Il problema si deve adattare alla soluzione o la soluzione si deve adattare al problema?
Nella vita così come nel nostro lavoro e in tutti i lavori del mondo, ogni giorno abbiamo a che fare con dei problemi per i quali, ogni giorno, troviamo delle soluzioni.
È vero? O meglio: è sempre vero?
Mi accorgo che a volte ci viene offerta una soluzione, spesso la più facile e immediata e, anche se non è la soluzione più adatta al problema, noi la prendiamo e ci sforziamo di farla calzare al meglio alla situazione che vogliamo risolvere. In questo caso non modifichiamo la soluzione ma pieghiamo, accorciamo, allunghiamo, tagliamo il problema in modo che possa essere “risolto” al meglio proprio da quella soluzione che ci costa meno fatica ma che a lungo andare non porterà a nessun miglioramento.
Anzi a volte, il miglior modo per adattare il problema alla soluzione è quello di nascondere delle parti rilevanti del problema che, nel tempo, tenderanno a peggiorare la situazione fino a farla definitivamente scoppiare con danni spesso irreparabili.
In studio affrontiamo insieme ai nostri pazienti mille problemi per i quali dobbiamo trovare mille soluzioni adatte a risolvere ognuna il proprio problema. Sarebbe più semplice ed economico per tutti avere solo dieci soluzioni e adattarle ogni volta ai mille problemi. Sarebbe più semplice, più economico, magari anche più efficiente…ma non sarebbe serio, non sarebbe duraturo e soprattutto non sarebbe utile.
Questa settimana abbiamo parlato di perimplantiti che sono un problema nuovo, legato ad una tecnologia relativamente nuova che sono gli impianti. Non possiamo pensare di dare soluzioni che non siano coerenti o aderenti al problema. Gli impianti non sono denti e non possiamo “adattare” la cura che abbiamo sempre fatto per la salute dei denti agli impianti.
Dobbiamo costruire soluzioni ad hoc che possano aiutare le persone a rimanere in salute, dobbiamo in definitiva trovare una soluzione che si adatti perfettamente al problema…e non il contrario.
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