Ogni anno scegliamo la parola del nostro Natale in studio. Quest’anno la parola è condividere.
Una parola bellissima, riguardo alla quale abbiamo già parlato in passato ma che nasconde sempre nuove sorprese, soprattutto se abbinata ad alcune occasioni di festa speciali.
Sembra scontato e banale ma N.O.I. in studio condividiamo gli stessi spazi sei giorni alla settimana per parecchie ore al giorno, tutto l’anno. Condividiamo un luogo di lavoro ma anche di riposo, nelle aree comuni. Condividiamo stanze, sedie, computer, spogliatoi, anche il bagno! A parte il luogo, la parola condividere è oggi molto di moda grazie ai social network dove prende il significato di azione del pubblicare, di comunicare per far conoscere a qualcuno il proprio pensiero.
Il nostro studio è molto meno vasto rispetto alla galassia dei social e per noi la condivisione è più la partecipazione comune ad un progetto o l’essere d’accordo, o la possibilità di vedere un’esperienza da più punti di vista.
L’esperienza condivisa, in questo caso, crea armonia, crea un insieme più ricco e permette la nascita di diverse emozioni che si comunicano, essendo appunto condivise. Questo è quello che succede dentro allo studio. Verso l’esterno, con i pazienti, la condivisione permette la creazione di una formazione collettiva.
Non cerchiamo di informare e basta, se condividiamo è perché vogliamo proporre, seminare, mettere mattoni comuni per sviluppare il canale più prezioso che abbiamo per i rapporti umani.
Condividiamo e poi condividiamo e poi ancora, sempre più in profondità…sono sicuro che questa prospettiva non possa fare che bene…
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