La curiosità è finita (parte 1)

La curiosità è finita Parte 1 - il blog del dottormic -

A volte, durante qualche corso o conferenza, parlando di trasformazione digitale del mondo dell’odontoiatria, qualcuno mi chiede se sia il caso di aprire un sito internet per lo studio. A questo punto io provocatoriamente rispondo che adesso è arrivato il momento di chiudere il sito internet e non di aprirlo. Ma, per capire meglio, guardiamo un po’ di storia recente:\r\n

La data di nascita del World Wide Web viene comunemente indicata nel 6 agosto 1991, giorno in cui l’informatico inglese Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito web dando così vita al fenomeno “WWW” .\r\nL’idea del World Wide Web era nata due anni prima, nel 1989, presso il CERN di Ginevra, il più importante laboratorio di fisica europeo. Il ricercatore inglese fu colpito da come alcuni colleghi italiani usavano trasmettere informazioni tramite linea telefonica da un piano all’altro dell’istituto visualizzando informazioni tramite video. Il 12 marzo 1989 Tim Berners-Lee presentò al proprio supervisore il documento “Information Management: a Proposal”, una cui copia è esposta presso il CERN, che fu valutato «vago ma interessante». Alla sua base vi era il progetto dello stesso Berners-Lee di elaborare un software per la condivisione di documentazione scientifica in formato elettronico indipendentemente dalla piattaforma informatica utilizzata, con il fine di migliorare la comunicazione, e quindi la cooperazione, tra i ricercatori dell’istituto. A lato della creazione del software, iniziò anche la definizione di standard e protocolli per scambiare documenti su reti di calcolatori: il linguaggio HTML e il protocollo di rete HTTP.\r\nDopo i primi anni in cui era stato usato solo dalla comunità scientifica, il 30 aprile 1993 il CERN decise di mettere il WWW a disposizione del pubblico rinunciando ad ogni diritto d’autore. La semplicità della tecnologia decretò un immediato successo: in pochi anni il WWW divenne la modalità più diffusa al mondo per inviare e ricevere dati su Internet, facendo nascere quella che oggi è nota come “era del web“.\r\nFonte: Wikipedia

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La mia storia su internet inizia pochi anni dopo, all’università. Bisognava avere un computer, una linea telefonica, un modem ed era necessario sottoscrivere un contratto con un internet provider per avere accesso alla rete. Il costo, rispetto ad oggi era esorbitante ma ne valeva le pena. In un momento, tutto il mondo poteva essere visitato da casa con un click. Un mare di conoscenza era stato messo a disposizione di chiunque.

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Il primo sentimento che ricordo di quei primi tempi era la curiosità. Si viaggiava letteralmente per i siti e ci si poteva perdere nei contenuti e nelle immagini che, a quell’epoca, comparivano sullo schermo con lentezza esasperante. La curiosità era più forte del contenuto, che passava in secondo piano. Non mi sfiorava nemmeno l’idea di chiedere qualcosa di più in quel momento perché quello che c’era superava di gran lunga le aspettative immaginate fino a quel momento. L’aspetto critico che avrebbe in seguito guidato le scelte di contenuto e che avrebbe fatto nascere anche le prime esigenze e le prime richieste, è arrivato poco dopo. La nascita dei motori di ricerca è stato quindi un passo fondamentale che ha consentito di poter razionalizzare la ricerca indirizzandola verso contenuti che fossero sempre più utili e specifici.

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La curiosità, sempre presente ha cominciato a lasciare il posto alla consapevolezza di poter scegliere e di dover scegliere per non perdersi in quell’immenso mare di contenuti che avevamo di fronte.

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