L’ipomineralizzazione dello smalto è una malattia generalmente causata da un pH uguale o inferiore a 5.5.
A questo valore di acidità inizia il fenomeno della dissoluzione dell’idrossiapatite che è il costituente essenziale dello smalto. Durante il processo lo smalto viene intaccato dagli acidi forti presenti negli alimenti, o anche dall’azione dei batteri della placca presenti nel cavo orale che si nutrono dei residui di cibo e di zuccheri, specie quelli raffinati derivati per esempio dai residui di carboidrati.
Nella forma più grave, che colpisce soprattutto i bambini, la demineralizzazione dello smalto si chiama Molar Incisor Hypomineralization (MIH), in italiano “ipomineralizzazione” ed è una patologia dentaria spesso sottovalutata.
Invece, i denti a macchie sono diffusi in tutto il mondo e colpiscono di solito i bambini, con una media dal 3% al 25%. Non molti sanno quali sono i rischi connessi a questa malattia. Se non diagnosticata con tempestività, può portare alla frattura dello smalto dei denti.
I denti ipomineralizzati, se non curati, si presentano con macchie bianco-giallastre o marroni, sono sensibili al caldo e al freddo, durante la masticazione e le manovre di igiene orale e, a causa della anomala porosità dello smalto, possono andare incontro a cedimento strutturale delle aree colpite
La patologia coinvolge principalmente i primi molari permanenti che compaiono dai 6 anni di età.
Secondo gli esperti è la condizione più osservata tra i nati dall’inizio del nuovo millennio in avanti e costituisce una grave perdita per il paziente anche se si tratta di denti che andranno persi nel tempo (denti da latte).
Non sottovalutate questa condizione e se notate delle macchie strane sui denti dei vostri figli chiamate subito in Studio e chiedete un parere sul migliore percorso di cura da affrontare per allontanare il pericolo di perdere i denti prematuramente.