitutto desidero e voglio fare di tutto perché che tu capisca che sei malato e che molto probabilmente potevi

E’ Legale?

è legale - il blog del dottormic -

Oggi vorrei tornare a parlare del tempo. L’ho già fatto in passato essendo un argomento che mi sta particolarmente a cuore. Lo scorso week-end è entrata in vigore l’ora legale, poco male, con i nuovi telefonini che si aggiornano automaticamente, neanche me ne accorgo più. Eppure quell’ora pesa sempre, sia quando viene persa, sia quando viene guadagnata. I primissimi giorni si percepisce chiaramente lo stacco tra come ci si sente e l’orario che si legge sui vari dispositivi; è strano, ci si sente stanchi quando bisognerebbe essere riposati, ci si sente svegli quando bisognerebbe andare al letto a riposare. Ci aspettiamo il buio e vediamo la luce e al contrario ci aspettiamo la luce quando è ancora buio. Quello che mi viene da pensare è quanto sia importante un’ora. A volte sottovalutiamo l’importanza del tempo “guadagnato”, di quanto sia importante la sua gestione perché sia anche tempo di qualità. Viviamo in un momento in cui la percezione del tempo è diventata una delle nuove scarsità e, di conseguenza, non se ne ha mai abbastanza. Inseriamo tutte le nostre azioni, tutto

Buona Giornata Mondiale

buona giornata mondiale - il blog del dottormic -

Oggi è la giornata mondiale di non so che cosa. L’ho appena sentito per radio, ho anche cercato di ascoltare qualche commento ma non mi ricordo davvero di cosa stavano parlando. Del resto so per certo che ieri era la giornata mondiale di qualcos’altro ed era anche la giornata europea di un argomento che non ricordo. Ormai ci siamo abituati e forse assuefatti, alla celebrazione di questo tipo di giornate. Alcune sono più importanti e significative, altre a volte sembrano uno scherzo ma ormai il denominatore comune di queste celebrazioni è la bassa capacità di suscitare qualcosa di più di un commento divertito su un Social. Certo, per alcuni operatori direttamente interessati a quell’argomento, le giornate saranno di capitale importanza ma per la maggior parte delle persone, che a volte è anche la parte di popolazione che subisce gli effetti discussi in quel giorno, l’argomento rimane sottotraccia e non lascia alcun segno, alcuna evidenza di un piccolo cambiamento nel modo di pensare o di conoscere il mondo che ci circonda. C’erano 365 posti disponibili per questo tipo di celebrazioni, anche