Oggi torniamo a parlare di OSAS o sindrome delle apnee ostruttive del sonno. È troppo importante per le implicazioni che presenta anche a livello sociale, basti pensare che è stato dimostrato un aumentato rischio negli incidenti stradali (da 3,5 a 8 volte nella popolazione) oltre che ad essere una patologia in crescita negli ultimi anni.
In questo caso è stato riconosciuto al dentista un doppio ruolo:
1) “sentinella epidemiologica” e diagnostica, in pratica deve scoprire la possibile presenza di questa condizione e di dell’odontoiatra può essere svolto avvalendosi di domande mirate inserite nell’anamnesi
2) terapeutica in quanto dal dentista è possibile procedere, dopo un’accurata diagnosi, alla cura di questa malattia grazie al posizionamento di un apparecchio in grado di eliminare le condizioni che portano all’apnea notturna
La diagnosi si fa visitando il paziente ma soprattutto facendo un sacco di domande.
In particolare, devono essere poste domande relativamente a:
- russamento cronico
- sonnolenza diurna
- sonno non ristoratore
- risvegli notturni con fame d’aria
- apnee riferite dal compagno/a di letto
- secchezza delle fauci al risveglio
- cefalea o difficoltà al risveglio
- stanchezza cronica
- difetto di concentrazione o memoria
- disturbi della libido
Per adesso cominciamo con questo. Dopo il successo che ha avuto la giornata che abbiamo dedicato ai primi pazienti in studio con il dottor Gabriele Rossini, abbiamo intenzione di continuare.
Scaricate il nostro foglio dedicato qui , e contattateci in caso vogliate un parere più accurato.